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I mesi passarono.

SETTEMBRE




OTTOBRE





NOVEMBRE





DICEMBRE





GENNAIO





FEBBRAIO




MARZO

Pagine bianche della mia vita, senza di lui sono persa.
I giorni erano monotoni, Jo era rimasto qui e ogni tanto andava a trovare Leo, ormai non avevo più speranza, facevo il percorso casa-ospedale come un robot, mattina, pomeriggio e sera.
Lui era sempre uguale, un dio sdraiato su un lettino, io, come ormai era una routine, mi sedevo sulla sedia di fianco al letto e lo guardavo con le lacrime agl'occhi. Il dottore continuava a dirmi che c'era il 20% della probabilità che lui si svegliasse dal coma ma che la speranza è l'ultima a morire. Ogni volta abbozzavo un mezzo sorriso abbastanza convincente. Prima di uscire dalla stanza gli accarezzavo il dorso dalla mano e gli baciavo le labbra dolcemente poi, quando ero sulla porta, mi giravo a guardarlo e ogni volta piangevo. Poi senza forza uscivo dall'ospedale e tornavo a casa.
Passarono le settimane, la pioggia bagnava le finestre ed io la osservavo dal divano piangendo, mi mancava la forza di andare in ospedale, tanto non vi erano miglioramente e vederlo mi faceva solo stare male, era una settimana che non lo vedevo e non avevo fatto altro che pensarlo.
Per passarmi il tempo sistemai la mia camera, stavo rovistando in un cassetto quando trovo una busta con una scritta, era riconoscibile la scrittura ordinata di Leo che, in confronto alla mia, sembrava di un dio.

"Per la mia principessa"

Probabilmente me l'aveva lasciata da qualche parte ed io non l'avevo aperta in fatti era ancora perfettamente sigillata.
Aprii la busta con cautela, dentro c'era un biglietto rosa pastello tutto scritto.

La corsa con te in braccio è fatta per le scale,confondere lo zucchero al posto del sale e ridere di niente che poi ci porta a foto di noi ad un selfie venuto male....
La pioggia allunga il cocktail é fatta per restare,ed il tuo mondo vola intanto il ghiaccio cadeee.
Tu piano ti addormenti che poi ti porto dentro se vuoi mentre ti resto a guardare....
Dimmi qualcosa,qualcosa che resta senza fare di più che la scena è perfetta se quando ti guardo è già tutto migliore, PERDO LE PAROLE,prova con gli occhi a dirmi ciò che non riesci quando il centro sei tu,con i tuoi movimenti,se quando capisco che esiste l'amoreeee. Perdo le parole.
Alzi la radio e quindi abbassi lo schienale , e piazza della scala sembra decollare.
Ti porto le mani sugli occhi ed aspetta a parlare, si ma non sbirciare,spazi immensi spazio tempo e temporale ,la gocce si rincorrono sulle vetrate,hai da finire ancora quel film,ma amore è tardi stai qui ,sennò ti svelo il finale.
Dimmi qualcosa qualcosa che resta senza fare di più che la scena è perfetta se quando ti guardo è già tutto migliore.  PERDO LE PAROLE ,prova con gli occhi a dirmi ciò che non riesci quando il centro sei tu con i tuoi movimenti ,se quando capisco che esiste l'amoreeee.
PERDO LE PAROLE
E PERDO LE PAROLE,
E PERDO LE PAROLEEEEE
E PERDO LE PAROLE.
Haaaaa.
Dimmi qualcosa qualcosa che resta senza fare di più che la scena è perfetta se quando ti guardo è già tutto migliore.
Prova con gli occhi a dirmi ciò che non riesci quando il centro sei tu con i tuoi movimenti se quando capisco che esiste l'amoreeee.
PERDO LE PAROLE,E PERDO LE PAROLE , E PERDO LE PAROLEEE , E PERDO LE PAROLE.
PERDO LE PAROLE.

Lacrime calde bagnavano il foglio rosa, arrivai in fondo alla lettera.

Ho scritto questa lettera per la persona più importante della mia vita, Elena, in qualunque momento tu aprirai questa lettera, sappi che ti amo e ti amerò per sempre, qualsiasi cosa accada.

Richiusi la lettera e mi accasciai per terra in un mare di lacrime.
Leonardo aveva scritto questa lettera per me con cui affermava che mi avrebbe amato sempre anche se fosse successo qualcosa...come la morte in cui pian pian Leo ci finiva con l'80% di possibilità.
Sfinita decisi di andare a fare una doccia ed anche se erano le 18:00 sarei andata a dormire.
Attraversai con calma il corridoio e arrivai davanti al bagno, entrai e mi guardai allo specchio...uno zombie faceva meno paura di me, avevo le occhiaie ed ero dimagrita un sacco infatti non mangiavo e  bevevo soltanto. Presi il pigiama e feci la doccia.
Mi asciugai i capelli e mi misi i vestiti. Poi a passo lento andai in camera e mi buttai sul letto. Come ogni notte sognai Leonardo ma fu diverso dalle altre notti, in questo "incubo" Leo moriva e dalla disperazione tentai il suicidio ma Ian mi bloccò poco prima che mi buttassi dal ponte, mi prese e mi sparò un colpo in testa dicendomi che era lui ad avere il compito di farmi lasciare questo mondo.
Mi svegliai alle 5 urlando e piangendo, scesi giù in cucina, il sole filtrava dalla finestra che avevo dimenticato di chiudere.
Mi feci il caffè e guardai l'orologio 5:32 poi mi ricordai che oggi era sabato e che non avevo scuola, perciò sistemai la cucina poi passai al bucato, mentre ero fuori a stendere i panni il mio cellulare squilla, corro in casa e rispondo.
Una voce assordante mi fa esplodere il timpano.
Gaia mi dice che è troppo tempo che non esco con i miei amici, ciò è vero, ma la voglia mi manca, ho una voragine nel petto e quando sto con qualcuno questa si apre ed il fiume di lacrime esce dagl'occhi.
"Ti volevo chiedere" mi dice piano "se sta sera ti va di venire a mangiare fuori con noi...ti passiamo a prendere alle 20:00" continuò.
Non ero sicura se dirle di si ma non volevo farla sentire male.
Quindi accettai anche se non ero completamente contenta di uscire da questa casa. Riattaccò ed io continuai le mie faccende pensando a sta sera.
Mi resi conto che era da veramente un sacco che non andavo a cena fuori...l'ultima era stata con Leonardo prima di...
A quel pensiero fui colta dalla malinconia.

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Heyla! È da un sacco che non posto, bhe ho avuto tante cose da fare ma presto uscirà il prossimo capitolo😘

Me and you || Leonardo DiCaprio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora