quattro. una tecnica speciale
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- COME sarebbe a dire che non posso uscire da qui?! - esclamo guardando il dottore.
- Mi hai sentito - risponde, tranquillo. - Sei già scappata una volta per vedere i tuoi amichetti.
Continua, guardandoli con la coda dell'occhio, rimproverandoli. - E hai giocato una partita quando eri infortunata. Non ci fidiamo di te, per cui sarai tenuta d'occhio per tre giorni, dopo di che potrai uscire. Inoltre tua madre ha detto che le sembra un'idea fantastica.
- Non è giusto - mi lamento come una bambina. - Giocheranno contro l'Occult e devo essere lì, almeno a tifare per loro. E' il minimo che possa fare, per favore.
Supplico, facendogli gli occhi dolci.
Axel, Nathan e Steve mi guardano con tenerezza e io li guardo come per dire: "Non sto cercando di convincere voi, quindi smettetela di fare gli scemi".
- No - controbatte. - Non se ne parla più. Chiamerò un'infermiera perchè si assicuri che non scappi.
Neanche fossi un serial killer.
Il dottore se ne va ed io sbuffo, lasciandomi cadere sul letto completamente sbavato da mio fratello.
- Sei fottuta - mi dice Axel, ed io lo guardo male.
E' appoggiato al muro, con le braccia conserte, la sua tipica espressione da bad boy e guarda fuori dalla finestra. E' bellissimo.
Mark mi guarda, annuendo.
- A me sembra perfetto - dice. - Così non ti fai più male.
Fantastico. Tradita dal proprio gemello.
- Mi tengono qui contro la mia volontà, Mark! - urlo. - Si chiama rapimento!
- Ma lo fanno per il tuo bene - risponde.
- Sono d'accordo con Mark - interviene Nathan. - Lea, ti ringrazio davvero per essere entrata al mio posto durante la partita contro la Royal. Te ne siamo tutti grati, ma è stata una sciocchezza. Una grandissima sciocchezza. So che volevi aiutarci perchè non sopporti vederci soffrire, ma mettiti nei nostri panni. La ragazza infortunata, quella che non deve muoversi vuole fare l'eroina. No, Lea, noi dovevamo proteggerti e a te non è importato nulla.
Stringo con forza i pugni. Io volevo soltanto aiutarli perchè non sopporto vedere i miei amici star male e loro mi ringraziano così? Dicendomi che sono stata una stupida e che avrei dovuto restare in panchina?
Guardo Nathan con rabbia.
- Non puoi proteggermi - dico. - Perchè sei debole e non sei riuscito neanche a mantenerti in piedi.
Mi rendo subito conto di ciò che ho detto e gli occhi mi si bagnano di lacrime. Nathan abbassa lo sguardo, mentre io mi porto le mani alla bocca.
- Nathan... Mi dispiace, io... - balbetto, ma mi interrompe.
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CRAZY ─ axel blaze
Fanfiction❛ is it crazy when you're gone for a minute i'm missing you? ❜ [inazuma eleven] [axel blaze/oc]