nove. il segreto degli otaku
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SONO SOLTANTO le nove del mattino e ho già vissuto, probabilmente, i due momenti più imbarazzanti della mia vita. Non riesco ancora a capire quale sia stato il peggiore, se svegliarmi nel letto di un ragazzo - senza maglia - mentre lo abbraccio come un koala quando si suppone che mi sia addormentata in un altro letto, o se cercare di fare una bella figura davanti ad un medico con tremila lauree mentre fai colazione con latte e nesquik, hai delle occhiaie enormi e riesci soltanto a dire che l'unica cosa in grado di fare è giocare a calcio.
- La prossima volta andiamo a casa mia - dico ad Axel, provocandogli una risata.
- Quando vuoi ripetere, io sono qui - mi fa l'occhiolino.
Mi mordo le labbra quando noto che sono arrossita.
Dopo ieri Axel è diventato più sciolto. E' fastidioso e dice stupidate di continuo ma, in parte, la cosa mi piace perchè ora siamo amici. O almeno, così sembra a me.
- Non dire così che sembra che abbiamo fatto sesso o qualcosa del genere.
Lui scoppia a ridere e avvolge un braccio attorno alle mie spalle.
- Se vuoi tenere questa cosa in segreto va bene, ma prima o poi se ne accorgeranno.
Axel sembra una persona del tutto diversa. Sono sempre io quella che scherza e dà fastidio, e lui è sempre quello che si arrabbia e mi dice di stare zitta. E' come se ci fossimo scambiati le personalità. O forse prima non lo conoscevo e ora vedo il vero Axel.
Rido e lo spingo.
- Ti piacerebbe avere qualcosa con questa bellezza - dico, indicandomi da cima a fondo.
Lui ride e, quando appoggia il piede a terra, fa una smorfia e cerca di fare finta di niente ma me ne sono già accorta.
La mia espressione diventa del tutto seria.
- Ieri durante la partita - dico e il suo sguardo si posa su di me, sa già dove voglio arrivare. - Ti sei fatto male alla gamba.
Lui sospira e rotea gli occhi.
- Sì, credevo non fosse nulla e che mi passasse riposando un po'.
Scoppio a ridere.
- Lo pensavo anche io e alla fine non ho fatto altro che peggiorare la situazione - lo prendo per il polso, disposta a trascinarlo fino all'ospedale.
- Ti è successo perchè ti sei messa a giocare - dice alzando gli occhi al cielo.
- E tu hai intenzione di giocare nella prossima partita. Non cercare di ingannarmi, Blaze.
Schiocca la lingua, infastidito.
- Dove stiamo andando? - chiede, notanto che ho preso una strada diversa da quella che avremmo dovuto prendere per andare agli allenamenti.
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CRAZY ─ axel blaze
Fanfiction❛ is it crazy when you're gone for a minute i'm missing you? ❜ [inazuma eleven] [axel blaze/oc]