Capitolo 3

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CANZONE DEL CAPITOLO:
Help Me Out - Alicks

"will you please come back, help me out.
(torneresti indietro per favore, aiutami).
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Ero seduta nella mia camera da letto e bevevo una tazza di tè, mentre, nel frattempo, guardavo fuori dalla finestra con uno sguardo vacuo. Quasi non riuscivo a comprendere cosa fosse successo la scorsa notte. Pensieri e domande tormentavano la mia testa, ma io non avevo né voglia né energia né risposte da dare. L'unica cosa che non potevo evitare nella mia testa era il contatto che avevo avuto con Chris, sempre quella notte. Lui potrebbe essere l'unica cosa più vicina ad un amico che ho, adesso. Penso sia abbastanza triste come cosa.

E' domenica. Ho i postumi della sbornia e sono triste e delusa.
«Sono stanca di essere in pena per me stessa.» Sussurro.
Mi vesto con dei jeans e una felpa, per poi andare a fare una passeggiata.

Camminare per le strade è la cosa più nostalgica che avrei potuto fare. Mentre passo accanto al fioraio, ricordo la piccola me che si sedeva lì, toccando i soffici petali dei fiori, prima che uno di loro cadesse. Allora mia mamma raccoglieva il petalo e diceva: «Proprio come te, mio dolce angelo, sono belli e delicati. Devi stare attenta e averne cura.» Passando accanto a quel negozio, potevo quasi sentire l'accento indiano di mia madre.

» Passando accanto a quel negozio, potevo quasi sentire l'accento indiano di mia madre

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MollyViv: "Mi scuso con chiunque, al momento, manchi una rosa in giardino."

COMMENTI:
@vildelove: "Sei così bella, Molly!"
@chrischistad: "Pianterei la mia rosa nel tuo giardino"
@mollyviv: "Grazie ragazza! @vildelove"
@andrewmartzel53: "Divertente, siccome lei è la mia ragazza, non la tua.. @chrischistad"
@chrischistad: "@andrewmartzel53 Scusa amico, vuoi una felpa dei Penetrators? Ne ho data una uguale alla tua ragazza."

Decido di affrontare Liv questa sera. Avere a che fare con questo segreto intrappolato dentro di me mi sta uccidendo.
Non appena arrivo a casa sua, mi avvio per il vialetto, dal momento che noto la sua vecchia bicicletta.
La bicicletta con cui andavamo sempre insieme al negozio di caramelle.
La bicicletta da cui è caduta e allora io l'ho riportata a casa per tre chilometri.
Faccio un respiro profondo e busso alla porta.
Lei apre. È sorridente, finché non dico: «Dobbiamo parlare.»

Ci dirigiamo in camera sua e ci sediamo sul suo letto.
«Allora, vuoi un tè o qualcosa da bere? Abbiamo delle nuov-»
«So che vai a letto con il mio ragazzo.» La interrompo, con una voce chiara e sicura.
«Molly, io-» Inizia lei.
«Non preoccuparti, Liv. Sei ancora nel gruppo. Però, cazzo, non rivolgermi mai più la parola!» Esclamo, prendendo la mia borsa e andandomene via.
Appena esco dall'abitazione , sento delle lacrime calde rigarmi il viso.
«Ti serve un passaggio?» Sento una voce chiedere.

Ovviamente chi se non Chris Schistad.
«Tu mi salvi sempre, lo sai?» gli dico sorridendo, mentre mi asciugo le guance.
«Be', sai, è come un dovere. Altrimenti chi salverà la cheerleader sexy?» risponde, sorridendomi.

Dopo un lungo periodo di tempo, mi fa scendere e aspetta nel parcheggio, finché non entro in casa. E' veramente molto gentile quando siamo da soli.
Mia mamma mi vede entrare e mi guarda preoccupata, «Tesoro, cos'è successo?» domanda, notando l'impronta lasciata dalle lacrime sulle mie guance.
Subito l'abbraccio, singhiozzando sulle sue spalle.
«La mia vita è un casino, mamma.» Continuo a singhiozzare.
Mi abbraccia ancora più forte e conferma: «I tuoi nonni erano rifugiati, io sono rimasta incinta a diciotto anni, avere la vita incasinata è una cosa di famiglia.»

Mi sono appena fatta una doccia, così mi stendo sul letto, ma ricevo un messaggio.
Andy: Liv mi ha detto cos'è successo, tu sei il mio tutto. Mi dispiace tanto. Per favore, perdonami.

Lo ignoro, ma ne ricevo subito un altro.
Andy: Posso venire lì? Posso chiamarti? Dobbiamo parlare.

Blocco il numero, ma non prima di scrivergli: Abbiamo chiuso.

Sono stanca di mantenere una reputazione inutile, sono stanca di essere qualcun altro, solo perché fa più comodo alle persone. E dove mi ha portata? Da nessuna parte. Da nessuna parte, se non sul mio letto a piangere. Prima di chiudere gli occhi, sento il mio telefono vibrare.
Chris: Spero tu stia bene, spero tu ti ricorda che persona meravigliosa sei. Buona notte, bellissima.

Almeno ho Chris, una persona a cui importa di me.

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Salve a tutti,
dal momento che i capitoli sono corti e io devo solo tradurre la storia, non scriverla, dovrei pubblicare un capitolo al giorno, salvo imprevisti.

Se vi va, rispondete alle domande che lascio a fine capitolo:
Colore preferito?

I miei sono azzurro e lilla.
Kisses and biscuits,
valshoechlin.

Try Hard » Chris Schistad [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora