Capitolo 22

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POV'S HERMIONE
Aprì gli occhi lentamente, ma fui costretta a richiuderli poiché una fioca luce (probabilmente quella lunare) mi accarezzava il viso. Cercai di muovermi, ma invano, poiché mi faceva molto male la pancia, così mi distesi nuovamente con lo sguardo volto al soffitto e solo in quel momento notai il posto in cui giacevo: ero in infermeria.
Poi collegai ciò al fatto che sta mattina ero svenuta e... Draco mi aveva portata qui. Mi venne una tale nostalgia ripensando a tutte le cose che avevamo passato: i baci rubati, gli abbracci, gli incontri... e il bambino.
Una calda lacrima mi rigò il volto, seguita a ruota da tante altre. Controllai l'ora, grazie al pendolo che si trovava appeso al muro... erano le due passate. Decisi di provare a dormire, così a poco a poco Morfeo mi accolse nelle sue braccia.

_Nel frattempo, un certo Draco Malfoy, nei dormitori delle Serpi stava cercando di dormire in pace_
POV'S DRACO
Blaise continuava a parlare dell'incontro "ravvicinato" che aveva avuto con una Corvonero, ma non lo stavo ascoltando affatto. La mia testa era rimasta ancora bloccata a stamattina, quando quella Grinfondoro orgogliosa era svenuta e la avevo accolta tra le mie braccia portandola in infermeria.
"Mi stai ascoltando?" Chiese spazientito Zabini.
"Sta zitto, sto cercando di dormire" sbottai nervoso.
"Vaffanculo". E dopo avermi lanciato un cuscino si voltò dalla parte opposta del letto e si zittì. Io imitai la sua mossa e mi voltai verso la finestra cercando di dormire.

-03:45 di notte
|Camminavo in un corridoio, probabilmente di Hogwarts. Era tutto buio e l'unica parte illuminata, era la parete accanto a me, dove vi erano diversi quadri. Mi fermai ad osservare il quadro del nostro vecchio preside:Silente.
Non vi ero molto affezionato, ma provavo una certa ammirazione nei suoi confronti. Ad un tratto il quadro prese vita e Silente scrutandomi con un sorrisetto stampato in volto mise una gamba fuori dal quadro, e poi anche l'altra, fino a quando mi ritrovai faccia a faccia con il vecchio.
"Caro Draco, che piacere vederti. È una piacevole serata, vero?" Disse con aria sognante.
"Se lo dice lei" borbottai. Lui intanto posò lo sguardo su di me e sorrise.
"Come va con Hermione?" Disse a un tratto.
"Che c'entra adesso la Mezzosangue?" Dissi schifiato.
"Preferirei che non utilizzassi certi nomignoli in mia presenza caro Draco." Fece una breve pausa. E dopo la mia alzata di spalle parlò.
"Oh, già scusa tanto. Ebbene, sono qui per illuminarti, caro ragazzo." Proseguì calmo.
"Illuminare me?" Risi divertito.
"Oh si. Vedi Draco tu e la Granger stavate insieme fino a una settimana fa. Poi lei per il tuo bene e quella del vostro bambino, ti ha obbliviato, poiché tuo padre l'ha costretta, ricattandola." Poi mi guardò negli occhi. Provai un grande dolore alla pancia e un gran mal di testa. Mi massaggiai le tempie leggermente stordito e poi, dopo aver assemblato la notizia, formai una frase sensata.
"Io... ho un bambino?" Dissi guardando la punta delle mie scarpe.
"Oh si, e posso assicurarti che sarà un bellissimo maschietto" sorrise con aria sognante, rivolto al soffitto.
"Io e... Hermione stiamo insieme? Ma che le ha fatto mio padre?" Un senso di rabbia e nervosismo stava prendendo il sopravvento su di me ma cercai di calmarmi all'istante.
"Oh caro ragazzo vorrei poterti raccontare ma ho poco tempo. Posso solo dirti che per riavere i tuoi cari ricordi dovrai cercare di avvicinarti ad Hermione e farla innamorare nuovamente di te. Anche se... detto fra noi, lei è cotta di te Draco" e fece una breve pausa. Durante quell'arco di tempo, pensai a tutte le scene incomplete che navigavano nella mia mente... e in quelle piccole scene la Granger era presente. Solo ora mi ero accorto di quanto fossi innamorato perso di lei: dei suoi baci(che ricordavo a stento), del suo corpo, la sua bocca, i suoi ricci... e anche del nostri bambino. Guardai gli occhi dell'ansiano.
"Così... sarà un maschietto?" Dissi trattenendo la gioia.
"Si caro Draco. Posso farti una domanda adesso?" Disse.
"Dopo tutte le cose strane di stasera lei mi chiede se può farmi una domanda? Sembrerà una passeggiata in conforto a ciò " dissi ridendo amaramente.
"Tu ami Hermione?".
Ci pensai su per alcuni minuti. Avevo un'aria abbastanza concentrata: la fronte corrugata, le labbra socchiuse e gli occhi fermi nello stesso punto. Poi risposi.
"Credo di si" dissi.
"Allora riconquistala... spero di rivederti presto. Arrivederci." E detto questo il vecchio Silente si intrufolò nel suo quadro (un tempo vuoto) e si fermò nella posizione che aveva quando fui arrivato.
Lo guardai allibito... e poi una voce che chiamava insistentemente il mio nome mi distrasse da tutto quello che era accaduto quella sera|
"DRACO PORCO SALAZAR! SVEGLIATI!" Urlò imprecando, Blaise.
"Cosa vuoi..?" Dissi con la voce carica di sonno.
"Abbiamo trasfigurazione la prima ora. Che ne dici di alzarti? Abbiamo già saltato la colazione!" Sbottò
"E va bene. Ma se gridi ancora ti schianto."

POV'S HERMIONE
Erano le sette del mattino quando fui bruscamente svegliata dal l'infermiera.
"Cara come ti senti?" Mi chiese apprensiva.
"Oh sto... sto bene. Posso andare a lezione oggi?" Dissi massaggiandomi le tempie.
"Oh si si certo. Puoi andare ma ricordati di non stressarti troppo."
"Va bene".
Detto ciò mi alzai e mi diressi verso il quadro della Signora Grassa che stava riscaldando la sua voce.
"Parola d'ordine?"
"Lagnitanti" dissi. Lei si fece da parte e mi fece entrare. Dopodiché mi diressi nel mio dormitorio. Aprì la porta della mia camera e data l'ora ne approfittai per fare una doccia. Aprì l'acqua della vasca e dopo che fu tutto pronto entrai e iniziai a massaggiarmi e insaponarmi.
Quando ebbi finito, mi avvolsi in un asciugamano e indossai la mia divisa: misi la camicia, la cravatta rosso-oro, la gonna, e le scarpe. Dopo aver sciolto i capelli, mi misi del profumo alla vaniglia e scesi a fare colazione.

POV'S DRACO
Salii le scale che conducevano all'aula di Trasfigurazione con Blaise che gesticolava e parlottava sull'argomento "conquiste dell'anno" ma io non lo stavo affatto ascoltando, poiché ripensavo al sogno fatto la notte precedente: io e la Granger aspettavamo un bimbo... e io e lei stavamo insieme. E mio padre... l'aveva costretta a lasciarmi.
Io la amo ormai ne sono certo. Ma come fare per riconquistarla? Nel frattempo la risposta non faticò ad arrivare. Entrato in classe vidi alcuni Grifondoro prendere posto. Ad un certo punto, quando fummo tutti presenti la Mc Grannitt parlò:
"Bene ragazzi, oggi ripasseremo l'argomento principale della Trasfigurazione: trasformarsi in animale" dopo una breve pausa riprese.
"Ognuno di voi verrà alla cattedra e si trasfigurerà davanti a me". Vidi Hermione che sorrideva eccitata. Era sempre la solita... ma era pur sempre bellissima.
"Bene signorina Granger, inizia lei?"
"Oh si si certo" e detto questo lei si avvicinò e si trasfigurò in un bellissimo gatto dagli occhi marroni e dal pelo nero come la pece. Dopo pochi secondi si ritrasformò.
"Bene signorina Granger. Adesso vuole venire lei signorino Malfoy?". Con riluttanza andai a passo lento verso la cattedra e quando arrivai mi puntai la bacchetta e mi trasformai in una maestosa aquila. Vidi il viso di Hermione e notai con piacere che i suoi occhi scintillavano. In pochi secondi mi ritrasformai e tutti mi guardavano estasiati. Con un ghigno mi andai a sedere.
Quando la lezione finì mi diressi per il pranzo in Sala Grande... nel frattempo pensavo alla lezione appena trascorsa e riflettei. E se mi fossi trasfigurato in gatto per avvicinarmi a lei? Bé avrei tentato. Volevo a tutti i costi riavvicinarmi a lei, e ci sarei riuscito eccome. Arrivai in Sala Grande e mi sedetti al solito posto... notai Hermione con lo sguardo rivolto verso il basso e una leggera lacrima le solcava il viso. Volevo aiutarla, volevo stare di nuovo con lei. VOLEVO QUEI RICORDI, SALAZAR, ECCOME SE LI VOLEVO. Dopo pranzo avrei messo in atto il piano.

POV'S HERMIONE
Avevo finito di pranzare e mi rimaneva un'ora libera così mi diressi al lago nero. Appena arrivata mi sedetti al solito albero con l'intento di leggere un buon libro. Dopo che ebbi sfogliato la quarta pagina, sentì un leggero miagolio. Alzai il volto e notai un gattino bianco e dagli occhi azzurri dirigersi verso di me. Chiusi di scatto il libro e gli dedicai la mia attenzione. Quando mi fu vicino me lo misi sopra le gambe e con un grande sorriso iniziai ad accarezzarlo prima nella testolina e poi passai alla schiena. Lui nel frattempo godeva miagolando. Poi si fermò, sgranò gli occhi e si mise su due zampe poggiando le altre due nel mio petto: iniziò a leccarmi delicatamente la guancia. Io divertita lo strinsi di più a me e notai che aveva appeso al collo una pergamena. La presi e lessi:
"Ti amo, Granger". Quelle parole fecero riapparire tutti i momenti passati con Draco e il mio cuore perse un battito. Guardai il gattino con più attenzione e notai che era davvero bellissimo. E... poi... quegli occhi freddi ma che allo stesso tempo possono scaldarti l'anima.
"Mi ricordi così tanto Draco... vorrei ridargli la memoria. Ma suo padre ucciderebbe me... e anche il bambino. Ma io lo amo non volevo che accadesse tutto questo." Dissi piangendo. Lui dal canto suo, mi coccolò accarezzando con la sua zampetta il mio ventre, e a quel contatto risi intenerita. Poi mi alzai.
"È stato un piacere piccolino" e detto questo mi incamminai nella mia stanza per andarmi a riposare prima della cena.

POV'S DRACO
Il piano era riuscito alla grande, ed ho addirittura passato del tempo con lei.
Quando si era messa a piangere volevo diventare di nuovo Draco e baciarla... baciarla come non avevo fatto mai, ma mi limitai ad accarezzarla. Quando se ne andò mi ritrasformai e mi diressi nel mio dormitorio, con un solo obbiettivo: dovevo scriverle.

SPAZIO AUTRICE
MA SALVE😏✨❤️ spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Io personalmente lo adoro, soprattutto per la ricomparsa di Silente 😍. Cosa scriverà Draco ad Herm? Bé lo scopriremo nel prossimo capitolo.
Un bacio😘

"Niente è come sembra" DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora