4.Capitolo

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Siamo arrivate a lavoro alle 16:00 precise, cavolo questa settimana sto superando me stessa con questa puntualità, io e Francesca prendiamo delle torte e le mettiamo sul bancone, le altre le lasciamo nella scatola. Appena finito vado ad aprire il supermercato. Il mio capo non c'e, ha dovuto accompagnare la figlia dal dentista e quindi oggi l'ho gestisco io. Mentre sto sistemando dei barattoli negli scaffali sento dire alle mie spalle  "Scusi signorina lei lavora qui?" mi volto è vedo un ragazzo molto carino, forse un pò più grande di me, con occhi verdi ,capelli castani che gli arrivano quasi alle spalle e un fisico altetico.Non c'è che dire, proprio un bel ragazzo." Si mi dica ha bisogno di qualcosa?" gli dico in tono gentile e con un sorriso." Mi può indicare dove sono frutta e verdura mi sono già perso due volte qua dentro" mi dice in tono un pò imbarazzato."Certo è da questa parte se vuole la accompagno. Qui dentro e facile perdersi se non si conosce bene". Lui mi sorride" Grazie è davvero molto gentile". Lo sto accompagnando al reparto -Frutta e Verdura-  è sono molto curiosa, non lo avevo mai visto da queste parti. Chissà forse sarà un turista venuto qui le vacanze estive." Scusi la mia curiosità, ma lei non è di qui giusto?" gli domando troppo curiosa." No ha ragione non sono di qui. Sono venuto qui per....cambiare un pò aria, ma per favore dammi del tu se mi parli in quel modo mi fai sentire vecchio" mi dice con una risata e io rido con lui." Ok, io sono Maria" gli dico mentre gli porgo la mano." Sam" dice lui. "Ecco siamo arrivati ti serve qualcos'altro?". Lui ci pensa su e sembra non venirgli in mente niente , ma poi" In realtà mi servirebbe..." sento un cellurare. Io l'ho lasciato nella borsa quindi sicuramente non è il mio è mentre sto pensando questo, vedo Sam rispondere al suo e mi fa segno di aspettare e io annuisco. Riesco a sentire cosa dice anche perché non si è allontanato molto da dove era prima."Si sono ancora vivo" sento che dice al telefono." E solo che mi sono perso in questo enorme supermercato  ". Non dice niente per un paio di secondi per poi voltarsi verso di me" Scusa ma da qui all'entrata quanti metri disterebbe?" chiede un po' scioccato."E mm...non lo so..forse tre, quattro metri" gli rispondo insicura." Hai sentito?". "Ok ti aspetto qui". Così chiude la chiamata e torna da me." Scusa, per prima.." cerca di scusarsi." No, non importa. Ti serve altro?" Lui sta per rispondermi quando sento una voce chiamare" Sammy, hey Sammy dove sei?". "Sono qui" risponde scioccato Sam. Dopo neanche cinque secondi vedo un uomo che spunta da dietro gli scaffali. Ha gli occhi verdi, quasi simili hai miei, capelli biondo cenere, meno alto di Sam,  ma anche lui molto carino."Finalmente pensavo fossi morto, stavo per fare irruzione con fucili e pistole" lo rimprovera." Non esagerare sono stato via massimo dieci minuti" Sam cerca di difendersi." Dieci minuti, dieci minuti. Sammy è passata quasi mezz'ora" dice mentre guarda l'orologio." Scusa ho perso la condizione del tempo" infine si scusa anche per farla finita con quella litigata; "Ok, allora me l'hai presa la crostata?" domanda come un bambino." Non ancora la stavo prendendo ora. Maria, scusa ci sono delle crostate?" dice infine rivolgendosi a me. L'uomo che fino ad ora non mi aveva neanche degnato di uno sguardo, adesso non smette di fissarmi." E tu, chi saresti?" mi domanda." Piacere, sono Maria" gli dico con un sorriso. Lui guarda me è poi guarda Sam con un  sorriso malizioso." Capisco perché hai perso la condizione del tempo" dice ammiccando a qualcosa. Sam alza gli occhi al cielo rassegnato." Piacere mio Maria, io sono Dean" dice mentre mi bacia il dorso della mano e io rido a quel gesto imbarazzata." Allora mi sembra di capire che volevate delle crostate?" domando io. Dean mi guarda come se avessi detto una parola magica." Certo"." Allora siete fortunati oggi è la giornata delle torte qui al supemercato. Seguitemi" li porti dove sono le crostate e le torte. Appena arriviamo davanti alla vetrata,Dean sembra svenire." Ditemi chi ha fatto tutto questo e io lo sposerò" dice con la bava in bocca." Mi dispiace non sono pronta a sposarti" dico in tono scherzoso. Sam e Dean mi guardano e capiscono che sono stata io." Sei una Dea" mi dice per poi continuare a mangiare le crostate con gli occhi." Dean non esagerare sono solo delle crostate" dice Sam annoiato."Allora quando saremo a casa non ne mangerai nemmeno una fetta" gli risponde brusco." Allora come la vuoi..." dico io" c'è alle mele, albicocche, cioccolato, ciliegie e poi una mia specialità cioccolato e cocco" appena dico queste parole Dean mi guarda." Esiste una crostata cioccolato e cocco?" domanda confuso."Certo la vuoi assaggiare?". Lui quasi si mette a piangere." E la giornata più bella della mia vita". Io rido e ne taglio un pezzo e glielo passo" Sam ne vuoi un pezzo" domando." Grazie però uno piccolo". Allora taglio uno più piccolo e glielo do e lui mi sorride. Dean assaggia la crostata e poi con gli occhi chiusi dice" Oh, mio, Dio!!!! È la crostata più buona del mondo, ma come hai fatto?" mi domanda con la bocca piena." Non lo so...forse con le mani" dico ridendo. Poi l'assaggia Sam" Maria, Dean ha ragione è deliziosa" dice mentre prende un altro pezzo." Allora presumo che vi piaccia?" domando." Io lo ripeto, credo che tu sia una Dea" mi dice Dean. Io rido e prendo due pacchi e metto dentro due crostate." Queste le offre la casa" sorriso mentre le metto in una busta." Grazie mille Maria, ma non dovevi" mi dice Sam." Non c'e di che" sorrido. Sam va alla cassa è paga le altre cose. Mentre se ne stanno andando mi fanno un cenno con la mano in segno di saluto e io ricambio. È stata una lunga giornata non vedo l'ora di andare a dormire.

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