47 capitolo

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1 mese dopo
Pov's Jade

-Jade, siediti. Devi stare a riposo e specialmente devi mangiare.- dice Arianna lasciando la spesa sopra il bancone

-Ma io sto bene.- dico alzandomi e facendo vedere che cammino benissimo

-Tu sei troppo magra. dobbiamo mettere qualche chilo ah- dice Samanta sedendosi vicino a me.

-Posso uscire solo per un po'? Torno tra un po', voglio sgranchirmi le gambe.- dico quasi pregando

-Jade che prega di uscire? JADE? MA CHE TI HANNO FATTOO- quasi urla Alex

-Stai zitto stronzo.- Sbotto acida

-Questa è la mia bambina.- dice fiero di sé

-Veramente è la mia cucciola - dice Christian entrando e sorridendo

-Scusate,scusate. È la mia ragazza, perciò shalla.- dice Stefano mettendo un braccio intorno al mio collo.

-Ragazzi oggi ci sono le cotolette. Chi le vuole bene, sennò andate via.- dice Noemi impanando le cotolette

-Con l'insalata.- aggiunge Elisabeth

-Vai scappa da qui.- dice Cat dandomi un bacio in testa.

Vado al piano di sopra, mi cambio

Vado al piano di sopra, mi cambio

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Metto i primi tacchi che trovo

Metto i primi tacchi che trovo

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Ed esco.

Dove vado? Boooh.

Cammino un po' senza una meta ben precisa quando arrivo al parco.

Ci sono bambini che corrono a destra e a sinistra mentre si divertono con i propri genitori.

Mi siedo su una delle altalene poco usate e inizio a guardare il vuoto.

-Mi hai sentito?- Domanda un ragazzo scuotendomi

-Ah? Cosa? Dove? Ci conosciamo? Cosa cazzo vuoi?- Domando velocemente

-Calmati...ma aspetta, io ti conosco..Jade?- Domanda lui mentre io lo guardo non capendo. -Sono Lucas, Lucas latino. Compagni alle medie...Ti ricordi?- Domanda speranzoso

NO.

-Ahhh Siii...Lucas.- Certo che merito l'oscar per la mia recitazione

-Jade...Quanto mi sei mancata, come stai? Come sei cambiata..- dice abbracciandomi 

-Sto bene,però se non mi stringi mi fai 10 favori.- dico appena sento il dolore dei tagli.

****

-Però adesso stai meglio,vero?- Domanda dopo aver parlato di quello che era successo.

-Sisi. Sto molto meglio.- dico sorridendo

-Sai...Oggi un mio amico fa una festa a casa sua...vuoi venire? È una cosa tra di noi, non saremo molti...- dice grattandosi la nuca

Bella mossa giovanotto, ti dico che sono stata in ospedale e tu mi dici delle feste?

Come se potessi rinunciare.

Appunto.

-Vediamo.. Ti farò sapere.- dico mentre lui mi lascia il suo numero.

*******

-Ma dov'eri finita? Sono 2 ore, 7 minuti e 53 secondi  che sei fuori. Dove ti eri cacciata?- Domanda Nicole

-Ho incontrato un amico e ci siamo messi a parlare. Tutto qua.- dico bevendo un po' di succo

-ragazzo? Chi? Perché? Aveva il pene? Era cieco? Ti ha toccato? - Domanda Stefano velocemente.

-Si, ragazzo. Un amico delle medie. Credo di si. Non era cieco. Solo per darmi un abbraccio. - dico alzando gli occhi al cielo.

-nome e cognome. Muoviti.- dice autoritario.

Prendo una sigaretta, appoggio i gomiti nel tavolo e lo guardo.

-ti muovi?- sbotta acido

-No. Ciao.- dico mandandogli tutto io fumo in faccia e salendo nella mia stanza.

*******

Alla fine ho deciso di andare a quella festa di nascosto.

Prendo i vestiti e faccio una doccia veloce. Metto il vestito con i tacchi e prendo la borsa per il cellulare

Mi avvicino alla finestra e mi butto da lì correndo verso la macchina di Lucas

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Mi avvicino alla finestra e mi butto da lì correndo verso la macchina di Lucas

-Ciaoo- dice lui sorridendo

-Sciaoo- dico.

Noto subito che è vestito tutto di nero come me con i primi due bottoni della camicia sbottonati

-che siamo sexy per una cosa tra amici.- dico sorridendo mentre lui sghigniazza.

-Tieni forte.- dice facendo un mezzo sorriso

-Non mi spavento della velocità.- dico pensando a tutto quello che ho fatto.

-bene.-dice sorridendo

Ma sempre che sorride questo? Mi da sui nervi.

*******

-Eccoci arrivati.- dice scendendo e aprendomi la portiera.

-Grazie signore.- dico prendendo la sua mano ridendo

-Prego signorina.- ride anche lui.

Entriamo dentro la grande casa sento una brutta sensazione ma Vado avanti facendo finta di nulla.

-MARCUS HO PORTATO UN AMICAA- urla Lucas alzando la mano.

-menomale che dovevamo essere pochi...- dico vedendo la grande casa piena di ragazzi.

Non c'è nemmeno un buco dove infilarsi

Detto così fa un brutto effetto.

-Infatti siamo pochi.- ridacchia

-Se lo dici tu..- dico con voce molto Fina tanto da non farmi sentire.

****
Sono tipo seduta al bancone con tipo 3 cocktail davanti ma non voglio berli. 

Ne ho solo uno in mano però continuo a girarci la cannuccia senza berlo.

Ad un tratto vedo una scena agghiacciante, tanto da farmi cadere il bicchiere a terra, facendo un rumore assordante ma che nessuno ha sentito per via della musica.

La musica in torno a me si blocca, la gente si ferma, sento solo il mio respiro e i suoi occhi.

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