La vita di Nico stava diventando, con il passare delle settimane, sempre più monotona.L'ospedale era monotono.
Le persone nella struttura erano monotone.
Il cibo, la sveglia e le visite lo erano.
Nico Di Angelo e la monotonia stavano diventando tutt'uno.
Il ragazzo paragonava le sue giornate a qualcosa di nero. E, sebbene lui potesse essere considerato Il Principe Del Nero, la cosa non lo estasiava poi tanto.
L'unica cosa che si distingueva dal nero era una piccola luce gialla, quasi impossibile da vedere, in quella tela di sensazioni nere. Nico, però, non aveva ancora capito cosa fosse. In un certo senso, quella piccola macchiolina infondeva in lui un senso di calma e pace che mai, in vita sua, aveva avuto occasione di sperimentare.
Nico categorizzò il tutto sotto la voce di "inquietante".
Successivamente il ragazzo iniziò ad elencare mentalmente tutte le persone, o le situazioni, che lo facevano sentire come quella luce, sebbene nessuno si avvicinasse minimamente.
Prese i suoi amici, ed escluse tutti, lasciando in disparte i momenti trascorsi con Hazel, Percy e Jason.
Prese la sua, ormai ex, famiglia, includendo sua madre e sua sorella Bianca.
Prese le poche persone che, in sedici anni di vita, aveva conosciuto in vari luoghi e ambienti; scartò una decina di ragazzi e ragazze presenti nella sua infanzia.
Infine, prese il -non- dottore Will Solace, conosciuto da poco nell'ospedale.
Nico prese come punto di riferimento queste persone, ed iniziò a pensare.Dopo un paio d'ore, passate a fissare il bianco del soffitto nella camera del ragazzo, Nico si rese conto che le persone le quali competevano a livello emotivo contro la luce d'orata, erano tre:
Sua madre; sebbene i due avessero passato pochi anni insieme, Nico si sentiva estremamente legato a lei. Sua madre, Maria, riusciva a rendere felici e al sicuro i suoi due figli, come è giusto che una madre faccia.
La seconda persona, senza stupore di Nico, era Bianca; anche lei aveva lasciato Nico da solo, abbandonato a se stesso, e lui da giovanissimo era stato obbligato a crescere. Bianca era, ed è, la persona preferita di Nico. Riusciva a scaldare il cuore del corvino con dei semplici gesti, che lui amava.Nico scartò tutte le persone della lista, finché non ne rimase una. Si chiese come fosse possibile che un incontro così casuale avesse potuto causare quel calore talmente intenso, da creare vita propria nei pensieri e nelle giornate del ragazzo ricoverato.
Inizialmente non riuscii a comprendere il motivo di tutto ciò; non aveva mai provato quelle cose che si stavano scatenando dentro di lui. Non aveva mai provato quel calore, così forte e puro, capace di partire dal cuore per estendersi in tutto il suo corpo.
Semplicemente, non aveva mai conosciuto una persona come quella.Nico si convinse che tutto quello che provava ultimamente, tutte le emozioni nuove alle quali non sapeva dar nome, tutte le belle (e strane) sensazioni che provava non appena rimaneva da solo con quella persona, fossero allucinazione ed effetti collaterali provocati dalle tante medicine e cure.
Non poteva esserci altra spiegazione.
Però, mentre questi pensieri affollavano la mente di Nico, qualcos'altro fece prepotentemente irruzione lì dentro: due splenditi occhi azzurri.Improvvisamente la tela nera di Nico assunse la sfumatura di quei fantastici occhi, e la macchiolina di luce chiara non poteva mancare, in quel dipinto incompiuto. Il ragazzo notò, quasi con orrore, che il puntino giallo si era espanso ed intensificato di poco, nelle ultime due ore.
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Blue|| Solangelo.
FanficLa sua vita era cambiata in un momento, proprio quando tutto intorno era blu. In quell'attimo, Lui, aveva quasi previsto che la sua personalità, il suo pensiero e il suo dover essere non sarebbe cambiati. Lui non sarebbe cambiato. Lui, per quanto no...