8. Capitolo

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Pov's Dean

Oggi c'è ne andremo da questa città. Sono passate tre settimane e non abbiamo trovato tracce di Castiel da nessuna parte...io volevo rimanere ancora in pò, ma Sam ha scoperto che un uomo è morto in una cittá dell' Illinois. Il giornale dice che gli hanno strappato il cuore...credo che sicuramente sarà un caso per noi.
Stiamo facendo le valigie, domani si parte." Hai preso tutto?" mi dice Sam che cerca altre notizie sul computer." Certo, manca solo il phon che hai usato per asciugarti i tuoi bellisimi capelli Rapunzel" dico mentre vado in bagno a recuperarlo." Ahaha, molto divertente" dice mentre mi lancia un cuscino e io lo afferro al volo." Domani ci sveglieremo presto e partiremo per l'Illinois". Io annuisco, ma poi mi viene un mente una cosa." Domani che giorno è? domando." Emm...giovedì. Perché?" lui mi guarda curioso." No, niente. Così" cerco di sembrare il più normale possibile." Dean...quando fai quella faccia hai sicuramente combinato qualche guaio o lo stai per fare. Quale delle due?" mi domanda con tutta la calma del mondo. Mi potevo stare zitto per una buona volta." Non ho fatto niente e poi ti chi sei? Mia madre" dico cercando di cambiare discorso. "Dean...." mi guarda con il suo solito sguardo e incrocia le braccia al petto." Va bene!! Lo hai scoperto. Ecco...prima di andare a indagare su...su quel caso io volevo andare in un posto" dico guardando altrove." Quale posto?" domanda." Bhe..ecco...ma perché tutte queste domande?. Ti sembro per caso un ragazzino a cui bisogna fare il terzo grado?" dico." Vabbene". Si alza e va a prendersi una birra e alza nella mia direzione come per dire se volessi una e io annuisco. Sta per chiudere il frigo, ma si ferma. Guarda il frigo, guarda me, sorride e poi lo richiude. Mi porge la birra e si mette seduto dov'era prima." Sicuro che domani non vuoi andare da nessuna parte?" mi domanda e io quasi mi strozzo con la birra." No perchè?" rido nervoso." Quindi non vuoi andare in un certo supermercato a comprare qualcosa" sembra più una domanda." Ok, domani voglio andare in quel supermercato ha comprare un paio di crostate prima di partire." sbuffo. Certe volte odio il fatto che lui mi conosca così bene. Sta per aprire bocca, sicuramente per dire che un uomo è morto o che non c'è la faremo ad arrivare prima del tramonto e bla, bla, bla." Prima che tu dica qualunque cosa, domani andremo a comprare quelle crostate che lo vuoi oppure no" dico alzando un pochino la voce. Lui fa quello sguardo da cucciolo bastonato, ma sa che con me non funziona, più o meno." Ok domani andremo a comprare quello crostate" dice arrendendosi finalmente. Finalmente ci stendiamo sul letto. Mi fa male dappertutto." Notte idiota" mi dice Sam gidandosi dall'altro lato." Notte coglione" dico io mentre piano, piano, mi addormento.

Pov's  Maria

È passata un'altra settimana e Castiel è bravissimo nel lavoro. Siamo diventati ottimi amici, quasi come se fossimo una squadra e anche Francesca lo adora. Stamattina abbiamo fatto le torte, anzi io ho fatto le torte mentre Francesca e Castiel pasticciavano con la farina come se fossero due bambini. Ora sto andando a lavoro ,Castiel mi raggiungerà più tardi. Deve farsi una bella doccia era pieno di farina e non poteva presentarsi a lavoro così. Chissà se oggi rivedrò Sam e Dean. Sono molto carini e simpatici. Non ho capito se stanno insieme o sono solo amici, perché l'altra volta Dean aveva detto che a casa Sam non avrebbe assagiato neanche una fetta di crostata quindi presumo che condividano un appartamento. Mi sembra strano chiedere se hanno una relazione...e poi se sono solo amici che figura ci faccio. Meglio stare zitta. Faccio in tempo a pensare quest'ultima cosa che dalla porta entrano proprio loro." Hey, ciao Maria" saluta Dean." Avevo detto che ci saremmo rivisti" dice mentre mette le chiavi della sua macchina in tasca." È un piacere rivedervi" dico salutando entrambi."Allora io vorrei..."dice,  ma subito lo interrompo."...delle crostate" lui mi guarda divertito." Esatto". Andiamo fino al bancone e stavolta non le prende tutte ma solamente cinque. Torniamo alle cassa e pagano." È stato un piacere, Maria" mi dice Sam. Io sorrido. Se ne stanno andando quando Dean si ferma proprio sulla soglia della porta." Maria ti posso dare una domanda?" io  annuisco." Certo, dimmi pure". " Hai visto da questa parti un uomo, sulla trentina, capelli scuri, occhi azzurri. Si chiama..." "Castiel" lo interrompo io per la seconda volta. Sam e Dean mi guardano come se avessero visto un fantasma." Come fai a conoscerlo?" mi domanda Sam." Ecco...io circa una settimana fa stavo chiudendo quando lo visto sbucare da un vicolo. Così lo invitato a casa mia e de li da allora. Si che può sembrare strano invitare uno sconosciuto a casa, ma sembrava così buono e gentile che non ho esitato" spiego com'è andata. Dean mi abbraccia. Non so cosa ho detto per farmi abbracciare." Grazie mille Maria non so cosa farei se non ci fossi stata tu" mi dice." Aspetta cosa ho fatto?" domando sciogliendo quell'abbraccio." Per caso Castiel ti ha nominato due fratelli?" dice Sam. Io rifletti un pò." Ah, certo. Un paio di giorni fa mi ha detto che lavorava per due fratelli". Sam e Dean si guardano per un paio di secondi." Devo portarci subito da lui, è urgente" mi dice Sam." Perché? Come fate a conoscerlo? E chi siete?" domando un pò alterata." Ti spiegheremo tutto per la strada, ma ora andiamo da lui" stavolta è Dean a parlare. Decido di credergli e chiedo un permesso al mio capo di uscire prima. Esco dal supermercato e vedo Sam e Dean appoggiati ad una macchina nera. Sento che mi sto cacciando in un bel guaio.

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