La mattina seguente sono ancora nella stanza rossa, avvolta fra le braccia di Jack che sta dormento.
È cosi bello quando dorme.
Quando cerco di liberarmi dalla sua presa, il suo braccio intorno alla mia vita si scringe, avvicinandomi di più a lui.
«Buongiorno piccola.» dice, girandomi verso di lui.
«Buongiorno padrone.» non ho neanche la forza di sorridere dopo la scorsa notte.
Mi fa girare a pancia in giù e penso mi stia per sculacciare.
«Torno subito.» dice ed esce dalla stanza.
Torna poco dopo con una scatolina.
Si mette a cavalcioni sul letto, sopra di me.
Qualcosa di fresco mi cola sulle cosce e sul sedere.
Le mani morbide di Jack mi accarezzano, facendo espandere quel fresco.
«È una crema per i lividi.» dice continuando a spalmarla sulle mie cosce e sul sedere.
«Lividi?» chiedo
«Mh mh.» mugola.
L'idea di avere dei lividi visibili sul mio corpo mi preoccupa.
Non voglio che qualcuno li veda anche con i pantaloni non si vedrá nulla grazie al cielo.
Scende da me e posa la crema.
Mi alzo dal letto e mi accorgo solo ora di essere nuda.
Raccolgo i miei vestiti da terra e me li rimetto.
«Questa sera verranno delle persone a casa. Vorrei fartele conoscere.» dice
Io mi giro di scatto e suoi occhi sono puntati fissi nei miei.
«Va bene. Cosa devo fare o dire?» chiedo confusa.
«Solo essere gentile e carina.» mi sorride, mi bacia sulla bocca e fa per uscire.
«Ah, ultima cosa. Fra queste persone ci sará Steve Lorens, a volte è un po' pesante. Se ti chiede qualcosa o anche solo ti sfiora, tu me lo dici. Chiaro?» dice serio.
Annuisco, lui sorride ed esce dalla stanza.
Poco dopo esco anch'io e vado in bagno per fare una doccia.
Mi guardo allo specchio.
Non mi riconosco neanche.
Capelli spettinati, viso pallido, occhiaie e lividi un po' in tutto il corpo.
Entro nella doccia e il getto di acqua calda mi fa rilassare.
Prendo il bagnoschiuma, versandone un po' sulla spugna e inizio a lavarmi.
Sento la porta aprirsi. Apro la porta della doccia e mi trovo Jack davanti.
Si toglie la maglia e i jeand insieme ai boxer.
Entro con me nella doccia e l'acqua inizia a bagnargli i capelli e tutto il corpo.
È davvero uno spettacolo.
Mi appoggia alla parete e mi bacia il collo dolcemente.
Gemo e lui passa alle labbra.
Mi morde il labbro e cerca avido la mia lingua.
Prende la mia mano destra e la intreccia alla sua, un gesto molto inusuale da parte sua.
Dalle labbra passa a baciarmi il collo e scende.
Bacia il seno e succhia i capezzoli gocciolanti d'acqua.
Scende ancora, arrivando fino al pube.
Lecca la parte più sensibile di me, facendo dei piccoli cerchi con la lingua su di esso.
Con la mano libera gli accarezzo i capelli e lo sento gemere quando glieli tiro piano.
Gemo e mi abbasso un po' per andare in contro alla sua lingua vogliosa.
Sale con la mano sinistra e mi tocca il seno. Prende il capezzolo fra il pollice e l'indice, strizzando piano facendolo diventare duro.
Le gambe iniziano a tremare e capisco di essere vicina al culmine.
Jack si tira su e mi gira a 90 ed entra dentro di me tutto.
Mi tengo alla parete mentre lui mi dona piacere.
Mi tira i capelli facendo andare indietro la testa.
«Vieni per me piccola.» dice aumentando sempre di più il ritmo.
Vengo insieme a lui, urlando il suo nome.
Mi abbraccia la vita e mi bacia la spalla.
«Ti amo.» dice.
Rimango scioccata.
Sorpresa più che altro.
Resto li, abbracciata a lui per un tempo che mi sembra infinito.
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You are my slave
ChickLitMadison Shaperd è una ragazza di ventidue anni vivace e sorridente che vive a San Francisco con la sua coinquilina e migliore amica Samantha Mongomery anch'essa ventiduenne. La sua vita è sempre stata abbastanza noiosa e tranquilla. Tutto cambia per...