Kaori pov.

Alla fine ero stata costretta a rimanere a scuola fino a tradi,per svolgere i miei compiti da capoclasse,ero preoccupata,dopo tutto si era fatto buio e c'era gente poco raccomandabile in giro.
Presi le mie cose e uscii velocemente dall'edificio,pioveva,per cui le strade erano deserte,io corsi velocemente,ma non abbastanza,fui spinta in un vicolo,sentii una lieve puntura sul mio collo e improvvisamente il mio corpo divenne rigido,erano stati quei due a drogarmi,sapevo già quello che avevano intenzione di fare,ma non potevo ribbelarmi,ero paralizzata,ma ero cosciente.
Takeru e Renji mi portarono in un vecchio edificio ora mai in disuso,a terra c'era un materasso logoro e sporco,di fronte a esso vi era un tre piedi e una telecamera pigiata sopra,pronta a riprendere quello che da li a breve mi sarebbe accaduto,di nuovo,mi chiedevo ancora cosa avevo fatto di male per meritarmi un trattamento tanto orribile.

Takeru: Ora non puoi scappare.
Renji: Poi quando avremmo finito ti uccideremo,non commettiamo gli stessi sbagli due volte.

Mi buttarono sul materasso e mi legarono i polsi e le caviglie,poi successivamente mi strapparono i collant e mi strapparono i bottoni della camicetta.
Iniziarono a toccarmi per poi stuprarmi,ero in una posizione che mi consentiva di vedere l'orologio presente nella stanza,malconcio ma funzionante, fissavo le lancette nella speranza che il tempo passasse,ma quelle quattro ore d'inferno sembrarono infinite,poi i due crollarono esausti sul materasso.
Passarono altri venti minuti prima che riuscissi di nuovo a muovermi.
Feci uscire fuori i miei artigli e tagliai le corde dei polsi e poi quelle delle caviglie,trovai del cloroformio,presi il mio fazzoletto imbevuto della sostanza e lo posai sul loro naso,sarebbero stati fuori gioco per un pò, giusto il tempo di trovare una fune e legarli stretti.
Presi la telecamera e scappai via,passai per il bosco,non volevo che qualcuno mi vedesse...
Fuori pioveva, la pioggia sembrava essere in sintonia con il mio povero cuore straziato,erano all'incirca le due di notte e per le strade non c'era anima viva,ad accompagnarmi c'erano solo la pioggia ed il forte vento,mi diressi alla stazione di polizia più vicina e raccontati tutto l'accaduto per fino e per segno,prestò arrivò mio padre,con mia madre,erano in lacrime.

Sesshomaru: Chi è stato,piccola mia?
Io: Takeru e Reiji...
Nozomi: Ancora loro,questa volta faremo tutto ciò che è in nostro potere per metterli in prigione,te lo prometto.
Io: Va bene, io me ne vado a casa,lascio il resto a voi,ho già fatto la mia deposizione e tutto il resto,anche il test per confermare la mia versione dei fatti...

Dissi senza aspettare una risposta lasciai il plesso e mi diressi a casa mia,mi feci una doccia e inconsciamente mi ferii tutta,avevo cacciato fuori i miei artigli senza essermene accorta.
Quando fui asciutta Indossai un pigiama nero,misi le pantofole e mi sedetti fuori dal balcone della mia stanza,mentre riparata dalla piccola tende che avevo messo fuori,osservavo la pioggia schiantarsi al suolo e mentre ascoltavo il soffio del vento che produceva un dolce fruscio scuotendo le foglie.
Il giorno successivo venni bendata lungo le braccia,il torace e le cosce,piene di tagli più o meno profondi.
Decisi di andare a scuola nonostante la cosa era diventata pubblica e nonostante ci fossero già delle mie foto in rete,nelle quali si vedeva chiaramente che io avevo coda e orecchie da gatto.
Andai a scuola senza capello ne giacca,lascia spuntare persino la mia coda e neppure misi il profumo per coprire il mio odore.
Mentre camminavo per i corridoi sentivo gli sguardi tristi,compassionevoli e sorpresi degli altri alunni.

Sakura: Oh mio dio,Kaori,sei venuta a scuola dopo quello che è successo,oddio,mi dispiace da morire.

Disse per poi abbracciarmi,sentii uno strano calore,forse era quella la sensazione chiamata amicizia?

Io: Non preoccuparti,non è la prima volta che mi succede,starò bene.
Sakura: Cambiando argomento,non dirmi che hai indovinato che Rin è un mezzo cane perché sei una gatta?!
Io: È proprio così, puzza di cane...
Sakura: Oh,quindi è questo il motivo per cui non andate molto d'accordo?
Io: È arrogante, superficiale,è un cane ed è un ficcanaso per di più si diverte a spiare le conversazioni altrui,vero Rin?
Rin: Oh,mi hai beccato?!
Io: Puzzi,tanto,di cane,come pretendevi che non ti sentissi?
Rin: Che scortese...
Sakura: Ok,io vi lascio soli.
Io: *Sbuffa* Io vado in classe.
Rin: Che fai,mi ignori così?
Io: Già...?
Rin: Che acida che sei,poi non è carino dure certe cose,soprattutto che se sai che il diretto interessato ascolta.
Io: Esprimo la mia opinione.

Dissi per poi andare a prendere posto nell'aula,finite le lezioni,una scorta di maggiordomi mo aspettava fuori dalla scuola.

Rin: Wow,di chi sono tutto questi maggiordomi?
Io: Miei.
Rin: Che esagerazione.
Io: Non lo ho mica chiesti io,cane.
Rin: Smettila di chiamarmi così!
Io: Preferisci,ficcanaso,lagnoso,vuoi che continuii la lista?
Rin: No...
Sebastian: Signorina....
Io: Sebastian staccati,semttila.
Sebastian: Chi è questo ragazzo non degno della sua compagnia?
Io: *sospira* Andiamo,voglio tornare a casa.
Sebastian: Ok,farò qualsiasi cosa per lei.

Lui cane lei gatto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora