dodici. non sputare al cielo
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STENDO LE GAMBE e mi accomodo sul sedile. Siamo sull'autobus che ci porterà alla sede della Royal Academy per disputare la finale. Gli altri chiacchierano fra di loro, emozionati, ma io li ignoro ascoltando la musica. Prima di una partita ho sempre bisogno di rilassarmi e mio fratello che parla in continuazione di quanto sia forte la Royal non è di grande aiuto. Sono seduta nel sedile della finestra, accanto ad Axel e dietro a Mark.
Non so da quant'è che siamo in viaggio, ma presumo che non manchi molto.
La mia pace e la mia tranquillità vengono interrotte da qualcuno che mi accarezza la guancia. Guardo Axel senza alcuna espressione mentre lui mi guarda fisso, troppo vicino al mio volto. Istintivamente mi allontano un po' e lui se ne accorge corrugando la fronte.
- Che succede? - gli chiedo.
Lui alza le spalle e si avvicina a me, ma questa volta non lo fermo. Poi appoggia la fronte sulla mia guancia e mi avvolge con le sue braccia. Ridacchio. Un Axel assonnato è senza dubbio una delle cose più dolci al mondo: diventa molto appiccicoso volendomi abbracciare ogni secondo.
Chiudo gli occhi e rimaniamo così per un po', approfittando del calore dell'altro.
- E Nelly? - mi domanda senza alzare lo sguardo. Non lo sento a causa della musica troppo alta ma riesco a leggergli il labiale.
- Non le piace viaggiare in autobus - guardo fuori dal finestrino e vedo una limousine affiancata a noi. - Dice che è per i poveri.
Axel si accomoda meglio al mio fianco. Qualche istante dopo mi picchietta la spalla e, quando volto lo sguardo verso di lui, mi toglie una cuffia e indica Mark che sta parlando.
Sbadiglio e faccio una smorfia.
Siamo arrivati.
Scendiamo dal pullmino, io per ultima. La struttura della Royal sembra una nave da guerra e temo che non ne usciremo vivi.
Mi mordo le labbra con nervosismo, mi sistemo meglio il borsone sulla spalla destra e infilo la mani nelle tasche dalla felpa. Dopo di che seguo che gli altri che sono già a qualche passo più avanti di me.
All'interno continua ad essere una scuola anormale e si vede che nessuno di noi si fida, compreso l'allenatore. Quando parla, infatti, non mi tranquillizza affatto.
- Non dimenticatevi che sono quelli che hanno manomesso i freni del nostro autobus. Attenti ai muri che possono caderci addosso - palpeggia le pareti facendo sì che qualcuno lo imiti.
Da un lato può essere che stiamo esagerando ed è l'unica spiegazione per cui scoppio a ridere.
Dall'altro lato temo per la mia vita e per quella dei miei amici.
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CRAZY ─ axel blaze
Fanfiction❛ is it crazy when you're gone for a minute i'm missing you? ❜ [inazuma eleven] [axel blaze/oc]