Capitolo 26

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-Juan non dovevi..Ma grazie davvero,hai fatto felice il mio piccolino-sorrido a Juan mentre siamo in giro con il mio piccolo in braccio.
È stato gentile,prima mi ha fatto fare una colazione coi fiocchi e adesso ha comprato un giocattolo a Michele che si è messo a piangere capricciosamente.
A volte mi viene da pensare se il mio bambino sente la mancanza del padre,io sono troppo ferita e non riuscirei a farglielo vedere.
Lo faccio per il bene di mio figlio,Adrien non è un uomo affidabile.
-Vuoi che ci riposiamo un po' in questo parco?-mi chiede Juan gentile
-Si,c'è molto caldo e sono già stanca.Non sono più la ragazzina di 16 anni che amava correre-rido mentre lo ringrazio
-Sapessi per me...Vieni qui-mi prende per mano e mi porta in un parco bellissimo.
Tutto verde,solo prato.
Solo aria pulita.-
-Tu conosci già Washington ?-chiedo guardandomi intorno
-Si,andavo qui per lavoro insieme a mio padre e ogni angolo mi riporta un pezzetto di lui-ammette sedendosi
-Ti ho visto un po' con aria malinconica..Ma pensa che devi essere felice che questo posto magico è pieno di ricordi-lo consolo mettendo la mia mano sulla sua spalla mentre lui ha il mio piccolino in braccio.
Vanno d'accordo.
-Cosa succede lì?!-continuo vedendo tantissimi poliziotti cercare intorno
-È meglio andare via subito-Juan si alza di scatto piuttosto nervoso e tirandomi dal braccio mi porta via
-Ma non abbiamo fatto niente noi..Perché dobbiamo andare?-gli chiedo
-È meglio come dico io-risponde secco e io annuisco con la testa.
-Dove stiamo andando adesso?-gli chiedo mentre noto la sua espressione arrabbiata e allo stesso tempo spaventata guardare qualcosa con stupore.
Mi giro di scatto anch'io e noto tantissimi poliziotti attorno a noi,una scorta.
Che cosa sta succedendo qui?!
-Juan ma..Che sta succedendo?-dico avvicinandomi a lui preoccupata
-Mi dia subito il bambino!-un poliziotto guarda Juan e con aria minacciosa si rivolge a lui.
-È mio figlio,non devo darvelo!-dico spaventata ai poliziotti mentre il mio bambino è in braccio a Juan ma lui invece fa il contrario.
Porge mio figlio ad un poliziotto ,e poi torna accanto a me bianco in volto.
-Mi scusi,ma voglio subito mio figlio,cosa sta succedendo?-chiedo preoccupata mentre mi avvicino al poliziotto che ha mio figlio in braccio
-L'uomo accanto a lei è il padre del bambino?-chiede rivolgendosi a Juan
-No,non è il padre di mio figlio-rispondo
-Adesso lei viene subito con noi,è in arresto!-mi dice il poliziotto
Ma qui sono tutti pazzi!
Io in arresto ?cosa ho fatto?!
-Io mi oppongo,non ho fatto niente e con lei non ci vengo proprio!Piuttosto rivoglio il mio bambino-mi sporgo per riprendere il mio bambino e l'agente mi sussurra qualcosa all'orecchio.
-Carol,vieni con me,è una messinscena-dice velocemente
Per un attimo provo a comprendere,quest'uomo è al corrente del mio nome.
Mi sta dicendo che è una messinscena e dovrei andare con lui?
Ok.
-Juan..Vado con le autorità,vediamo cosa succede.Ti chiamo subito dopo-gli comunico
Lui accenna un sì e poi scappa letteralmente.
Che sta succedendo?
Appena lui si allontana io seguo il poliziotto che mi ritorna il mio bambino in braccio.
Gli bacio la fronte e lo coccolo.
-Dove mi state portando adesso?-chiedo seguendoli
-Adesso preferirei che lei mi dia il bambino ed entri in questo hotel.Stanza 410.-mi dicono
-Mi spiega come faccio a fidarmi e fare quello che mi dice lei?-chiedo insospettita
-Siamo degli agenti di polizia signorina-mi dice
-Io..Farò come dite,ma state attenti a quello che fate-do il mio bambino a quell'agente,e poi cammino nell'hotel verso la stanza 410.
Salgo con l'ascensore e raggiungo la camera.
Mi chiedo cosa dovrei fare.
Busso e curiosa noto che la porta è già aperta.
Entro lentamente e mi guardo intorno,una semplice camera da hotel,raggiungo il letto e mi accascio per prendere un bigliettino.

