Erezione

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Ti erigerei un monumento

d'avorio  e d'argento,

quando con fare esperto

annienti i miei monologhi

e mi accarezzi i fianchi.

Sai che ne ho voglia

e ne approfitti argutamente

come un interprete d'emozioni.

Ti erigerei un monumento

anche quando posi la tua lingua

sui miei seni, o quando,

rapito da un ritmo frenetico,

affondi le dita nelle lenzuola

ormai ubriache, come noi.

Ti ringrazio per quelle urla 

mischiate ai sospiri,

per gli tsunami di fuoco,

per i tornado di fiato perduto,

e per i terremoti di piacere.

Grazie infinite, fantasia.

Ti erigerei un monumento.

 

Idilliaca malinconiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora