POV'S HERMIONE
Il cielo stava via via prendendo il colorito del blu, mentre io mi trovavo a camminare in un sentiero a dir poco bellissimo: per esteso ai miei piedi vi era un scia di petali di rose; poi alla mia destra e alla mia sinistra vi era un sentiero di alberi che dondolavano al ritmo di quel poco vento che c'era. L'unico rumore che si percepiva erano solo i miei tacchi. Ad un tratto però, proprio alla fine del sentiero, vedo apparire un ragazzo: scorgo i capelli biondo platino leggermente spettinati; gli occhi color ghiaccio scintillante; il portamento da principe; e infine un bambino tra le sue braccia in smocking. Poi però notai che anche quel bellissimo ragazzo aveva uno smocking nero, elegante come il proprietario.
Era la visione più bella che avevo mai visto... il suo passo era lento, così come il mio e ormai mancavano solo pochi centimetri che ci separavano.
"Draco, mi spieghi (faccio scorrere lo sguardo dietro di me) cos'è tutto questo?" Lui sorrise e rispose:
"Prima devi dirmi se ti piace."
"È semplicemente stupendo." Dissi senza fiato.
"Come te, giusto?" E in un gesto che adoravo, mi prese per mano e una volta vicino a me mi disse all'orecchio:
"Sei uno splendore, mia piccola Granger."
Io mi sentii avvampare e lui ghignò soddisfatto: sapeva che quando arrossivo c'erano di mezzo i suoi complimenti; e sapeva anche che adoravo il modo in cui pronunciava Granger.
Camminammo a braccetto: io appoggiata nella sua spalla e lui che a volte mi lasciava delicati baci sulla tempia e per finire c'era Scorpius che cercava di scendere dalle braccia di Draco per provare a camminare.
"Dove mi stai portando?" Chiesi.
"Lo vedrai." Rispose solo.
Arrivammo alla fine del sentiero e a quel punto fece scendere Scorp e lo prese per mano, io gli presi l'altra per farlo stare in equilibrio.
Era ormai buio, quando intravidi un lago in cui si specchiava la luna in tutta la sua bellezza; di fronte al lago vi era un tavolo di vetro e due sedie una di fronte all'altra, mentre il tavolo era apparecchiato e al centro vi erano sparsi vari petali di rosa e una candela. Rimasi a bocca aperta... ma subito dopo mi vennero in mente le parole che Draco aveva detto la sera che avevamo litigato: parlava di matrimonio. Possibile che mi dovesse chiedere proprio quello? Decisi di scacciare quei pensieri che ormai stavano prendendo il sopravvento e senza neanche accorgermene Draco aveva (elegantemente) spostato la sedia per farmi accomodare. Quando anche lui si sedette iniziammo a parlare del più e del meno, compreso il mio compleanno.
"Lo sai che tu Ginny e Blaise avete esagerato vero?" Chiesi ridendo.
"Semplicemente sapevano che se qualcosa andava storto gliel'avrei fatta pagare a entrambi..." ghignò sorseggiando whisky.
"Sempre il solito. Vedi di non berne tanto di whisky incendiario... ti da la testa." Feci eco con l'ultima frase imitando Blaise.
"Non la pensavi così fino all'anno scorso. Chi l'avrebbe mai detto? Io Draco Lucius Malfoy, ultimo erede della casa dei Malfoy, si sarebbe unito alla Mezzosangue più intelligente di tutta Hogwarts, odiata dalle serpi, amica di San Potty e di Lenticchia..." disse bevendo un'altro sorso.
"Bè vedila così...mai niente è come sembra." Dissi pensierosa.
"Comunque stamattina hai ricevuto parecchie lettere: San Potty che chiede come stai e che ti fa gli auguri, stessa cosa Weasel e Paciock." Disse con fare annoiato.
"E perché non mi hai detto niente??" Sbuffai.
"Risponderai più tardi... se avrai tempo..." rispose lui ghignando.
"Quando fai così mi irriti. Odio i misteri." Dissi addentando una fetta di pane. Lui ghignò ancor di più e disse:
"Prima di mostrarti la causa della tua venuta qui, stasera, ho un'altra sorpresa." Disse alzandosi. Io aggrottai la fronte e mi alzai incrociando le braccia al petto. A quel punto Draco prese Scorpius, lo tenne per mano e come se Scorp fosse sotto incantesimo, iniziò a camminare e ridere al tempo stesso. Io commossa(per la millesima volta, quel giorno) mi avvicinai al piccolo, lo presi in braccio e lo riempii di baci. Draco mi cinse la vita da dietro e mi baciò il collo e con aria sensuale disse:
"Preferirei che quei baci li lasciasti anche un po' per me..." mugugnò. Io mi voltai e lo baciai intensamente, come per ricambiarlo e ringraziarlo per tutte le gioie di quel bellissimo e indimenticabile giorno. Lui assaporò ogni attimo e ricambiò a pieno mordendomi anche il labbro. Fu lui a staccarsi e dopo aver pesantemente deglutito si inginocchiò, infilò la sua mano nella sua tasca e ne estrasse un altro cofanetto, simile a quello della collana.
"Hermione... da quando sei entrata nella mia vita, non hai fatto altro che migliorarla. Hai tolto il vecchio Draco: quello arrogante, con tante maschere, il traditore e il mangiamorte. Adesso al suo posto c'è soltanto un giovane uomo che si è perdutamente innamorato della ragazza meno impensabile che Draco Lucius Malfoy avrebbe scelto.
Ma al proprio destino non si può far niente, perciò io, oggi ti chiedo se...(chiuse gli occhi)... Hermione Jean Granger, vorresti sposarmi?"
Ormai calde lacrime solcavano il mio viso e avevo preso addirittura a singhiozzare mentre il piccolo Scorp mi guardava preoccupato. Io feci alzare Draco e lo abbracciai piangendo nella sua spalla:
"Certo... s-si l-lo voglio. Voglio essere per sempre tua." Dissi con aria sicura.
Non mi ero mai sentita così appagata e felice allo stesso tempo: adesso la mia vita aveva ripreso un senso, dopo la guerra molte cose erano cambiate per me, ma adesso potevo definirmi una giovane donna felice.
Quando ci staccammo, lui mi asciugò le ultime lacrime con i pollici e mi stampò un bacio:
"Ovviamente dopo Hogwarts..." mormorai.
"Certamente." Rispose.
"Ma... gli invitati, il vestito, la sala, la cerimonia. DRACO COME FACCIAMO?"
"Ei ei ei. Calma. Respira e rilassati. Ci vorranno ancora sette mesi circa, puoi stare tranquilla." Disse massaggiandomi i capelli ricci.
"Da-d'accordo." E dopo aver preso Scorpius per mano ci dirigemmo a casa.
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"Niente è come sembra" Dramione
FanfictionCOMPLETATA. Questa storia è ambientata al settimo anno di Hogwarts, dopo la guerra. Come si sa, essa ha cambiato il modo di agire e di pensare di tutti quelli che l'hanno vissuta, in particolar modo di Draco ed Hermione. Senza più pregiudizi e odi...