Il primo giorno di scuola

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Finalmente era arrivato settembre.
Era percettibile dal venticello che tirava la mattina presto e la sera sul tardi, quel vento non molto freddo che riusciva a crear pace dopo l'estate afosa che ormai stava giungendo al termine.
Le foglie degli alberi cominciavano a schiarirsi e da quel verde splendente il colori cambiavano, diventavano gialle, rosse e marroni, è poi cadevano formando un tappeto sopra il gelido terreno segno che l'autunno stava lentamente giungendo alle porte.
La casa Hale era costruita nel bel mezzo del bosco e i bambini si divertivano molto a saltare sopra quel tappeto facendo formare un orecchiabile suono di foglie secche schiacciate.
Erano le 6.00 della mattina e Laura era già sveglia nel suo letto da un bel po', sapeva che quel giorno doveva essere speciale.

Era il primo giorno di scuola, primo giorno di terza elementare per lei e primo giorno di prima elementare per il fratellino Derek.

Non soltanto lei era sveglia, al piano di sotto già si sentivano le voci dei genitori che preparavano la colazione, i vestiti, gli zaini e le merende ai bambini.

Laura, la sera prima, aveva promesso alla mamma che sarebbe rimasta a letto a dormire fino a quando verso circa le 7.00 non l'avrebbe chiamata per cominciare a prepararsi.
Non vedeva l'ora di vedere i suoi amici e le sue amiche che tutta l'estate aveva avuto distanti perché erano partite o perché non si erano potute sentire.
Derek invece dormiva beatamente nel suo letto, con le coperte fin sopra la testa.
Lui era un po' meno felice di incominciare la scuola, ma allo stesso tempo emozionato.
Il papà lo aveva portato in un grande negozio a comprare lo zaino, l'astuccio, le penne, i colori e il diario con sopra un lupo bianco dagli occhi azzurri, e a lui tutto ciò piaceva.
La sua maestra l'aveva già conosciuta essendo un'amica di famiglia.
Anche lui era felice di farsi nuovi amici.

Finalmente ecco scricchiolare le scale, sarà la mamma che sale a svegliare i figli?

Laura subito scatta in modalità "attrice perfetta", si cala le coperte fin sopra la testa e quando la mamma la scuote un po' dice:-"mamma altre cinque minuti ti prego, è ancora presto"-
Talia aveva già capito l'inganno, ma resta comunque a gioco.
-"non è presto Laura, devi alzarti, devi fare la colazione per poi prepararti per andare a scuola"-
Laura fa un balzo giù dal letto lanciando via le coperte e scappando per le scale salutando ogni persona che trovava.
-"buongiorno zio"- -"buongiorno Melanie"- -"un buongiorno speciale a te papà"-

-"Derek, su, svegliati anche tu, è il tuo primo giorno di scuola, devi prepararti per bene no?"-
-"Mamma ci devo andare per forza a scuola?"- Disse una lieve vocina ancora assonnata da sotto le coperte.
-"certo che ci devi andare, conoscerai nuovi compagni e compagne, stringerai nuove amicizie e se ti va un giorno puoi invitare qui i tuoi amici come fa Laura."-

Derek si alzò e mano nella mano della mamma scesero giù in cucina per fare colazione.
-" E tu sei pronto per il tuo primo giorno di scuola Derek?"-disse lo zio Peter che aveva già capito che il nipote non era molto entusiasta di andarci.

-"si, mamma ha detto che stringerò nuove amicizie con i miei compagni di classe."-
-"dai Derek e se avessi bisogno di aiuto vai nella stessa scuola con Laura, ce sempre lei che potrà darti una mano-"

Finito di fare colazione i bambini erano andati in camera a vestirsi.
-" Laura?"-
-"che vuoi fratellino?"-
-"È così tanto difficile la scuola"-
-"No, a scuola ci si diverte, l'unica cosa brutta sono i compiti, ma la prima elementare è facile non preoccuparti."-
-" che cosa si fa in prima?"-
-" le maestre ti insegnano l'alfabeto e i numeri, così impari a leggere a scrivere e a contare."-
-" mai io so già contare!"-
-" Si, solo fino a cento, i numeri sono infiniti"-
-" È come faccio a impararli tutti?!"-
-"non ti preoccupare non è tanto difficile"-

Ragazzi dai che si fa tardi!

Era la voce di Miguel che dalla cucina invitava i bambini a muoversi.

-"Eccoci papà-"
-" Come siete carini oggi, soprattutto tu Derek, ti piace lo zaino nuovo?"-
-"Si molto"-
-" dai ragazzi andate a salutare la mamma che vi accompagno io a scuola"-

Giunti davanti alla scuola Laura subito esce dalla macchina non dando neanche il tempo di parcheggiare, aveva già visto le sue amiche del cuore ed era andata a salutarle.
Dopo aver trovato posto per l'auto Miguel accompagna Derek nel giardinetto prima della scuola è si avvicina a Laura che subito presenta il suo fratellino alle amichette.
-"Lui è mio fratello Derek, quest'anno farà la prima"-
-"Ciao Derek"-

Finalmente il suono della campanella, tutte le classi tranne le prime entrano e si sistemano nelle proprie aule.
Il preside invece esce con il vice e un registro blu in mano dove stanno scritti tutti i nomi dei nuovi ragazzi nelle rispettive classi.
Finalmente dopo cinque lunghi minuti di attesa la donna grida "Derek Hale" e lui lasciando la mano del papà corre all'entrata e si posiziona in fila dietro il ragazzo che era stato chiamato prima di lui.

Intanto tutte le classi che erano entrate si erano preparate nell'aula magna per uno spettacolo per i nuovi arrivati.

La maestra è arrivata e prendendo per mano il ragazzo in prima fila fa strada a tutta la coda.
La classe di Derek è al primo piano, questo vuol dire che bisogna salire le scale.
La scuola è molto grande, i muri sono dipinti di un giallo chiaro a cui sono attaccati dei cartelloni, saranno disegni di bambini che erano stati qui precedentemente.
La ringhiera della scala è in legno, di marrone scuro e molto lucido.
I corridoi sono lunghissimi, sono molte le classi e ogni aula è contrassegnata con la propria targhetta attaccata alla porta dipinta di un blu acceso.

La classe di Derek è alla fine del corridoio a destra subito dopo la scala, accanto ai bagni riconoscibili dalla porta rossa e dai disegnini su di essa che indicano il bagno dei signori e il bagno delle signore.

La maestra fece entrare i bambini in aula e assegnò ad ogniuno il proprio posto a seconda dell'altezza.
A Derek essendo un bambino abbastanza alto per la sua età toccò il banco in terza fila con accanto un ragazzino di nome John.
Era biondo e aveva gli occhi azzurri e all'apparenza anche lui sembrava timido e un po' spaventato.
-"È una classe numerosa!.... vediamo..... 12,13,14,15, 15 maschietti e 16 femminucce!"

-" bene bambini, le altre classi hanno preparato una sorpresina per voi, ma scenderemo tra mezz'ora, adesso qualcuno vuole descriversi un po' alla classe per farsi conoscere?"-
-"Nessuno?"- chiese  la maestra quando non notò mani alzate.
-"allora faremo in ordine alfabetico, ogni bambino e bambina dovrà dire il proprio nome è cognome, data di nascita e hobby o quello che gli piace fare."-

Arrivato il turno di Derek si alzò in piedi e disse senza vergogna:
-" Mi chiamo Derek Hale, sono nato l'11 settembre e mi piace tanto camminare e andare a trovare animali nel bosco con mio zio"-
-" Ma quindi tu abiti nel bosco?"- disse una bambina dai capelli color arancio due file più avanti a lui
-" si,  a volte viene anche mia sorella Laura con noi a cercare  animali con me e mio zio"-

-"bene bambini"- disse ad un certo punto la maestra interrompendo  la conversazione tra Derek e la ragazzina -"dovremmo iniziare a scendere altrimenti non troveremo più posto in aula magna"-

La sorpresa di cui la maestra aveva prima parlato era uno spettacolo preparato da quelli più grandi ma Derek lo sapeva già perché, a volte, sentiva la sorella cantare a squarciagola dei canti di buon inizio scuola.

Lo show era bello ed era piaciuto molto ai bambini e senza rendersene conto ormai mancava solo un'ora al suono finale della campanella.

Tornati in classe la maestra distribuí ad ogni bambino una scheda dove era scritto l'orario scolastico e l'alternanza delle materie per ogni ora. Prima di lasciar andar via i bambini illustró il programma per domani.
-"non serve molto per domani bambini, portate solo un quaderno a quadretti e uno a righe, non faremo granché con me, comincerete a conoscere le quattro maestre che vi accompagneranno per questi anni; come vedete sull'orario domani ci sarò io alle prime due ore, nelle due ore seguenti la vostra maestra di matematica e poi il maestro di religione.
Se avete difficoltà a leggere ancora, fatevi aiutare da mamma e papà fino a quando non impareremo anche noi."-
E concluse con:-"ci vediamo domani. CIAOOO!!"-

Quel "CIAOOO"si era sicuramente sentito fino al piano sottostante.

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