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Passò un mese.
Leonardo ed Elena erano felicemente fidanzati.
Tutto il giorno erano insieme e si divertivano moltissimo.

17 Agosto

Mi alzo e preparo velocemente la colazione per quel dormiglione di Leonardo che, ovviamente, è ancora a letto.
Sto per mangiare la mia adora fetta di pane con la Nutella quando qualcuno mi bacia il collo e mi da il buongiorno.
Ricambio contenta e finalmente ora posso addentare la mia colazione.
Dopo aver mangiato andiamo a fare un giro, Leo mi porta in un parchetto per stare in tranquillità. Ci sediamo su una panchina e chiacchieriamo del più e del meno. Mentre parliamo sento dei passi avvicinarsi, mi giro e la vista mi spaventa...Ian assieme a Manuel, Jason, Lucas e gli altri!

"Ma chi abbiamo qui" dice con tono malizioso

Jason, Lucas e Manuel si avvicinano a noi e noi indietreggiamo impauriti.

Ian tira fuori una pistola e me la punta contro mentre gli altri immobilizzano Leonardo.
Ian si avvicina a me con uno sguardo mooolto malizioso.
Siamo a 10 cm di distanza, Ian mi appoggia la pistola sulla pancia mentre mi scendono gocce di sudore nella schiena e lacrime dagli occhi.

"Oh...piange...poverina!"

"Perché mi fai questo" dissi con una voce sottile.

"Perché mi hai spezzato il cuore"

"Io ho seguito il mio" dissi piano

"Leonardo ti ha portata via da me ed io ti porterò via da lui!" disse prima di premere il grilletto e provocare un piccolo click prima di spararare il colpo che prese in pieno...Leonardo?!?

Leonardo infatti si era liberato dalla presa di Manuel e si era messo tra me e Ian, il quale, lo aveva preso in pieno nel fianco sinistro.

Mi resi conto di ciò che era accaduto solo dopo qualche secondo, dopo che vidi il corpo sanguinante di Leonardo ai miei piedi, subito i miei occhi si riempirono di lacrime e riuscii a tirare un destro a Ian che, tramortito, scappò assieme agli altri lasciandomi li con Leo che era abbracciato a me senza sensi. Chiamai il 118 immediatamente e incrocia i le dita sul destino del mio amato.
Gli baciai la fronte e quando furono arrivati i soccorsi mi dissero che era grave e che c'erano poche speranze per la sua vita.
Caddi in ginocchio piangendo mentre l'ambulanza si allontanava velocemente.
Sarei andata più tardi all'ospedale ora  stavo morendo dentro.
Mi incamminai piangendo verso casa, mentre correvo vidi Gaia che, ovviamente, capì che qualcosa non andava, infatti mi venne subito incontro e mi bloccò.
Io tenevo la testa bassa, non volevo spaventarla ma lei mi alzò il viso e mi chiese cosa non andava.
Le raccontai tutto mentre fiumi di lacrime uscivano dai miei occhi.
Lei mi abbracciò poi presimo l'auto ed andammo all'ospedale.
Era un luogo troppo cupo, Gaia mi fece forza ed entrammo. Medici sfrecciavano di qua e di la e le corsie erano lunghissime, chiesimo dove si trovava Leo e ci dissero di andare in chirurgia dove dovevamo aspettare la fine dell'intervento. Ci sedemmo fuori da una stanza e dopo un paio di ore il medico uscì. Il mio cuore era a mille, mi alzai di scatto e aspettai che il medico parlasse.

"La situazione è abbastanza grave...mi dispiace molto, probabilmente non ce la farà, ancora mi dispiace signorina."

Il mondo mi crollò addosso, lui non poteva morire.
Mi feci scivolare sul muro fino per terra poi mi rannicchiai a mo di riccio a piangere, Gaia intanto camminava avanti e indietro per il corridoio dando la brutta notizia ai nostri amici.
Il dottore mi fece entrare nella stanza dove era Leonardo.
Entrai piano, Leonardo era attaccato a ventiseimila macchine, flebo, cavi e altra roba.
Gli diedi un bacio sulla fronte

"Vedrai che c'è la farai amore mio" dissi piangendo.

Entrò Gaia.

"Com'è successo?" Mi chiese triste.

Le risposi che Ian aveva cercato di spararmi ma Leonardo si era parato davanti.
I suoi occhi sì, riempirono di lacrime. Uscimmo e trovammo Camilla e Thomas che erano appena arrivati e cercavano spiegazioni da me.
Gli raccontai tutto, erano molto tristi.
Dopo poco arrivò una persona che non avrei mai pensato che si trovasse qui per Leonardo...e per me... Non la vedevo da tantissimo tempo.
Johnny era lì in piedi, guardava in basso e non parlava.
Gli rivolsi la parola dolcemente, chiedendogli perché si era fatto di nuovo vivo dopo tutti questi anni.
Johnny era stato il, mio primo fidanzato all'età di 16 anni poi mi aveva abbandonata e non mi aveva dato più notizie di lui. Mi disse solo che conosceva bene Leonardo perché proveniva dal luogo in cui lui si era rifugiato.
Mi guardò in modo malinconico con aria di scuse su ciò che aveva combinato in precedenza.
"Leonardo come stà?" mi chiese piano  evitando il mio sguardo.
Gli dissi tutto e lo feci entrare in stanza. Leo era ancora immobile come una statua ma di una bellezza divina, gli occhi chiusi e le labbra sottili serrate. Istintivamente chiusi gli occhi e mi passarono davanti tutte le cose belle che avevamo fatto insieme, mi ricordai di quando l'avevo conosciuto e anche di quanto eravamo sul molo quella sera. Andai vicino alla finestra, scostai la tenda color cipria e guardai fuori. Il sole era ancora luminoso nel cielo terso e l'aria era calda mi schiaffeggiava dolcemente le guance (la finestra era aperta).
Entrò un infermiera che cambiò le flebo e le bendature da Leo.
E ci informò che l'orario di visite era terminato, diedi un bacio leggero sulla guancia di Leo e uscimmo dalla stanza, mi diressi a testa bassa verso l'uscita dell'ospedale. Sarei tornata nel pomeriggio. Johnny mi chiese se poteva accompagnarmi a casa ed io accettai. Per tutto il viaggio nessuno osò parlare, io non avevo niente da dirgli. Scesi dalla macchina ed accennai un saluto poi presi le chiavi ed entrai in casa chiudendo la porta senza girarmi verso Jo.

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Sono in vacanza e non riuscirò a postare probabilmente... Sorry🍒
Intanto godetevi questo capitolo🍦
Chiù🐦

Me and you || Leonardo DiCaprio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora