Dark eyes || Dylan O'Brien

capitolo 13

Mi svegliai. Dylan non era accanto a me così mi alzai e scesi al piano di sotto pensando che stesse preparando la colazione. In effetti era in cucina ma non a fare quello che pensavo. Stava osservando una foto e non si accorse della mia presenza. Il suo sguardo esprimeva così tanto dolore. Mi avvicinai silenziosamente e lui. Il tanto che bastava per osservare meglio la piccola foto che teneva tra le sue grandi mani. Raffigurava una ragazza. Una bellissima ragazza. Pensandoci assomigliava davvero tanto a Thomas. Ma certo, è sua sorella Hannah! Aspetta... Hannah ? Ieri lui e Thomas parlavano di lei ma perchè? 

''È la Hannah di cui ti parlava ieri Thomas?'' chiesi lentamente.

''Si. È sua sorella comunque... sua sorella e io l'ho mandata in coma''. Dopo quelle parole Dylan scoppiò a piangere. Si vedeva che per lui quella ragazza era stata molto importante. Lo abbracciai e sentii le sue braccia che si avvolgevano a me... prima lentamente poi sempre più forte e i singhiozzi non smettevano di uscire da quelle sue dannatissime e perfette labbra. Odiavo vederlo distrutto e questa era solo la prima volta. Non sembrava più il ragazzo di un mese fa. Quel ragazzo che sembrava poterti uccidere con lo sguardo e che sembrava che nessuno sarebbe mai stato in grado di farlo soffrire. E adesso era lì con me e mi permetteva di vedere la sua parte più debole. 

''Dyl... non è stata colpa tua'' cercai di consolarlo. Ma lui continuava a dirmi che non era vero. Quando si calmò iniziò a raccontarmi tutto quello che accadde.

'' L'avevo portata ad una festa'' iniziò '' Ci eravamo promessi di bere massimo una cosa ma sai... uno non è mai e così ci ritrovammo ubriachi a guidare verso un luogo a noi sconosciuto. Però ci schiantammo contro un' altra macchina. A quanto pare stavamo guidando nella corsia sbagliata e così lei finì in coma mentre io me ne uscii con solo qualche graffio. Tutti i giorni andavo in ospedale solo per stare con lei. Era quello il momento in cui aveva bisogno di me. Sai... non era piacevole stare lì, con gli sguardi di tutte le persone che le volevano bene e che silenziosamente ti incolpavano. Due settimane dopo è morta. E dopo di lei anche mia madre se ne è andata e poi ho perso Scott... era il mio migliore amico. Ma sai, è la vita. Quando tutto è magnifico arriva sempre uno stupido momento che ti porta via da tutto e dopo quel momento la tua voglia di ricominciare a fare andare tutte le cose per il verso giusto va a puttane. Però poi Sky ti ho incontrata ed è stato come se tutto non fosse mai accaduto. Forse il fatto che i nostri genitori stiano insieme ci sarà leggermente d'intralcio ma giuro che farò tutto il possibile affinchè il tutto possa funzionare. Te lo giuro.''. Fu quello che disse e io gli saltai addosso.

''Ti amo Dylan''

''Ti amo Sky''