Chapter 4

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«muoviti» urlò Dylan svegliandomi.
Lo guardai sconvolta «da quando in qua mi svegli tu?» chiesi con la voce impastata di sonno.
«Allie non c'è, e io ho bisogno della casa libera» disse guardandomi male, «perché?» chiesi di nuovo «non sono affari tuoi» rispose sbattendo la porta.

Mi vestii velocemente infilandomi la divisa color bordeaux con lo stemma della scuola. Andai in bagno, le trecce alla francese che avevo dal giorno prima erano ancora decenti così mi limitai a lavarmi i denti, poi presi lo zaino e uscii di casa.
Il telefono vibrò nella tasca, era Cameron.

"Allora dove ci troviamo? ;)"

"A scuola?"

"In verità pensavo di trovarci già adesso. Ti va di raggiungermi al bar di fronte alla scuola?"

"Mh okay"

Accettai, ma dopo pochi secondi me ne pentii amaramente, così decisi di dargli buca. Già, non ci andai.

«Aria ti devo parlare» mi disse Emma quando suonò l'ultima campanella.
«anch'io, penso di aver fatto una cosa stupida...» confessai «ti va di venire da me?» chiesi, «certo, volentieri» disse e mi sorrise.
Ci incamminammo verso casa mia.

«Raccontami tutto» dissi richiudendomi la porta d'ingresso alle spalle.
«allora, si tratta di Norman» confessò, ma Dylan irruppe nella stanza.
«che ci fai qui? ti avevo detto che volevo la casa libera» disse in tono alterato. Un uomo non tanto alto e con gli occhi a mandorla si avvicinò a lui. «loro chi sono?» chiese.
«mia sorella e una sua amica, suppongo» rispose Dylan.
«Tu» disse l'uomo dalle caratteristiche orientali avvicinandosi ad Emma «che hai nel naso?» chiese spudoratamente.
Dylan gli diede una gomitata per fargli capire che non era il caso.
«ho la fibrosi cistica... un eccesso di muco nei polmoni che mi rende quasi impossibile la respirazione e questa mi aiuta a sopravvivere» rispose lei indicando la bombola.

Sentii un nodo in gola, ma Emma non sembrava affatto triste per la domanda che le era appena stata fatta.
«Dylan noi andiamo in camera mia» dissi prendendo Emma per un braccio.
Come al solito non mi rispose.

Aiutai Emma a salire sul tetto.
«Emma» sussurrai «mi dispiace» dissi.
«non importa, me lo chiedono tutti» sorrise.
«comunque sono preoccupata per Norman. In questi giorni è strano, voglio dire... più strano del solito. Non fa altro che evitarmi e stare tutto il giorno a fissare una ragazza del quarto anno» disse spazientita.
«ho fatto una cosa stupida» replicai, ignorando il suo problema con Norman.
«cioè?»
«questa mattina Cameron mi aveva dato appuntamento al bar di fronte alla scuola e io ho accettato, solo che... gli ho dato buca»
Lei alzò un sopracciglio «e perché lo hai fatto?» chiese.
«perché non mi andava, insomma non so neanche che faccia abbia» risposi gesticolando.
«oh avanti Aria finiscila con questi discorsi... hai sbagliato e lui non sopporta perdere, quindi ci riproverà però tu devi uscirci. magari sarà l'uomo della tua vita, che ne sai» replicò insistendo «non esagerare» dissi io.

Proprio in quel momento il mio cellulare vibrò nella tasca.
«chi è?» chiese Emma, guardando incuriosita lo schermo del mio telefono, «Cameron» sospirai.

"Come ti è venuto in mente di darmi buca oggi? Tu non sai cosa ti stai perdendo ;)"

«che cosa gli rispondo?» chiesi ad Emma, «dammi qua» rispose strappandomi il telefono di mano.

«Scusami, sono stata una stupida. Ci vediamo domani dopo scuola davanti al teatro ;)»

Lo inviò prima che potessi aprir bocca.
«ma sei pazza? gli hai praticamente chiesto di uscire» sbottai «no, gliel'hai chiesto tu» rispose facendomi l'occhiolino.
«e non azzardarti a dargli buca» mi rimproverò poi «e va bene» sbuffai.
Il telefono vibrò ancora.

«A domani baby ;)»

Baby? Questa storia iniziava a non piacermi, per niente.
«eddai rilassati, sarà divertente» disse Emma sdraiandosi.
Non le risposi.

my corner
sabato parto per il mare e sto via una settimana quindi mi farò sentire quando riuscirò. se ve lo state chiedendo, Shawn arriverà fra pochissimo, a presto :)

Your Words Changed Me | Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora