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Oggi è il giorno.
Sono le 4:30 di mattina e la mia faccia assomiglia a quella di uno zombie. Vado velocemente a truccarmi poi mi vesto, prendo gli ultimi 2 bagagli rimasti e vado giù, dove mi aspetta il mio Romeo.
Saliamo in macchina in direzione aeroporto. Il viaggio non è molto lungo, l'aeroporto di L.A. più vicino dista 30 minuti da casa mia.
Dopo il check-in e tutti i controlli e dopo aver lasciato i bagagli posso finalmente andare in pasticceria a fare colezione, sono le 6:15 ed ho una discreta fame e sembra che Leo sia messo peggio di me.
Facciamo tempo ad entrare che lui ha già ordinato due paste ed un cappuccino. Io mi concedo un cornetto ed un caffè macchiato.
Sono così emozionata di ritornare in Italia, ho tanta voglia di conoscere il fidanzato di mia madre anche se non ho ancora accettato che lui prenderà il posto di papà...no! Nessuno potrà prendere il posto di mio padre...
Leo mi riporta alla realtà dicendomi che tra un'ora avevamo il volo.
Andiamo a pagare poi giriamo per i negozi che sono all'interno dell'aeroporto.
Sentiamo che richiamano i passeggeri per il volo per Firenze.
Ci avviamo verso la zona dell'imbarco. Passiamo lungo il corridoio in vetro per arrivare sull'aereo che è a dir poco enorme.
Mi siedo su uno dei comodi sedili, Leonardo è affianco a me, mi tiene la mano; sono un po' agitata, è da molto che non salgo su un'aereo.
Il decollo è molto piacevole, il volo durerà molto ma sono sono vicina a lui e la cosa mi rassicura molto.
Mi metto a leggere ma dopo poco crollo nel sonno.
[...]
Mi risveglio quando siamo sulle Alpi, manca poco.
Leo è intento a guardare fuori dal finestrino, sembra molto attratto dalle montagne, mi avvicino a lui appoggiando la mia guancia destra alla sua sinistra. La vista è mozzafiato, una distesa bianca scorre sotto di noi come se nulla fosse.
Dopo circa 40 minuti scendiamo dall'aereo.
Respiro a pieni polmoni l'aria calda dell'Italia.
Quanto mi è mancata!
Andiamo a recupare i nostri bagagli poi usciamo dall'aeroporto e chiamiamo un taxi.
Leonardo anche se non è ancora molto esperto con l'italiano riesce a dire l'indirizzo anche grazie al mio aiuto.
La casa è in mezza campagna ma vicina al mare, ci mettiamo 1 ora e mezza per arrivare. La campagna toscana è bellissima, Leonardo è stupito da tutto ciò, lo abbraccio e ridacchio della sua faccia sconvolta.
Scorgo da lontano, quella che è stata la mia prima vera casa.
La villa bianca con la piscina riconoscibile a chilometri ora è davanti a me. Il grande cancello grigio è a pochi metri da me, suono il campanello dorato posto vicino alla cassetta delle lettere.
È tutto come lo ricordavo, solo un po' più moderno.
La voce di mia madre risuona dal microfono del campanello.
Ci dice di entrare.
Apro il cancello, cammino lungo il vialetto quando...la porta della casa si apre e sulla porta compare mia mamma a braccia aperte.
Le corro incontro lasciando i bagagli per terra, le salto addosso abbracciandola, mi è mancata moltissimo!
Restiamo abbracciate per un po'

"Tesoro" -le sorrido teneramente- "quanto mi sei mancata, e che donna che sei ora!" Mi osserva da capo a piedi poi chiama Richard...
Cosa mi devo aspettare?!
Dopo qualche minuto un uomo alto sulla cinquantina dai capelli corvini e gli occhi azzurri si avvicina a mia madre e si presenta a me.

"Richard, felice di conoscerti Elena, tua madre non fa altro che parlare di te" mi dice porgendomi la mano.

"Il piacere è tutto mio" gli stringo la mano e gli sorrido.
Mamma non si ancora accorta di Leo...
"Mamma..." -inizio un po' intimidita- "vedo che a entrambe piacciono gli occhi azzurri..." -mamma mi guarda negl'occhi, probabilmente ha già capito tutto- "Ti devo presentare una persona...anzi...la persona più importante della mia vita..." mi giro verso Leo che è ancora nel punto in cui ho mollato tutti i bagagli. Saluta con la mano, gli faccio segno di avvicinarsi.
Mia madre lo saluta dolcemente.
Glielo presento, sembra felice di sapere che non sono più single.
Delle urla giocose rompono la calma che si era creata...non riesco a capire a chi appartengono...
Mia mamma guarda Richard poi si rivolge a noi.

"Elena...hai un fratellastro ed una sorellastra...sono i figli di Richard" dice mia madre con voce molto bassa.
Guardo Leo poi mia madre poi Richard. Rimango un attimo in silenzio poi prendo coraggio ed entro nella casa dei ricordi. Il lungo corridoio è ancora pieno di foto, mi soffermo su una in particolare. Una piccola cornice bluastra cattura la mia attenzione.
Una piccola me è in braccio a mio padre e con lui c'è anche mia madre. Singhiozzo piano, Leo mi cinge la vita e mia madre si mette di fianco a me.
"Quanto mi manca..." dico piangendo.
Mamma sa che ero molto legata a papà anche se loro si erano separati prima che morisse.

"Perchè la tieni ancora?"
Mia madre restò in silenzio, probabilmente nemmeno lei lo sapeva.
Ripresi a camminare per il corridoio, le voci dei bambini provengono dall'ultima stanza a sinistra, il salotto. Mi fermo prima della porta e mi giro verso Leo, mamma e Richard, loro mi sirridono e mi dicono di entrare, Richard si mette di fianco a me e con un cenno del capo mi indica la porta. Prendo un respiro ed entro.
Due bimbi stanno teneramente giocando fra di loro. Quando entro mi salutano poi salutano il padre, entrato subito dopo di me.

"Lei è Elena, Elena loro sono Anita e Scott." Richard ci presenta.

Anita sembra dolcissima, Scott invece lo vedo carico di energia.
Hanno 8 anni Anita e 14 Scott.
Mi avvicino a loro, Richard si siedi accando ad Anita, di fronte a me.
Leo si mette sullo stipite della porra, Scott lo nota subito e va a farci amicizia, così i due iniziano a parlare di "cose maschili" di cui non voglio minimamente sapere.
Io faccio amicizia con Anita raccontandogli come io e Leo ci siamo conosciuti. Mamma e Richard sono sul divano a guardare un film. Siamo già diventati una vera famiglia.

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Heyy!
Oggi è il mio compleanno, sono molto felice!🎉
Spero vi sia piaciuto il capitolo, se sì lasciate una stellina se vi va.🖤
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Me and you || Leonardo DiCaprio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora