Pochi mesi prima
"Sto suonando il violino, non vedi? Sono bravissima!" dissi alla mia ormai ex migliore amica quando mi beccò a tagliarmi nel bagno di scuola.
Perché le dissi così? Semplice, la vita è come uno spartito musicale. Può essere andante, moderata, allegretto, può essere tante di queste cose.
La mia vita? La mia vita non è classificabile. Perché quando si è sul bordo di una piscina e si sta per cadere... beh se non c'è nessuno a salvarti allora sei finito. La tua vita è finita.
Nessuno mi capisce, neanche la mia "adorata" famiglia! È per questo che passo intere giornate chiusa in camera cercando di reprimere nei meandri della mia mente i peggiori pensieri che non fanno a meno di saltare fuori sempre.
Chi non ha mai avuto una situazione come la mia non potrà mai capirmi... anzi; cercando di tirarmi su peggiorerebbe le cose, starei ancora più male.
Vorrei tanto essere qualcun altro.Cammino silenziosamente per i corridoi della la scuola, sollevata dal fatto che tra pochissimi mesi finirà.
Frequento una scuola privata, e non perché sia ricca o chissà cosa... è stata una decisione dei miei genitori. E come biasimarli! Dovevano tenermi d'occhio. Sarei potuta anche svenire da un momento all'altro a causa dei miei continui attacchi di panico.
Guardo con la coda dell'occhio che nessuno si avvicini troppo a me con qualche bevanda in mano, perché nel momento in cui sarebbero stati abbastanza vicini mi avrebbero rovesciato il contenuto addosso. La mia vita sembra un film meticolosamente organizzato per finire in modo tragico.
Stringo i libri al petto, cercando di essere un fantasma.
Oh, che cliché, qualcuno si sta avvicinando! Con una bevanda in mano.
Mi preparo all'impatto, pronta a correre via come un fulmine subito dopo.
3...2...1...
Splash! Come avevo constatato, il contenuto mi è stato rovesciato completamente sulla testa, impregnandomi i capelli di non so cosa.
Quanto vorrei scomparire in un mondo parallelo, così non mi conoscerebbe nessuno...
Corro velocemente in bagno e spalanco con un tonfo la porta, sicura non ci sia ormai nessuno a quest'ora.
Mi guardo allo specchio disgustata da ciò che vedo. Non solo dal modo in cui sono conciata, ma da tutto.
Una cosa che mi consola in tutto questo però c'è... anzi forse due!
La prima è che la mia scuola, anche essendo in Italia ha una tipica organizzazione "inglese".
La seconda invece è che in compenso non sono l'unica ad essere trattata in questo modo.Dopo essermi data una sistemata, per quanto si potesse, sgattaiolai fuori dal bagno dirigendomi direttamente fuori scuola. Ormai avevo perso l'ora di Filosofia.
Tornata a casa chiusi come al solito la porta della mia camera a chiave e mi buttai a peso morto sul materasso.
Presi il mio IPod ed inserii le cuffie ascoltando in loop la mia canzone preferita. Welcome To My Life, dei Simple Plan. La canzone della mia disastrosa vita.
Tirai un sospiro, consapevole del fatto che tutto ciò si sarebbe ripetuto tutti i giorni, fino alla fine. Fino a che io non la facessi finita. Il problema è però che io, sono tutt'ora una pappamolle, quindi non ebbi mai il coraggio di farla finita.■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■
Allora miei readers, sono tornata con questo nuovo capitolo dal POV di Britte di qualche mese prima il loro incontro. (Sapete di chi sto parlando)
Che ne pensate?
Nel capito ci sono qua e là frasi di una canzone, appunto quella dei Simple Plan che ho ascoltato per tutto il tempo mentre scrivevo.
Inutile ricordarvi di lasciare una stellina in caso il capitolo vi sia piaciuto e un commento se volete dirmi qualcosa.
Ricordo inoltre che per chi volesse entrare nel gruppo Whatsapp, basta mandarmi un messaggio privato con numero e nome o se volete, potete anche contattarmi sul mio profilo instangram. (@horan_in_wonderland_is_top_)
E Niente, fate attenzione ai dettagli!Bacini calorosamente flashosi a voi! 👽
-Y.
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No Explanations - L'inizio
FantasyBrigitte Dixon, un'adolescente di 17 anni che deve affrontare pericoli ai quali non sarebbe mai andata incontro. Una 'ragazza invisibile' conosciuta per la sua solarità mancata e per il suo grandioso sarcasmo. Ma non solo; è conosciuta anche grazie...