No Explanations - L'inizio

♧Capitolo 6♧

Non pensavo una cosa del genere sarebbe mai potuta accadere. Dopo aver sgranato gli occhi non ho saputo far altro che annaspare in ricerca dell'aria che già mancava; ho iniziato a camminare per la camera ripetendo insistentemente sempre lo stesso percorso, ma era come se il suolo mancasse sotto. E letteralmente, quando abbassai gli occhi al suolo non trovai il pavimento della mia camera, bensì il cielo! Non riuscivo a capacitarmi, come era possibile una cosa del genere?

Mi guarda sottecchi cercando di non farmi accorgere, mentre impassibile mi guarda annaspare e agitarmi sempre di più.
<< Quel Nolan Schmitt?! Mi vuoi prendere in  giro? Stiamo parlando del Nolan Schmitt che in prima media mi ha usata e umiliata sostenendo di amarmi? Che poi, 'ti amo', che parola forte e piena di sentimento che è. Ed io che non avevo altro che 12 anni credevo che l'amore fosse solo una risata insieme e un fiore raccolto per strada.>>
Lui imperterrito mi sprona a continuare il mio prologo.
<<Sai che ti dico Nolan? Sei solo uno stronzo! Avevo 12 anni, e tu ne avevi appena 15, come hai potuto usarmi? Anzi no, non mi hai usata. Mi sono fatta usare. Ero totalmente accecata dalla tua 'bellezza' che neanche mi rendevo conto, non capivo perché mi nascondessi ai tuoi amici. E poi l'ho scoperto. 'È stupida, non riesce a formulare una frase compiuta e in più è grassa!' >> Continuo imitandolo. Non gli do neanche il tempo di contrabbattere che ricomincio.
<Guardami Nolan, ti sembro stupida? Beh non lo sono perché in questo momento ti starei saltando addosso come tutte le p... cattive ragazze. Sono grassa? Grazie, lo so già.>> concludo delineando il mio corpo che tutti dicono essere fin troppo esile.
Quando mi volto verso di lui, sono sfinita. Riesco a respirare a fatica, rischio di cadere sulle ginocchia. Quel giorno è stato il peggiore di tutti, ha rovinato la mia vita e non se ne è neanche reso conto.
<Innanzitutto, accomodati>> mi dice come se fossi appena entrata per fare una seduta dallo psicologo. La voglia di contraddirlo è tanta, ma dato che inizia a girare la testa decido di 'obbedire'.
<Guarda quanto è diventato cupo il cielo... è il tuo dono; tu comprometti gli agenti atmosferici. Ti ha già detto tuo fratello che hai un dono, no? Che sei una Aktexiar.>> mi dice prendendo il mio mento tra le dita per farmi girare verso di lui. Annuisco impercettibilmente.
<<Bene, tieni a bada la rabbia, che te ne servirà tanta.>> Intanto io sto di nuovo fissando il cielo.
<Ma... almeno puoi dirmi che ci fai qui, proprio tu? Sei uno ak-, uno... uno di noi?>>
Dico sbattendomi una mano sulla fronte senza farmi notare. Nessuna risposta... ma che...
Mi volto, lo vedo, scompare nel nulla.
Mi sento sempre più confusa. Ormai la confusione fa parte della mia routine, non ho altro che mi passi per la testa.
Questo mi porta a sentirmi persa, ancora una volta sola. Presa in giro.
Vado in bagno, mi sporgo al gabinetto; metto due dita in gola, vomito tutto ciò che NON ho mangiato. Vado verso lo specchio, mi guardo.
<<Non c'è la faccio più. Ma sarò magra.>> sussurro senza forze.
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Good Evening readers! Doppio aggiornamento, non dico altro. Mi avete già capita.
Ecco a voi Nolan Schmitt.

(Lucky Blue Smith)

Come sempre se il capitoo vi è piaciuto spero lasciate una piccola ⭐. Se volete dirmi o farmi sapere qualcosa lo potete fare con un 💬.
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Volevo ringraziare comunque _yleniamarini  e _StarFreedom_ per avermi spronato a farmi iniziare il libro. Vi stimo tanto! 🌈
Saluti flashosi a tutti e a dopo! 🐒🖖