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Una banda di ragazzi camminava sulla riva...lui...era tra loro...

Ian mi chiamò, voleva che andassi in acqua, corsi in acqua, passando davanti davanti ai ragazzi, il biondo mi seguì con lo sguardo e con esso fulminò Ian.
Entrai in acqua...era gelida, ovviamente Ian mi schizzò subito...odio profondo in quel momento, quando lui vide la mia faccia si mise a ridere quindi iniziai a schizzarlo anche io, incominciammo una battaglia d'acqua!!
La banda di ragazzi si accampò una decina di metri più avanti.
Io e Ian ci stavamo divertendo come bambini.
Tutti ora erano a mangiare, la spiaggia era vuota, il bar pieno...
Io non avevo fame perciò stavo sotto l'ombrellone a leggere.

"Voilà!" Disse una voce mentre si buttò sul lettino di Ian

"ti sono mancato?" dice con ironia

"Che ci fai qua! Se mi vedono con te sono guai!" Risposi guardandolo

"allora starò qua" disse spostandosi il ciuffo con un soffio

Butto gli occhi al cielo, mi alzo e vado verso la passerella che porta al molo.

"Leonardo" mi dice mentre me ne vado

Mi giro in dietro, è in piedi a qualche metro da me con la camicia aperta.
Avrei voluto stare la con lui ma se mi vedono con lui sono guai!

Vado al molo, mi siedo, i miei piedi sfiorano l'acqua, il sole mi riscalda e il venticello rinfresca l'aria e mi muove i capelli. Passano almeno 2 ore, non mi muovo, i miei amici mi fanno rimanere li, capiscono la mia situazione.
Penso a lui e mi scende una lacrima, io lo voglio.
Guardo il mare, un immagine di Leo si riflette sullo specchio cristallino, mi giro, lui è li, con una sigaretta in bocca, è troppo sexy!

"Mio padre è morto per quelle cose li..." dico

"Da quando ti importa della mia vita?" Mi chiede

"Da quando sei entrato a far parte della mia..." dissi

Mi guarda stranito, io avevo gli occhi molto lucidi, mi alzo e torno nel mio ombrellone, lui rimane li, sorride leggermente, poi guarda il mare.
Io corro piangendo, ma senza farmi vedere, mi dirigo dai miei amici ma sono in acqua, meglio, così non vedono che piango!

Lascio un bigliettino a loro in cui dico che sono andata a casa perché non stavo bene.

Cammino in fretta, il sole tingeva il cielo di rosa, i lampioni si stavano accendendo, ormai era sera, ogni tanto guardavo in su, la luna iniziava a spuntare flebile nel cielo e il sole calava dietro il mare blu, chissà se Leo era ancora là con la sua banda o se invece era già in un vicolo a drogarsi, sapere ciò mi faceva stare in pensiero per la sua salute, mio padre era venuto a mancare proprio per il fatto che che fumava e si drogava; aveva iniziato dopo che mamma aveva chiesto il divorzio.
I miei si erano separati quando avevo circa 7 anni e mi padre morì 2 anni dopo.
I miei amici sanno che se toccano questo argomento potrei piangere, infatti, non ne parlo mai.
Dopo che di sono separati mia madre mi ha cresciuta da sola, ora che ho vent'anni ho una casa mia ma mia mamma sta qui per qualche settimana di solito, fra qualche giorno ritornerà in Italia, luogo in cui è nata, io ci sono stata da piccolina e non me la ricordo ma vorrei tornarci, devo ancora assaggiare e vedere molte cose. Dicono che è molto bella, mamma ne parla sempre molto bene, ma non mi ci porta perché la famiglia di mio padre ci odia, dopo che mamma ha chiesto il divorzio non ci hanno più parlato, io non me li ricordo molto, li ho visti 2 o tre volte...

La strada era deserta, solo nei piccoli ristoranti vi erano delle persone, anche se poche.
Chiamai mia mamma e le dissi che stavo per tornare, così imboccai il lungo viale che portava a casa mia, vidi una figura corrermi incontro seguita da altri...

"Elena" urlò la figura

Capì di chi si trattava, affrettai il passo, correndo leggermente, Gaia si fiondò addosso a me, stringendomi in un caldo abbraccio.

"Che ti è successo prima? Stavi benissimo poi...che è successo?" Mi chiese

"Mi sono sentita poco bene" mentii spudoratamente

"Tutto ok ora?"

"si tranquilla"

Gli altri ci osservavano dolcemente.

"Elena mi hai fatto preoccupare!!" Mi disse Ian

Ian mi abbracciò quasi a soffocarmi.
Lo guardai, i suoi occhi erano lucidi, gli accarezzai il viso

"Tranquillo Ian, non è successo nulla di grave" gli dissi sorridendo

Mi sorrise a sua volta, dissi a mamma che andavamo tutti fuori a cena e che sarei tornata più tardi.
Andammo in uno dei ristoranti più chic di L.A.
Ci portarono anche dei volantini, erano per un ballo fra due giorni in onore del nuovo sindaco.
Ovviamente tutti noi volevamo andarci, però le ragazze dovevano avere un ragazzo che doveva invitarle, pensai a me e Leo ma non me l'avrebbe mai chiesto.
Dopo mangiato fecimo una bella passeggiata per il centro e Ian mi chiese se volevo andare con lui al ballo, gli dissi di si, Andrea lo chiese a Gaia, Thomas a Camille.

POV'S LORENZO

Avrei voluto chiedere a Mary di venire, mentre camminavamo mi avvicinai a lei che mi guardò, sono timido, molto timido, non riesco a chiedere niente alle ragazze ma anche lei è timida, mi piace da sempre ma non l'ho mai detto a nessuno.
La presi un'attimo in disparte senza che gli altri s ene accorgessero, ero diventato tutto rosso...

"Mary..."

"si..." si girò verso di me, i suoi capelli ricciuti si muovevano grazie al venticello

"...ti...va di venire al ballo con me...?"

Sul suo viso si formò un sorriso, il che mi diede un po' di speranza...

"Volentieri" disse arrossendo

In quel momento avevo le ali ai piedi e stavo volando...

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Ciao persone, oggi ho avuto le invalsi, scusatemi se non aggiornerò sempre ma devo studiare per l'orale...#ansiaa
_devil_heart_ sono preoccupatah😣
Aiutamiii💕

Eee niente, ci vediamo al prossimo capitolo...ciauuu😆

Me and you || Leonardo DiCaprio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora