cinque. il segreto dell'inazuma eleven
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CON UN SALTO mi alzo dal letto e, di corsa, preparo le mie cose. A mezzogiorno potrò uscire da questo carcere ed essere libera anche se, in teoria, dovrei tornare a scuola che è comunque un altro carcere. Almeno vedrò Nathan e gli chiederò scusa. Sono stata un'idiota per avergli detto quelle cose. Ieri hanno giocato e vinto contro l'Occult, perciò potrei iniziare facendogli i complimenti.
Vedo la mia colazione sul letto e la finisco in un batter d'occhio visto che ieri sera, ancora una volta, non ho cenato. Corro in bagno e indosso la divisa della scuola. Quando sto per mettermi le scarpe mi accorgo di avere i piedi distrutti. Sono pieni di ferite dovute all'aver calciato ripetute volte la palla con i piedi nudi. Prendo dall'armadio del bagno un kit di pronto soccorso; copro le ferite con dei cerotti e metto una benda attorno alla caviglia visto che devo fingere di essere ancora infortunata. Una volta finito rido da sola perchè sembro una mummia.
Dopo aver finito di preparare il borsone noto che mancano ancora due ora per poter uscire, per cui decido di andare a trovare Julia. Dicono che se parli con qualcuno in coma questa persona ti senta e, al momento, ho proprio voglia di parlare con qualcuno.
Entro nella stanza pregando che Axel non ci sia e tiro un sospiro di sollievo nel vedere soltanto la piccola bambina con le trecce. Mi avvicino lentamente al suo letto e mi siedo nella sedia in cui era seduto Axel quando l'ho trovato quella volta in cui sono venuta qui.
- Ciao Julia - la saluto il più dolcemente possibile. - Mi chiamo Lea. L'altro giorno sono stata qui con tuo fratello, non so se ti ricordi. Sono sua amica. Beh, in realtà non so se posso considerarmi sua amica. Voglio dire, io penso che lui sia mio amico ma è sempre così freddo e distaccato e non so se fa così con tutti perchè non vuole amici o altro, capisci? Sicuramente no. Tu lo vedi come il fratello maggiore migliore del mondo e probabilmente hai ragione perchè ha sacrificato tutto per te.
Sorrido e le accarezzo la guancia: - E' molto buono e ti vuole tanto bene.
Mi alzo disposta ad andarmene ma, quando sto per uscire, la porta si apre lasciandomi vedere un Axel serio.
- Merda - sussurro.
Lui mi guarda dalla testa ai piedi.
- Cosa ci fai qui? - domanda impassibile.
Gioco ansiosamente con le dita delle mani.
- Eh... Stalkero tua sorella?
- Cosa? - chiede facendo un'espressione strana mentre io rido.
- Sei ancora arrabbiato? - chiedo avvicinandomi a lui.
- Non cambiare argomento - corruga la fronte.
- Sei ancora arrabbiato? - domando di nuovo, sempre più vicina a lui.
Mi guarda negli occhi e ingoia la saliva.
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CRAZY ─ axel blaze
Fanfiction❛ is it crazy when you're gone for a minute i'm missing you? ❜ [inazuma eleven] [axel blaze/oc]