25 settembre 2016
La domenica, come da tradizione, si andava a mangiare dalla nonna, che abitava appena fuori Seattle.
Ogni domenica l'intera famiglia da parte di mia madre si riuniva e ognuno portava qualcosa da mangiare.
Questa settimana noi avremmo portato la torta salata, mentre i fratelli e le sorelle della mamma si sarebbero occupati del resto: zio John, il più grande, avrebbe portato l'insalata di riso; zia Maya, la seconda, portava il pesce allo spiedo; zia Rachel, la quarta - mia mamma era la terza- avrebbe cucinato le verdure grigliate; infine, zio Jordan, l'ultimo dei figli, avrebbe portato il dolce.Verso le undici e mezza tutta la famiglia era arrivata.
C'erano John con la moglie, Hannah, e i figli Tanya e Chris, che ormai avevano anche loro una famiglia.
Zia Maya era con Kevin, suo marito, e insieme a loro c'era Laura, la loro unica figlia, accompagnata dal marito Isak e dalla figlia Melanie.
Rachel si era presentata con Daniel, il suo attuale compagno, e con loro c'erano i due bambini, David e Claire.
Jordan era con la figlia, ormai diciottenne, Sarah. Lui era l'unico che non aveva più una moglie.
Infine c'eravamo noi: la mamma, Kate, era affiancata da Leonard, mio padre, e subito di fianco c'eravamo io e Madison, mia sorella.
Eravamo una grande famiglia, ci definivamo una squadra di calcio perché, effettivamente, eravamo davvero molti - eravamo venticinque, contando anche tutti i cugini di secondo grado e i nonni, insomma, uno squadrone.
Ci sedemmo a tavola e ognuno iniziò a parlare con il vicino o con quello seduto di fronte.
Io parlavo con Sarah, la cugina alla quale ero più legata e con la quale andavo più d'accordo.
Il pranzo durò circa due ore, dopodiché, ognuno si fece i cavoli suoi: c'era chi tornava a casa, chi restava ad aiutare la nonna - tra questi c'era la mia famiglia - e chi se ne stava in salotto a guardare la televisione o a parlare.Nel pomeriggio, intorno alle quattro, ricevetti una chiamata da Dylan, alla quale risposi subito.
«Ehi.»
«Principessa. Hai da fare ora?»
«Sono da mia nonna, perché?»
«Passo a prenderti, mandami la posizione. Usciamo, solo io e te.»riattaccò.Andai a parlarne con i miei, e loro acconsentirono, seppur poco convinti.
Una ventina di minuti dopo Dylan era sotto casa di mia nonna, così scesi, non prima di aver salutato tutti.
Salii sulla sua jeep, e lo salutai. Lui, per ricambiare, mi stampò un bacio sulle labbra, finalmente.
«Dove andiamo?»gli chiesi.
«Al cinema.»mi rispose.
«E cosa guardiamo?»
«Guardiamo Passengers.»
«Davvero?»
«Si, contenta?»
«Tantissimo, lo aspetto da un sacco di tempo!»
«Beh dai allora, non perdiamo tempo.»detto questo accelerò e in un batter d'occhio, più o meno, fummo davanti al cinema.
Pagò di nuovo lui e, con una ciotola di popcorn, andammo a sederci in una delle ultime file.
Il film cominciò dopo qualche minuto, e cercai di contrarmi su di esso, anche se era un po' impossibile, data la presenza di Dylan al mio fianco, che ogni tanto mi accarezzava la coscia.
Più o meno a metà film ci fu un break, e ne approfittammo per andare a prendere altri popcorn e una bottiglietta d'acqua.
Dieci minuti dopo il film ripartì, ma fu impossibile concentrarmi di nuovo su di esso, perché Dylan continuava a baciarmi.
«Dillo che mi hai portata qui solo per baciarmi.»sussurrai.
«Mmh anche.»rispose.«Ora però continua a farlo, per favore.»non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che mi ritrovai di nuovo le sue labbra sulle mie.
Passammo gli ultimi istanti del film così, appiccicati, senza che nessuno sentisse o vedesse niente.
Durante i titoli di coda uscimmo dalla sala, buttammo il contenitore dei popcorn e ci avviammo verso la macchina.
Si offrì di accompagnarmi a casa, e dato che non c'era nessuno, lo feci entrare e gli offrii qualcosa da bere.
Parlammo un po', ma solo per qualche minuto, perché lui doveva scappare, aveva un impegno con i suoi amici.
«Che devi fare?»gli chiesi.
«Nulla di che, andiamo in un pub.»
«Ah, va bene.»
«Dai Principessa, ci vediamo domani a scuola va bene?»mi prese il viso tra le mani e mi sorrise, prima di lasciarmi un bacio delicato.
«Va bene, a domani.»dissi e mi stampò ancora un bacio, prima di uscire da casa mia.Il letto era vuoto, lo sentivo vuoto.
Non sapevo perché lo fosse, ma lo era, era privo di qualcosa. Ma cosa?
Mi mancava qualcosa, qualcuno.
L'unica cosa che mi faceva stare meglio, in quel momento, era il computer. Infatti era aperto sulle mie ginocchia, e stavo curiosando le novità di alcuni siti di abbigliamento.
Aprii la mail, giusto per controllare se qualcuno mi aveva scritto.
Notai diversi messaggi, ma uno in particolare catturò la mia attenzione.
Non aveva nessun mittente, ma lo aprii comunque, presa dalla curiosità.
Lessi il contenuto della mail."mi sai d'estate
di belle giornate
di notti trascorse
ad osservare le stelle
di musica forte
che supera il
battito del cuore
e che pulsa nelle vene
di spensieratezza
con i capelli al vento
in spiaggia
di crema solare e
di bruciature
d'amore, di sole
di lucciole splendenti
di corse sotto un
temporale improvviso
di erba appena tagliata
di frutta e di gelati
mi sai d'estate
mi sai di felicità"Era un altro di quegli strani messaggi che mi arrivavano tutte le settimane, questo era il terzo e anche in questo caso non c'era nessuna firma.
Decisi di stamparlo, un giorno mi sarebbe servito. Misi il foglio insieme agli altri, poi mi venne un'idea.
Presi tutte le frasi e il nastro adesivo, poi andai verso la parete del letto e le appesi, cosa che avrei fatto anche con le prossime.
Misi di nuovo a posto il nastro adesivo, e mi misi nel letto, per dormire, ma non ci riuscii.
Pensavo ancora al bellissimo pomeriggio passato con Dylan, non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Dylan iniziava a piacermi sul serio, mi faceva sentire davvero bene.
Oh Dylan, che mi stai facendo?-
per la vostra gioia un nuovo capitolo!!
in tanti me l'anno richiesto ed eccolo qua.
scusatemi se questa storia non avrà aggiornamenti molto frequenti, è che io vado a periodi, nel senso che se in quel determinato periodo ho una fissa per *nome di qualcuno* ho più ispirazione ultimamente l'ispirazione per questa storia scarseggia.parlando di robe serie.
TEEN WOLF È FINITO!!!
io io tipo pianto perché boh è stato bello ma anche brutto, bello perché l'episodio era stupendo, brutti perché mi è dispiaciuto troppo.
e niente, voi che ne pensate?
un bacio e alla prossima!!

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lui ,, Dylan O'brien
Hayran KurguL'ultimo anno di liceo è il più importante. Ma cambierà tutto, almeno per Ashley.