Kaori pov.

Appena tornata a casa feci tutti i compiti assegnati,anche quelli che mi aspettavano per le settimane a venire.
Mi tolsi le bende,i tagli sarebbero guariti più velocemente e mi pizzicavano ovunque.
Mi misi una maglietta a maniche corte nera,degli shorts neri e le convers nere a collo alto,amavo quelle scarpe alla follia...

Sebastian: Signorina, non posso lasciarla uscire da sola.
Io: Si che puoi,te ne stai li fermo e fatto.
Sebastian: Ma non sopporterei se le succedesse qualcosa....

Disse per poi farmi il baciamano mentre sfoggiava tutto il suo lato attraente su di me,peccato che io sia insensibile a ciò.

Io: Che peccato...
Ma io esco comunque, da sola.
Sebastian: Ma,ma,ma....
Io: Cosa,lo sai che su di me non funziona.
Sebastian: Signorina la prego.
Io: Ciao.

Dissi correndo fuori,a qualche chilometro da casa mia mi fermai e mi sedetti alla prima panchina che incontrai.
Velocemente mi riempii di gattini e fui circondata da troppe persone che mi fissavano,sospirai e lasciai quel luogo e camminai per un pò senza meta,con la musica che mi rimbombava nella mente lasciandola vota e senza preoccupazioni per un breve lasso di tempo.
Ero in una specie di trance,avevo spento il cervello,quasi,non stavo pensando a nulla,ero nel mio piccolo mondo dorato e felice,mille volte meglio della realtà.
Tornai coi piedi per terra quando delle voce acute mi chiamarono.
Io mi voltai e mi ritrovai a terra circondate da alcune ragazze,tra le più popolari del mio anno,io sospirai,un giorno in pace non lo potevo vivere?

Erika: Guardati,sempre ad attirare le attenzioni.
Kikyo: Ci tratti come spazzatura,chi ti credi di essere.
Yura: Con quella tua vita perfetta guardi tutti dal basso verso l'alto...
Io: Nessuno vorrebbe avere la mia vita,in più io vi guardo dal basso verso l'alto,io voglio essere lasciata nella mia solitudine,io non voglio neppure vivere,quindi perché vorrei essere popolare,siete divertenti,dopo tutto.

Dissi alzandomi lentamente,superandole,dopo averle lasciate senza parole,camminai ancora fino ad arrivare ad un parco enorme,sembrava un mondo distaccato, mi addentrati nella zona verde cercando un posto nascosto e poi mi arrampicai su un albero piuttosto alto,volevo stare in pace,ascoltare la mia musica e lasciare che ogni cosa fosse dominata dalla disperazione per la mia inutile e patetica vita.

Sebastian: Cavoli è sparita,in più con tutti questi odori il suo è sparito...
Guardate ancora in giro,poi vediamo all'entrata del parco.
Albedo:Si,faremo del nostro meglio per trovare la padroncina. 
Io: Così soffocanti...
Sakura: Wow,quanti maggiordomi e cameriere...
Sebastian: Tu sei un'amica della signorina,sai dove si trova?
Sakura: Io....
Sebastian: Se non la trovo morirò,è la mia ragione di vita...
Sakura: Anche se dici così, io non ne ho idea,è stata rapita?
Sebastian: No,è solo uscita,ma siamo tutti preoccupati...
Sakura: Capisco,ma penso che più voi la stresserete più lei scapperà.

Mi aveva davvero compresa,gli angoli della mia bocca si alzarono in un sorriso impercettibile mentre mi cercavano senza successo,dopo un paio d'ore si arresero,persino Albedo,lei che era la più protettiva,sparirono dal parco.
Io me ne restai li indisturbata,mentre sentivo la maggior parte delle ragazze parlare male di me e dei ragazzi che parlavano delle loro fantasie sessuali,tra le quali c'erano alcune che parlavano delle mie orecchie e della mia coda,rabrividii e sentivo un senso di nausea impossessarsi di me.
Il venticello che muoveva delicatamente le fogli mi accarezzava la pelle e mi rilassava facendomi sentire a mio agio.
Non c'era nulla da fare,solo quando ero da sola stavo davvero bene e tranquilla,solo quando ero sola riuscivo a liberrami da tutti i miei problemi,solo quando ero sola potevo piangere,anche se avevo giurato che non avrei più versato una lacrima,effettivamente non piansi, non sentivo di averne bisogno e neppure che mi veniva da farlo,per questo forse molti in passato mi avevano chiamato la ragazza di ghiaccio.
Era bello stare su quegli enormi alberi,era fresco,potevo osservare tutto senza esserne convolta e nessuno mi avrebbe notato,sarebbe stato come se fossi scomparsa,parzialmente da quel mondo,in fondo era un pò quello che volevo fare,perché la mia esistenza doveva essere così, perché dovevo vivere tutte quelle cose orribili.
Per pensandoci mi venne da ridere,chiunque mi avrebbe visto avrebbe pensato che fossi pazza e chissà, magari era veramente così.
Chiusi gli occhi e mi appoggiai alla corteccia dell'albero,scacciai ogni pensiero e ogni emozione,mi rilassati,fino a quando mi addormentai,lì,su quell'albero nel bel mezzo del parco.

Lui cane lei gatto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora