Niente segreti

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Abbasso lo sguardo, incapace di guardare Cam negli occhi. Incapace di parlare.
-Bastardo!- Cam si getta su Marcus Lloyd, ma il Lord lo ferma.
-Non ti conviene, sai? Sono molto più vecchio di te-
Cam libera il suo braccio dalla stretta di Lloyd, proprio mentre Hilary, Melanie e Nick ci raggiungono.
-Tutto bene, ragazzi?- chiede Melanie.
-Sì- rispondo, tenendo sempre lo sguardo piantato per terra.
-Chi sono loro?- chiede a sua volta Nick, squadrando il gruppo di vampiri.
-Vecchi amici- commenta Marcus, con un sorriso scherno -Ma ora ce ne andiamo- il vampiro millenario viene verso di me -A presto, tesoro-
Fa per toccarmi il viso, ma Cam non glielo permette -Non la toccare!- urla, minacciandolo.
Marcus sorride di nuovo e poi scompare insieme al suo clan.
-Luna? Stai bene? Sembri sconvolta- dice Hilary.
No. Non sto bene. Non riesco a pensare, a parlare. Appena ho visto il mio creatore, la mia spina dorsale è stata percorsa da un brivido di paura. Il mio corpo era invaso da una tale vergogna...
Adesso sa dove abito. Cosa faccio. Dove vado a scuola. Chi sono i miei amici... Non ho idea di come potrebbe usare queste informazioni.
-E' meglio se la riporto a casa. Deve aver preso freddo- dice Cam, non trovando una balla migliore.
-Certo...- bofonchia Melanie -Allora ci vediamo lunedì-
Annuisco appena, senza neanche guardarla, e salgo sulla moto.

Arrivata a casa, salgo le scale a velocità di vampiro e mi chiudo in camera. Mi assicuro che tutti abbiamo sentito la porta sbattere, così sanno che non voglio essere disturbata, infine la chiudo a chiave.
Mi siedo per terra, lentamente, strisciando la schiena sul muro, mentre lacrime rosse mi rigano il viso.
Mi rialzo subito. Come al solito, quando sono nervosa o impaurita, non riesco a stare seduta. Decido quindi di andare a farmi una doccia, sperando che mi si calmino un po' i nervi.
Mi spoglio, rimanendo solo in mutande e reggiseno, e mi dirigo in bagno. Apro l'acqua. Calda o fredda non fa differenza, visto che non sento nulla.
Sento dei passi dietro di me e mi volto seduta stante.
Marcus Lloyd si trova proprio davanti a me, appoggiato allo stipite della porta.
-Più passano gli anni e più diventi bella- tremo, sentendo la sua voce, ascoltando le sue parole -Il tuo corpo mi è sempre piaciuto. Curve perfette, seno non troppo grande...- a velocità di vampiro si avvicina a me, cingendomi i fianchi. Rimango pietrificata dalla paura -I tuoi capelli emanano sempre un buon odore-continua, prendendo una ciocca tra le dita -Gli occhi, invece, sono la cosa più bella di te. Impenetrabili... Se li guardi, ne rimani ammaliato. Ti rendono una persona enigmatica, piena di segreti-
I miei occhi sono piantati nei suoi, neri come il carbone. Deglutisco -Che cosa vuoi da me?- riesco a chiedere.
Sorride e mi spinge contro il muro. Urlo, finché lui non mi blocca con lo sguardo -Sei bella come cinquecento anni fa. Sei rimasta la ragazzina ingenua che ho conosciuto-
-Dimmi che cosa vuoi- sussurro, con gli occhi sbarrati per la paura e i denti stretti.
-Niente per ora- dice -ma presto mi servirai-
-Luna!- urla Cam, dal corridoio.
Marcus avvicina le labbra al mio orecchio -Stai tremando- sussurra, mordendomi il lobo dell'orecchio -Ma stai tranquilla. Per il momento ti lascerò in pace. Quando mi servirai, verrò a cercarti. E non perdere tempo a nasconderti. Io ti troverò. Sempre-
Cam bussa alla porta, urlando il mio nome. Vorrei andare ad aprire, ma ho paura anche solo a respirare.
Marcus si avvicina di nuovo a me. Stavolta mi bacia con passione e avidità, come se io fossi di sua proprietà, mentre mi tocca ovunque.
Mi lascia andare, passa la lingua sulle labbra e sorride -Ci vediamo presto, tesoro- dice allontanandosi e scappando fuori dalla finestra, proprio mentre la porta della camera si spalanca.
Cam, Nate e Steve entrano e corrono verso il bagno. Il mio ragazzo si avvicina e mi abbraccia e io riesco finalmente a sfogare la paura e il mio nervosismo.
-Che cosa è successo?- chiede Nate.
Cam mi stringe forte, accarezzandomi dolcemente la schiena. Io tremo e piango, aggrappata al suo petto.
-Okay, calmati un po'. Quando te la sentirai, ci dirai cosa è successo- propone Nate. Si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla -Se sei in pericolo tu, lo siamo tutti-
Se ne va con Steve, lasciandomi sola con Cam.
-E' stato qui, vero?- chiede -Quel bastardo è stato qui?-
Annuisco, staccandomi dal suo abbraccio.
-Cosa ti ha detto?-
-Che... Che non devo preoccuparmi. Per il momento non gli servo- rispondo, guardando il pavimento, attraversata dai singhiozzi.
-E a cosa dovresti servirgli?-
-Non lo ha detto- sussurro -Parla tu con gli altri. Puoi raccontargli tutto. Io non me la sento. Ti aspetto qui-
-Certo, ma non chiuderti di nuovo a chiave- mi raccomanda.
-La serratura è rotta- gli ricordo.
-Ah, già... Beh, la ripareremo- rimane in silenzio per qualche secondo, poi continua -Ci vediamo dopo-
Esce socchiudendo la porta. Nemmeno lui sa come trattarmi. Non sa come aiutarmi, come comportarsi.
La situazione è complicata anche per lui, che è la persona più vicina a me.
Dopo secoli che stiamo insieme, ho imparato a conoscerlo: ha paura per me. Vuole proteggermi, ma non sa come farlo.
Marcus è un vampiro molto vecchio e potente, con più di mille anni.
Se solo ripenso a quella notte... Il modo in cui mi stringeva, quando beveva il mio sangue con foga e quando io ho bevuto il suo, mentre lui mi costringeva a farlo.
Rimuovo dalla mente quegli orribili pensieri e decido di ascoltare la conversazione degli altri. Voglio sentire cosa dicono. I vampiri possono sentire voci o rumori anche a chilometri di distanza. Sarà facile ascoltare una conversazione tenuta al piano di sotto.
-Luna?- chiede Nate.
-Preferisce rimanere in camera. Vi racconterò io cosa sta succedendo- risponde Cam.
-Bene, comincia. Abbiamo diritto tutti di sapere, così riusciremo a proteggerla- sentenzia Nate.
Silenzio. Cam non trova le parole. Molto tempo fa ho bevuto il suo sangue e da quel momento so esattamente cosa prova. Adesso si sente impotente.
-Stasera abbiamo incontrato un clan di vampiri. Bevono sangue umano- comincia Cam.
-Chi è il loro capo?- chiede Matt.
-Marcus Lloyd. Il creatore di Luna-
Silenzio. Ancora silenzio. Mi sale l'ansia, mentre l'ennesima lacrima mi scorre lungo il volto.
-Come è diventata un vampiro? Che cosa le ha fatto di così crudele, tanto da farla soffrire per tutti questi secoli?- chiede Ashley.
-L'ha violentata, prima di trasformarla. E da quel momento lei ha paura di lui- risponde Cam, più serio che mai.
Basta. Non voglio più ascoltare. Se ascoltassi di nuovo quella storia, mi tornerebbero in mente quelle immagini orribili.
Aspetterò che Cam torni, e nel frattempo cercherò di calmarmi.
Non passa molto tempo perché questo avvenga. Torna in camera venti minuti dopo, cercando di non fare rumore.
Ho avuto il tempo di fare una doccia e poi mi sono messa a letto. Ma non sono riuscita ad addormentarmi.
