Clara.
Entrai in classe e la guardai ma lei non mi degnava di uno sguardo, aveva la testa bassa, voleva ignorarmi e questo mi ferì, le avevo salvato la vita, le avevo detto che mi piaceva e l'unica cosa che sapeva fare era ignorarmi? Non l'avrebbe passata liscia, ero fin troppo arrabbiata, non poteva sbattermi al muro, farmi mancare il respiro avvicinandosi alle labbra e poi pretendere che io avessi fatto finta di niente. Presi coraggio e mi misi difronte a lei, Evil alzò la testa di scatto e mi guardò con aria interrogativa.
<<Disturbo? avevo pensato di mettermi qui, solo per oggi>>
Jack guardò Evil.
<<Ma che vuole questa?>> disse.
<<Non lo so Jack, non lo so>>
Evil mi squadrò e io ricambiai, sembrò furiosa e con la voglia di farmela pagare.
<<Insomma? Posso sedermi qui?>> indicai la sedia accanto alla sua e sorrisi ai due.
<<Fai come vuoi, non parlerò con te>>
<<Non ho mai detto di voler parlare con voi>> strizzai l'occhio ad Evil e mi sedetti accanto a lei, tirai fuori i miei libri ed aspettai che entrasse la professoressa.A metà lezione ero stanca di ascoltare, avere Evil accanto di banco era distraente, non faceva che muoversi, usare il telefono e parlare con Jack, d'altronde non potevo dirle di smettere, avevo preso io quella decisione e dovevo accettare quelle condizioni ma avevo bisogno di una pausa.
<<Prof, posso usufruire della toilette?>>
<<Posso usufruire della toilette?>> Evil mi fece il verso.
<<Smetti>> le dissi.
<<Certo Clara, vai pure>>
Mi alzai, mi girai e notai che Evil mi stava guardando il fondoschiena. Uscii dalla classe e andai verso il bagno delle femmine, mi chiusi in una porta e presi il telefono. Un messaggio da papà.Da: Papà
A: Clara
Ore: 9:30
Sono orgogliosa di te, non è stato un successo ieri sera, non li abbiamo presi ma la mia bambina è una di noi adesso. Buona giornata tesoro. BaciLo avevo tradito, avevo mentito all'uomo che più amavo nella mia vita, lui si fidava di me, mi aveva accolta a braccia aperte, poteva finalmente concludere il lavoro che aveva iniziato da anni, catturare i Black, e io in due secondi avevo distrutto tutto. Che egoista. Iniziai a piangere senza sosta, avevo gli occhi pieni di lacrime, mi bruciavano cosi tanto. Mi sentivo uno schifo fino a quando non entrò Ellie.
<<Clara?>>
Cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo.
<<Un attimo ed esco!>>
Cercai di riprendermi il più veloce possibile, se si fosse accorta che avevo pianto mi avrebbe chiesto il motivo e di conseguenza avrebbe scoperto tutta la verità, dovevo riprendermi.
<<Muoviti>>
Aprii la porta e sfoggiai il sorriso più falso che avessi mai fatto.
<<Ei, fatto, possiamo andare>>
<<Tutto bene?>>
<<Certo Ellie, tu?>>
<<Io si, perché ti sei messa accanto ad Evil?>>
Ecco, mi serviva una scusa grossa quanto una casa, cosa potevo dirle? Mi interessava Evil? Non sapeva nemmeno della mia omosessualità come potevo dirle quello? Sarebbe stato un discorso da affrontare in un altro momento, in un altro luogo, non durante una pausa in bagno.
<<Per jack>>
Mi tappai la bocca con la mano. Cosa avevo fatto?
<<JACK?>> urlò Ellie. <<Ti interessa Jack?>>
<<No, cioè>> iniziai a balbettare, non sapevo cosa dire, mi ero incasinata con le mie stesse mani. <<È carino>>
<<Ne parleremo dopo, adesso rientriamo>>
Entrammo insieme in classe e ritornai a posto, a quanto pare Evil aveva ragione, non mi avrebbe parlato perché è cosi che fece per tutto il giorno, solo all'uscita mi sussurrò il luogo e l'orario in cui ci saremmo dovute vedere quella sera, l'ansia iniziò già a crescere in me, come mi sarei dovuta comportare? Cosa avrei dovuto dirle? Mi ero inventata una scusa, non avevo niente da darle, volevo solo passare un po' di tempo con lei, proteggerla dai cacciatori e guardarla di nuovo negli occhi.
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Dark inside
RomanceEvil è la ragazza più conosciuta della scuola, forte e arrogante, che non ha paura di niente e di nessuno, insieme a Jack il suo migliore amico, sono la coppia di cui l'intero gruppo studentesco ha terrore, Clara compresa, una ragazza timida e intro...