Adesso sei qui,se vuoi vedere chi sono basta aprire l'armadio.

Faccio come mi è stato detto e nell'armadio trovo un mazzo di fiori.
Li prendo e li annuso,cavolo quanto amo i fiori.
Improvvisamente sento il tocco di una mano sulla mia spalla e percepisco subito il contatto.
È lui,è Adrien.
Mi giro di scatto,resta a fissarmi e io confusa faccio lo stesso con lui.
Sono pronto stupida,dovevo aspettarmi che era una delle sue stupide scenate.
-Hai organizzato tutto tu?Un vero e proprio traditore..Complimenti ci sai fare con l'astuzia ma non ho intenzione di stare in una stanza dove ci sei anche tu.-gli dico così e poi mi giro per uscire.
Arrivo alla porta ma è chiusa,è chiusa a chiave!
-Mi dispiace ma finché non parlerai con me resterai qui-sussurra divertito
-Preferisco buttarmi dalla finestra che restare qui con uno stronzo come te-sputo acida
-Dobbiamo parlare noi due-dice avvicinandosi tornando serio
-Adesso devi parlarmi?Ah vero,devi raccontarmi la storia di come sei andato a letto con un altra mentre ero incinta,mi dirai che hai sbagliato e che non lo farai mai più..Ma io stavolta non ti perdonerò-rispondo secca
-Il mio messaggio non ti ha fatto nessuno effetto eh?-chiede
-Di quale messaggio stai parlando?-chiedo insospettita
-Di quello che ti ho mandato ieri-afferma ancora
-Ho trovato le chiamate,ma nessun messaggio-gli ribadisco
-Io ti ho inviato un messaggio-afferma nervoso
-E io sono Trilli..-rido
-Se quel coglione lo ha cancellato io non posso farci un cazzo-dice arrabbiato
Juan?Non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
-Non credo abbia cancellato il messaggio perché lui a differenza tua è un uomo d'oro-affermo sorridente
-Io sono di bronzo giusto..Comunque ti ho chiamata e mi ha risposto lui,sempre ieri notte.Sai la prima cosa che mi ha detto?Mi ha detto che stavate scopando!-afferma nervoso
Sospiro e penso se quello che dice è vero.
-Non avrebbe mai risposto al mio cellulare-dico pensando
-Ma l'ha fatto!-continua lui
-Credi che io sia andata a letto con lui?-chiedo fissandolo
-No,non ci ho creduto nemmeno per un istante.Non sei come me-dice offendendosi
-Meglio-sussurro
-Sai cosa mi ha detto poi?-chiede ancora arrabbiato
-No-rispondo secca
-Che mio figlio sarebbe diventato suo,pensa io quanto mi sono incazzato.-mi dice
-Mi conosci,non ti avrei fatto vedere il bambino forse,ma non gli avrei mai fatto chiamare papà un altra persona-dico intimidita
-Non avevo dubbi-si avvicina fino a sfiorarmi i capelli
-Dimmi solo una cosa.-continuo guardandolo
-Tutto quello che vuoi-risponde
-Cosa ti porta a tradirmi?Cosa hanno le altre che io non ho?-gli chiedo afflitta
-Non hanno niente più di te,perché tu sei unica-risponde
-Non ne sarei così sicura..-dico
-È stata solo una notte no.-afferma avvicinandosi
-Sarà stata solo una notte ma avvicinarmi a te non mi sembra più naturale.Come faccio a baciarti sapendo che hai baciato altre labbra?Come faccio a stringerti i capelli sapendo che l'ha fatto un altra donna?Mi sento quasi a disagio ormai-ammetto
-Non sarai mai a disagio con me,quello che ci lega è più forte di quello che ci separa-dice
-Non penso proprio ormai...Adrien,se mi hai fatta venire per chiarire mi dispiace.Io non ci posso riuscire,ti darei uno schiaffo e me ne andrei se potessi ma farei del male a me stessa.
Se vuoi vedere tuo figlio puoi,ma non chiedermi altro.-dico
-Io...Voglio che tutto torni come prima amore..-sussurra accarezzandomi
-Fammi andare via,non ci riesco-dico quasi in lacrime.
-Sarò bastardo,stronzo è testardo ma non ti lascio andare via.Quindi ora mi sdraio e quando avrai voglia di chiarire me lo dirai-afferma buttandosi nel letto
-È una cazzo di sfida questa?-domando
-Ti amo anche io!-risponde ridendo.

Vuoi la guerra?Che guerra sia!

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Nemico di Palestra:Sex or Love?3 ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora