Capitolo 18

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Mi dice che devo aspettarlo fuori, vicino all'entrata degli artisti. Esco e aspetto. Passano 20 minuti, nei quali telefono a mia madre dicendo che sto bene e che mi ha accompagnato al concerto una commessa dell'hotel (?). Metto giù il telefono e vedo la porta artisti aprirsi. Intravedo il ciuffo di Jacob. Sono ferma lì, come un palo. Sorrido, anche se mi scendono un paio di lacrime. Lui arriva e dice -sono cont.- prima di fargli finire la frase io lo abbracciò forte a me, e lui ricambia. Dice -vieni, andiamo in un posto più sicuro.
Mi porta in una stanza. Io dico -ok, non so cosa dire. Mi sei mancato così tanto..- lui risponde -anche tu mi sei mancata, piccola- e mi vennero, di nuovo, i brividi.

Twitter|| Jacob Sartorius SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora