Me and you || Leonardo DiCaprio ||

23

Apro lentamente un'occhio, sono quasi le dieci di mattina, l' orario lampeggia a ritmo sul comodino semi illuminato. Involtino-Leonardo è a pancia in giù arrotolato tra le lenzuola (si io ero rimasta senza) mi alzo con calma e mi dirigo verso il bagno, mi sciacquo la faccia poi esco e vado giù. Mi preparo un the e mangio dei biscotti mentre guardo Netflix.
Inizio a sentire la mancanza di casa, il traffico di L.A. e il rumore del mare in lontananza. Finito di mangiare continuo un po' a guardare la tv poi aspetto che Leo si svegli leggendo un libro. Dopo poco lo vedo scende le scale ancora assonnato con gli occhi semichiusi. Mi saluta dandomi un bacio sulla guancia e si siede al tavolo, faccio anche a lui un the e gli passo i biscotti. Dopo aver mangiato mi aiuta a stendere i panni al sole. Poi lui fa un po' di palestra per poi fare un tuffo in piscina, io invece decido di farmi una maschera e finire di guardare un film.
[...]
Dopo pranzo ci riposiamo un po, Leo mi ha chiesto di uscire sta sera perciò, per non essere stanchi, dormiamo per qualche ora.
Verso le 16:30 mentre Leonardo va a prendere il sole mi inizio a preparare lavandomi i capelli, diventati ormai molto lunghi. Dovrei decisamente tagliarli un po'. Dopo la doccia li asciugo e me li piastro. Sono quasi le 18 così salgo in camera per scegliere i vestiti, non ne ho portati molti su con me ma opto per un vestitino a palloncino rosa tenue che mi ha regalato Leo e le scarpe in tinta con la cinturina dorata. Leonardo intanto è tornato in casa e sta andando a farsi la doccia al piano di sotto, io mi trucco anche non sono mai stata brava a farlo. Gaia mi aveva regalato per il mio compleanno una bellissima palette perciò userò quella, se Mary vedesse come metto l'ombretto probabilmente mi squarterebbe. Dopo essermi truccata aspetto Leonardo, stranamente è in ritardo, si presenta sulla porta vestito di tutto punto con camicia bianca, aperta sul collo e dei jeans chiari strappati; rimango incantata per qualche secondo, ha i capelli ancora mezzi bagnati e gli occhi azzurri sembrano onde dell'oceano.

"Andiamo?" mi dice porgendomi la mano sorridendomi "Ti porto in un posto speciale"

Sciendiamo le scale e ci dirigiamo verso la macchina che ci ha lasciato Richard, è una bellissima cabrio nera, Leo mi apre la portiera e mi indica di salire, gli sorrido ed entro in macchina, posizionandomi sul sedile bianco in pelle. E' davvero bella dentro.
Usciamo dal vialetto e ci dirigiamo verso il centro, una piccola cittadina non troppo lontano da Grosseto.
C'è molta gente ma troviamo comunque parcheggio, Leonardo mi aiuta a scendere e mi prende dolcemente la mano. Ha scelto lui dove andare e non mi ha detto dove, mi lascio guidare fin a quando non arriviamo davanti ad un cancello aperto. È un ristorantino tipico toscano in mezzo al verde.
"Andiamo" mi dice sorridendo "andiamo" gli rispondo ricambiando il sorriso.
Sono super gentili ma è meglio che parli io, l'italiano di Leo non è ancora il massimo haha.
Ci sono delle lucine appese agli alberi e l'atmosfera è calda e allegra, tra gli ulivi si scorge il tramonto.
Le pietanze sono tutte buonissime, mi mancava davvero il vero cibo italiano, non le pizze piene di olio del fast food di Los Angeles.
Ad un certo punto mentre stiamo parlando mi prende le mani e mi guarda sorridendo.
"Sai, non avevo mai incontrato una persona speciale tanto quanto te ma questo lo sai già, ormai l'ho detto mille volte" dice arrossando e abbozzando quel suo particolare sorriso che tanto mi piace.
Rimango in silenzio sorridendo e continuo ad ascoltarlo.
"Ho capito quanto fossi importante per me quando mi sono messo davanti a te per proteggerti dal colpo di pistola, mentre chiudevo gli occhi sulla barella ti ho detto ti amo sorridendo pensando che non avrei più potuto dirtelo" mentre parlava sentii una lacrima rigarmi la guancia "dopo quei lunghi mesi in coma, sentirti tra le mie braccia è stata l'emozione più grande della mia vita..." si alzò lasciandomi un po' perplessa, si avvicinò alla sedia e...si inginocchiò davanti a me "...sposarti vorrei che lo fosse ancora di più" mi saltò di qualche battito il cuore e accelerò improvvisamente "Vuoi sposarmi?" Mi chiese aprendò una scatolina blu scuro con all'interno un bellissimo anello. Era calato il silenzio tra i commensali che ci guardavano trattenendo il fiato.
Lo guardai negl'occhi e scoppiai a piangere, mi alzai e gli buttai le braccia al collo. "Si! Lo voglio" dissi singhiozzando. Mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio, uno di quei baci che non ti scorderai mai più mentre tutti i presenti applaudivano e ci facevano gli auguri. Il mondo si zittì, ci guardammò negli occhi, lucidi entrambi, e scoppiammo a ridere.
Perchè la nostra relazione è cosi, più di 5 minuti non riusciamo a stare seri o senza ridere.
Guardai la mia mano, l'anello brillava sotto le lucine, Leonardo la prese teneramente e mi chiese se volevo andare. Accennai un si con la testa e sotto tutti gli sguardi andammo a pagare.
[...]
"Ti porto in un posto, vieni" avevamo appena parcheggiato vicino una stradina che saliva su una collinetta. In cima vi era una panchina, ci aiutammo con la torcia del telefono, non c'erano lampioni.
Era uno spettacolo, da qui si vedevano perfettamente le stelle mentre il lontananza so sentivano le voci della cittadina.
Ci sedemmo uno vicino all'altro, la mano destra intrecciata con la mia sinistra, appoggiai la testa alla sua spalla, nessuno dei due fiatava, ci bastava guardare le stelle.
Sarei diventata sua moglie, capii di essere davvero felice.

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È passato talmente tanto tempo che forse non vi ricordate nemmeno la storia haha😂
Ho avuto dei piccolissimi problemi con l'account (del tipo che non mi faceva più entrare) anyway ho visto che davvero in tanti avete letto la storia🥰 Grazie mille davvero!!
Appena posso farò uscire anche gli ultimi capitoli, ebbene si siamo quasi al termine😕
E dopo questo papiro...spero che il nuovo capitolo vi piaccia💜
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