-Luna? Sei sveglia?- chiede in un sussurro.
-Sì- dico, girandomi verso di lui.
Il vampiro mi raggiunge e si sdraia vicino a me, abbracciandomi.
-Ho parlato con gli altri. Nate stasera penserà a qualcosa, ma domani devi parlarne con lui. Vuole sapere tutto su Lloyd. Qualsiasi cosa può rivelarsi utile-
Annuisco lentamente, guardandolo dritto negli occhi. Il suo sguardo mi trasmette sicurezza. Ogni volta che qualcosa mi preoccupa, guardo i suoi occhi, blu come l'oceano. Ne rimango ammaliata e così mi rilasso. Come se le onde di quell'oceano mi cullassero e cercassero di farmi rilassare. Ne rimango intrappolata, a volte per ore. Dagli occhi si può capire molto di una persona. Basta guardare bene, e a fondo, per capire se di quegli occhi ci si può fidare. Se in quegli occhi c'è qualcosa di cui aver paura. Qualcosa che vi si può nascondere all'interno. Nel profondo.
I suoi segreti li conosco tutti, anche i più infimi e crudeli. Di me si fida e non ho alcuna intenzione di tradirlo in qualche modo.
-Ho paura- ammetto. Forse più a me stessa che a lui.
Cam si avvicina, mi bacia sulla fronte e poi mi abbraccia -Lo so- dice piano -Ma io sono qui e ti proteggerò. Sempre-
Queste parole mi confortano un po', ma la paura non passa. Io non ho paura per me, ma per Cam e per tutto il mio clan. Poi ci sono i miei nuovi amici... Sarei disposta a tutto pur di allontanare Marcus Lloyd da loro. Anche morire. Definitivamente.
Rimaniamo abbracciati per tutta la notte. Cam lotta contro il sonno, ma alla fine cede e si addormenta. Io rimango sveglia per tutta la notte e fumo in balcone. Se Cam dovesse scoprirlo, non mi importerebbe: so che capirà.

Odio la domenica. Sono obbligata a restare a casa per tutto il giorno, visto che da sola non posso uscire. Gli altri? Dormono fino a tardi e a volte non li vedo fino all'ora di cena. Solo Cam e Nate si svegliano abbastanza presto, come me, verso le prime luci dell'alba.
-Luna?- Nate mi chiama, mentre di malavoglia sorseggio un bicchiere di sangue -Usciamo un po'. Ti va?-
Annuisco. Prendo la giacca e lo seguo.
Andiamo in un bar non molto lontano da casa e per tutto il tragitto non mi parla, rimane in silenzio e guarda dritto davanti a sé, la mente in subbuglio da chissà quante domande.
Dal canto mio, guardo a terra i miei piedi che si muovono sulla strada. Il loro movimento è quasi automatico, come se fossi in trance. Credo di sapere cosa sta per dirmi.
Ci sediamo e ordiniamo un paio di brioche e due cappuccini. Anche noi vampiri mangiamo il cibo umano. In fondo sono cose che mangiavamo anche da vivi, quindi non possono nuocerci in alcun modo, anche se può sempre capitare di non digerirli. Ne traiamo vantaggio: ci toglie per un po' la sete di sangue, soprattutto la caffeina.
-Sai perché ti ho chiesto di venire?- comincia Nate.
Guardo il tavolo, mentre la cameriera ci porta due brioche fumanti. Annuisco leggermente.
-Luna, guardami- con una mano mi prende il mento e mi tira su il viso, in modo da potermi guardare negli occhi -So che non ti va di parlarne. So che hai paura. Ma te l'ho già detto ieri sera: dobbiamo saperne di più per riuscire a proteggerti. Inoltre, hai fatto un giuramento secoli fa, ricordi?- annuisco di nuovo -Niente segreti con il resto del clan-
Mi lascia andare il volto, ma continuo a guardarlo negli occhi. Quegli occhi verdi che una volta adoravo tanto.
-Che cosa vuoi sapere?- chiedo qualche secondo dopo, sospirando.
-Tutto ciò che potrebbe rivelarsi utile-

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