Capitolo 9

2.6K 123 2
                                    

Evil.
-senti, ma se ti piace, perché le hai detto che deve starti lontana?- chiese Damon mentre giocavamo alla play station.
-perché lei sospetta qualcosa, lei mi piace da morire, ma non posso stare con una nascondendole a vita il mio segreto-
-hai ragione- disse mio fratello annuendo.
-però almeno non trattarla male, come fai sempre-.
-no, devo farlo, perché già mi interessa se inizio a trattarla a modo mi ci perdo, è bellissima- dissi sospirando, che vita di merda che avevo, costretta a stare con persone come me, per non nascondere niente e per non essere criticata dal mondo.
-è una bella ragazza si- disse alzando le spalle
-se vuoi provarci ti copro io-.
Io sgranai gli occhi e bloccai il gioco, mio fratello mi stupì, era impressionante la sua bontà.
-andremmo nei casini e basta- dissi duramente.
-per una volta metti da parte l'orgoglio e pensa a stare bene- quasi urlò.
-vorrei vedere te nella mi situazione- dissi alzandomi in piedi e trasformandomi in Demone.
-io ti verrei a chiedere aiuto e saprei che tu me lo daresti senza problemi- disse mentre si alzò e venendomi nel viso -te reprimi ogni aiuto ed emozione cazzo-.
-io cerco solo di non far soffrire nessuno- urlai.
-stai male te e basta-.
La porta della sala giochi si spalancò ed entro mia madre con aria molto preoccupata.
-state litigando?- disse cambiando sguardo e diventando severa.
-no!- urlai a pugni chiusi.
-invece si!- controbatté Damon.
-smettetela subito se non volete essere chiusi in casa- disse severamente mia madre.
Io mi girai verso mio fratello, guardandolo amaramente.
-non ti provare Evil- disse mia madre in un sibilo.
Ero arrabbiata con lui, o forse non accettavo la verità, le parole che aveva detto mi avevano colpita e stavo davvero per dare di matto.
-ritorna normale- mi disse mamma appoggiando la mano sulla mia spalla.
Mi ritrasformai, senza staccare gli occhi da Damon, poi senza dire una parola, mi sedetti sul divano, riavviai il gioco senza aspettare nessuno.
-io vado- disse mamma -se vi risento urlare chiamo vostro padre e ci faccio sistemare capito?- aveva un tono veramente spaventoso, ma rimasi impassibile fissando la televisione.
-si, tranquilla- Damon si sedette accanto a me continuando a giocare, mentre mamma usciva dalla porta chiudendola.
-voglio solo aiutare mia sorella- sussurrò dopo molto tempo di silenzio.
Io sospirai ed esitai a rispondere, senza nemmeno guardarlo.
-lo so, ma lei è una persona troppo sensibile e buona non la farò soffrire-.
-te pure sei così, fidati di me, ti aiuto io-
Lo guardai con occhi speranzosi, sorrisi senza dire niente, mi fidavo di mio fratello, lui era l'unico sulla quale contare veramente, l'aiuto che ci davano a vicenda era davvero stupendo.
Quella stessa sera mi ritrovai di nuovo fuori, per le strade di Londra, fredde e buie.
-Damon- chiamai mio fratello che stava dall'altra parte della strada.
-dimmi- rispose.
-dove andiamo stasera hai idee?-
-no, proprio zero-
Anche stasera dovevamo girare in tondo per trovare qualche anima per sfogare la nostra fame da demoni affamati, per sopravvivere.
Ci ritrovammo nel parco di sempre, passammo per la panchina dove parlai con Clara, mi fermai un secondo, pensando a lei.
-Evil, muoviti andiamo- mi chiamò Damon
-dobbiamo muoverci, non possiamo stare così allo scoperto-.
Mi risvegliai dai pensieri, che erano così belli.
-scusa, hai ragione-
-non è il momento di pensare ora sorellona-.
Improvvisante sentii delle voci venire da una parte buia del parco, presi mio fratello per il colletto della tuta ed entrambi ci trasformammo.
Ci nascondemmo anche noi in una parte buia, quando uscirono allo scoperto due uomini, evidentemente ubriachi, io e Damon vi si scambio uno sguardo di intesa, non molto ci buttammo sui due uomini, tagliando gli la vena del collo, però poi succhiare l'anima.
Un pasto era andato, la tuta era sporca di sangue, e il braccio mi era gonfiato molto, stavo davvero uno straccio.
Dopo esserci saziati, ci nascondemmo di nuovo.
Ancora passi, speranzosa guardai di nuovo nell'ombra.
Stavolta erano più persone, e questa cosa non mi suonava bene, i cacciatori viaggiano in gruppo e questa cosa mi metteva ansia, dovevo protegge mio fratello e non ero in grado.
-nascondiamoci- sibilai.
-sono cacciatori- affermò Damon.
-non sono in grado di combattere, non stasera- dissi mantenendomi il braccio.
-nascondiamoci sopra alberi-
Trovammo due alberi vicini, stavo sudando freddo per la situazione in cui ero.
- ci sono due morti qua- urlò una voce maschile .
-controllate a giro se trovate demoni- continuò un'altra.
-guardo io- disse una voce a me conosciuta, cercai di guardare tra i rami, senza far rumore.
Vidi una figura, non molto alta, capelli castani, era lei ero sicura.
-c'è nessuno la Clara, guarda sugli alberi- urlò la stessa voce maschile di prima.
Lei mi guardò dritta negli occhi, mi aveva vista, ero stata scoperta, un brivido mi percorse la schiena, il sangue si gelò rimasi paralizzata, mi sentivo fragile.
-non c'è nessuno- urlò lei, sempre guardandomi.
Poi si girò e porto via gli altri cacciatori.
Io rimasi lì, su quell'albero, ancora non riuscivo a realizzare, ero paralizzata e spaventata, ma mi aveva appena salvato la vita.

Dark insideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora