Due settimane rilassanti, non ti accorgi dello stress finché non ti allontani almeno un pò da tutto.
Devo ringraziare Cameron per avermi convinto a partire con lui, e vedere Carter e Taylor mi ha fatto bene, conoscere Bella é stato una cosa bella, ma non so come descrivere questa nostra breve conoscenza.
Sia chiaro che non mi sto montando la testa, ma nel sentirmi chiamare ovunque.....insomma, ci si fa l'abitudine.
Lei non mi conosce e abbiamo parlato, posso dire che abbiamo fatto amicizia, però le ho mentito.
E non ci vedremo più.
Chiudiamo le valigie e le trasciniamo di sotto nella hall, senza aiuto.
Ci fermiamo alla reception.
-Vorremo il nostro conto.- dice Cameron
-Subito.
La receptionist ci porge dei fogli e mentre noi tiriamo fuori i portafogli per pagare, vediamo Taylor entrare con un grosso borsone.
-Avete finito?- chiede e sembra molto impaziente
-Non vedi l'ora di tornare a casa.- dico
-Ho girato così tanto in questi tre mesi e mezzo, ho bisogno del letto di casa mia e del mio fratellino.
Finito di pagare usciamo e troviamo delle fan che ci attendono.
A questo punto non é più importante, ci fermano per cinque minuti per foto e autografi, Taylor si é portato dietro il suo di bodyguard e insieme al nostro ci fanno arrivare in macchina e partiamo verso l'aeroporto.
E una volta arrivato capisco che non staremo in pace finché non saliremo su quel aereo.
Devono mettere una nuova regola, cioé: non usare più i flash.
Facciamo velocemente il check in per poterci liberare dei paparazzi, ma siamo un pò in anticipo.
-Vado a prendere qualcosa al bar, voi volete?- dice Cameron
-No, grazie.
Mi siedo su una sedia e tiro un sospiro e cerco di rimettere a posto la testa, ma é un pò difficile.
Sarà traumatico tornare a lavoro.
-Ci sarai al Cochella di quest'anno?- mi chiede Taylor-Gli altri ci saranno e sarebbe bello fare una rimpatriata.
-Non lo so, ma mi piacerebbe molto, sopratutto rivedere tutti.
-Tu tieniti libero e se ti viene detto di fare un concerto rispondi NO!
Rido e lui con me.
-Che ridete?
Smettiamo di colpo e guardo la figura di fianco a me.
Non ci credo, ma che....?
-Ehi, che ci fai qui?- le chiedo
-Sono venuta ha salutarti e ad augurarti buon viaggio.
-Oh, grazie.
Vi prego ditemi che non ci sono più i giornalisti.
-Ti posso parlare?
-Si.
Ci allontaniamo e in questi pochi secondi studio le sue mosse.
-Sarò diretta, perché tra poco devi prendere il volo. Quando ti ho visto, mi sei sembrato un'ottima persona, buona e gentile, e credevo che tu fossi sincero. Ma non é stato così.
-Che dici?
-Dico che sono stata la tua amica estiva, forse speravi anche a qualcosa altro, ma non é successo niente. Mi sarebbe piaciuto essere tua amica e rimanere in contatto anche dopo, ma tu mi hai mentito.
-Su cosa avrei mentito?
-Perché tutte quelle ragazze erano sotto il vostro hotel e voi vi scattavate foto con loro? Perché i paparazzi vi hanno seguiti?
-Forse per Cameron e Taylor- la mia sembrava quasi più una domanda
-E perché sei sulla rivista?
Mi blocco a quella domanda e non so che rispondere
-Non ve li siete comprati tutti.
Abbasso la testa, quasi vergognandomi. Avrebbe scoperto tutto prima o poi, forse era meglio il poi, ancora meglio: Mai.
-Shawn....ho solo bisogno di sapere la verità.
Alzo la testa a fatica e la guardo nei suoi occhi marroni, pieni di aspettative da parte mia.
-Il mio nome é Shawn Peter Raul Mendes, sono un cantante, ed tutto cominciato da piccole cover su youtube fino a diventare il mio lavoro.
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One on a million/ Shawn Mendes
FanfictionL'aeroporto di Pheonix é invasa da paparazzi e ragazzine urlanti, in attesa del loro idolo: Shawn Mendes. E un incontro speciale farà svegliare qualcosa. Una ragazza acqua e sapone,un pò sfigata,si ritroverà catapultata in un mondo che non...