Capitolo 17

4.2K 152 74
                                    

Evil.
Stavo portando a casa Clara, dopo che si era addormentata, la stavo accompagnando in camera e delicatamente la posai sul letto.
-Evil-
-dimmi-
-sei bellissima, adoro il tuo profumo- potevo sembrare dura quanto volevo, ma a quelle parole mi sciolsi, l'accarezzai dolcemente, ma lei già dormiva.
Mi sbrigati ad uscire da casa sua, o i suoi genitori mi avrebbero fatto fuori.
Una volta all'aria aperta, il reddito che mi pizzicava le guance realizzai la stupenda serata che avevo passato, e con un entusiasmo unico presi il telefono e chiamami mio fratello.
-come è andata?- disse non appena rispose, quasi più entusiasta di me.
-normale, dove sei?- dissi aspramente.
-sono a casa, muoviti a venire e a raccontare tutto, ho preso un'anima in un'ampolla, appena vieni prendila-
-grazie-
Riattaccai e mi diressi verso casa, dovevo stare molto attenta ai passi che facevo, potevo rischiare la vita ad ogni passo.
Una volta raggiunta la soia di casa bussai, Larisa mi apri e sfrecciai dentro senza nemmeno salutare, percorsi la sala e le scale molto velocemente per evitare di farmi vedere, aprii la porta di camera e trovai mio fratello ovviamente di steso in camera.
-Damon- sussurrai -Damon-
Niente risposte.
-hei Dam, dormi?- silenzio di tomba.
Beati tra tutti che riuscivano a dormire così tranquillamente.
Mi misi il pigiama e mi buttai sul letto, stanca, molto stanca, ma un po' più felice degli altri giorni.
La mattina mi alzai presissimo, in realtà, era già mattina quando tornai a casa la sera prima, Alle quattro ero a letto e alle sette già sveglia.
Tirai il mio guanciale addosso a Damon.
-svegliati checca-
Di tutta risposta lui mugolò.
-alzati si deve andare- continuai a dargli fastidio.
-quanto rompi le palle- biascicò.
Mi alzai e mi preparai, nel mentre mutavo tutte le cose a giro addosso a mio fratello, così tanto per rompergli un po'.
-che cosa stai facendo?- urlò quando si svegliò del tutto.
-svegliati scemo- infine mi buttai anche io sopra di lui.
-dai cretina, se mi alzo ti uccido- mi alzai velocemente e lasciai che lui si alzò di scatto quasi cadendo sul tappeto, mi misi a ridere di gusto per tutte le cose che si ritrovava in testa.
-non è divertente- disse.
-oh si, lo è- continuiamo a ridere fino a che non andai a fare colazione.
Finita di preparare presi zaino e cappotto uscendo di casa.
Dentro ero felicissima, esplodevo di gioia, ma ovviamente quando scesi dal bus rimasi la solita testa di cazzo.
-ciao jack- era sempre al solito posto da anni ormai.
-allora tutto bene?- chiese.
-certamente-
Non volevo parlargli di niente tra me e Clara, meno persone lo sapevano meglio era.
Così entrai in classe, posso lo sguardo su Clara che mi sorrise a trentadue denti.
Non ricambiai andai diretta al mio posto ed iniziai a far casino con Jack.
Durante la ricreazione Clara si avvicinò a me e a Jack.
Pessima mossa, pensai, nessuno doveva saperlo doveva abituarsi a tenere le distanze.
-levati- misi le mani avanti prima che tentò di dirmi qualcosa.
-ma...-
-niente, ma ti devi levare- le ordinai con il tono più arrogante che potessi avere.
Notai la sua espressione di delusione e tristezza.
Mantenni lo sguardo cattivo per un po', fino a che lei non andò via, mi dispiaceva tantissimo, era triste avrei voluto abbracciarla come ieri e dirle che andava tutto bene, ma dovevo farlo per lei, per proteggerla.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 24, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Dark insideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora