Capitolo 21

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POV'S HERMIONE
"Hermione, sei una ragazza forte. Vedi di calmarti. Ripeti con me: L'ho fatto per il bambino, l'ho fatto per il bambino". Questo era quello che mi ripetevo da quando avevo lasciato Draco alle mie spalle e stavo raggiungendo i miei amici.
Ma nulla, le lacrime scendevano calde e lente... piene di sentimento. Tutto l'amore che avevo dato era ormai svanito... stava andando via con quelle piccole lacrime... piccole ma taglienti per il cuore. Tutto ormai era perso: che donna sarei stata senza il mio uomo e il mio bambino a vivere felici?
E ora mi trovavo in balia dei miei sentimenti, una guerra dentro di me stava ormai prendendo il sopravvento della mia ragione. Ma in fondo cosa poteva fare una ragazza come me? Combattere con Lucius? Sarebbe stato inutile: mi avrebbe disintegrata.
Mi ripresi dal ronzio dei miei pensieri e mi asciugai l'ultima lacrima che scendeva furtiva nel viso. Dovevo andare avanti, come avrebbe fatto la leonessa che è in me.
La prima cosa che mi venne in mente prima di aprire la porta del vagone dei grifoni fu quella di nascondere la pancia con un incantesimo e obliviare i miei amici... o almeno cancellargli il ricordo di me e Draco insieme e del bambino. E così feci. Chiusi gli occhi. Respirai a fondo. Estrassi la bacchetta e la puntai difronte a me. Strinsi l'unica mano libera in un pugno e pronunciai una semplice parola: "Oblivion". Era fatta.
Entrai a testa alta.
"Herm che fine avevi fatto? Eravamo preoccupati" disse Ginny ansiosa aspettando una mia risposta
"N-el fattempo ho pleso i dolci dall callello" disse Ron mentre si ingozzava come sempre di dolciumi
"Sei sempre il solito" disse Harry serio, dandogli una pacca sulla spalla per non farlo soffocare. Io risi divertita e guardai il lato positivo di tutto quello: almeno loro erano con me e mi facevano stare bene. Mi coprì la bocca con la mano trattenendo le lacrime dal troppo ridere. Mentre Ginny guardava inviperita il fratello.
Presi posto vicino a Harry e lo scrutai: era cambiato da dopo la guerra, ormai era un uomo.
Ron invece era sempre il solito: capelli rossi, movimenti goffi, braccia grandi, schiena larga e i soliti occhi azzurri che dopo tutto... sembravano ancora quelli del bambino di undici anni che avevo conosciuto da piccola.
Mi distrassi nuovamente da quei pensieri e vidi fuori dal finestrino: quel giorno pioveva a dirotto e dei fitti nuvoloni coprivano il cielo, un tempo azzurro.
Mi rifugiai di nuovo nella mia mente, con un unico pensiero... il mio Draco. L'avevo obbliviato, e adesso? Bè solita routine: prendere in giro la Mezzosangue, odiare la Mezzosangue, disprezzare la Mezzosangue. Ci avrei fatto l'abitudine... anche se in realtà non sapevo per quanto tempo avrei mantenuto il segreto del bimbo. Ma per ora non volevo dar luce a quei pensieri. Decisi di non rimuginare troppo sull'argomento "Draco" e mi distrassi quando sentì una porta scorrevole aprirsi. Alzai lo sguardo e vidi l'ultima persona che mi andava di vedere: Draco Malfoy con il suo solito ghigno e Pansy Parkinson(la civetta per eccellenza) alle sue spalle ridere soddisfatta.
"Che vuoi Malfoy?" Sputò acido Ron.
"Non usare questi toni con me poveraccio di un Weasley." Disse Draco ghignando. Vidi con la coda dell'occhio Ron che stringeva i pugni. Tutto a un tratto Pansy mi si avvicinò ghignando
"Sporca mezzosangue sei sempre la solita sgualdrina. Quando finirai di farti parare il culo da questi due imbecilli?" Disse ridendo
"Quando tu smetterai di fare l'oca e di sbavare dietro Malfoy" dissi fissandola negli occhi con odio.
Draco mi squadrò con aria circospetta e disse
"Gelosa Granger?". A quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene, ma non lo diedi troppo a vedere.
"Ti piacerebbe Malfoy" dissi non guardandoli negli occhi. Potei scrutarlo senza farlo vedere... e vidi Malfoy con un espressione dispiaciuta... mi faceva quasi pena non poterlo stringere tra le mie braccia. Mi mancava... eccome se mi mancava.
"Vado a prendere una boccata d'aria fresca " dissi bruscamente. Mentre uscivo dal vagoncino, urtai per sbaglio la spalla di Draco e per una frazione di secondo ci guardammo negli occhi e lessi solo quattro parole "Ma-che-ti-prende". Risposi al suo sguardo, con un occhiata che diceva "Magari potessi sapere cosa ho in grembo" e detto ciò uscì ancor più velocemente.

POV'S DRACO
Ma cosa diavolo aveva la Granger?
Mi aveva fatto morire gli insulti il gola quando nei suoi occhi ho letto l'enorme baratro di fragilità che aveva. Però era ... era abbastanza carina quando era fragile.
Ma cosa vado a pensare?? Sarà stata la burrobirra che mi ha offerto Blaise prima. A proposito... prima cos'era successo? Mi sentivo stordito, ero solo nel corridoio del treno... che fossi pazzo?
C'era qualcosa che non quadrava e sicuramente lo avrei scoperto... un Malfoy non si arrende mai.
Distogliendomi dal "calamitoso" sguardo della Mezzosangue Granger, presi Pansy sotto braccio e ci avviammo nelle cabine delle serpi dove Blaise e Daphne ci squadravano incuriositi.
"Dove sei stato Dra?" Disse Blaise
"Ad infastidire Potter e la sua gang"dissi con tono schifiato
"Io e Daphne stavamo parlando delle nuove coppie ad Hogwarts. Ti unisci a noi?" Disse ghignando Blaise.
"Solo perché sono annoiato" dissi sbuffando con fare annoiato.
"Ragazzi avete saputo? Lenticchia sembra starci tentando di nuovo con la Granger!" Disse Daphne.
"Oh" dissi sorpreso.
"Però quest'anno... la Granger è cambiata davvero tanto! È davvero incantevole. Ho già fatto qualche pensierino e temo che non sia adatta per un perditempo come Weasley." Concluse Blaise.
Un pensiero mi balenò in mente: perché mi stavo preoccupando che la Granger frequentasse quello squilibrato? Cosa me ne fregava? Niente ovviamente. Draco Malfoy non era certo tipo da Mezzosangue.
Guardai fuori dalla finestra e pensai nuovamente a lei: alla GRANGER, cazzo! Ma perché??? Non posso pensare alle affascinanti Corvonero? O alle attraenti Serpi? E invece no, pensavo a lei. La mia mente cercava di formulare una risposta alla domanda che ormai mi ponevo da un paio d'ore: che è successo un mese fa?
Non mi spiegavo nemmeno quello... non ricordavo bene cosa avevo fatto a Natale o a scuola... il che era molto strano. Però, ricordo una cosa... che mi ha lasciato alquanto basito: la Granger con me, a letto! Io e la Granger che... ci baciamo! No impossibile!
Un Malfoy non può neanche osare a fare questi pensieri. Così li scacciai dalla mia testa e con grande sollievo mi accorsi che eravamo ormai giunti ad Hogwarts.

POV'S HERMIONE
Stavo scendendo dal treno quando mi imbatto in una figura alta e con un petto estremamente familiare: alzo il capo e vedo i suoi occhi azzurri, i capelli di grano... mi perdo in quelle enormi pozzi d'acqua mentre al posto di ricevere insulti, il mio sguardo viene sostenuto e ricambiato... fino a quando:
"S-scusa Malfoy, non ti avevo notato" dissi imbarazzata.
"Ehm... è tutto okay Granger. Alla prossima" disse facendo un mezzo sorriso. Quanti ricordi, di quei sorrisi veri, quelli che dedicava solo a me. Erano il mio mondo. E mentre lo guardavo allontanarsi da me, un calcio proveniente dalla pancia mi fece sussultare. Lanciai un lieve "Aiii" e feci voltare Draco che mi guardava con fare interrogativo.
"Granger è... tutto okay?" Disse abbassando lo sguardo portandolo alla mia pancia.
"Oh si si, tutto okay" e non mi accorsi neanche che caddi svenuta con due possenti braccia che mi caricavano da terra.

"Niente è come sembra" DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora