Scontro tra fratellastri
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«Cosa ha combinato questa volta?» pensai immaginandomi Mike ridotto a brandelli da un gorilla dal cervello di carta pesta.
Lucìa era in lacrime dopo aver visto il suo fidanzato picchiarsi con uno dei fratelli Rivers, una cosa era certa: mi aveva rivendicata. Non avrebbe dovuto, anche se fosse stato consapevole di quello che, poi, avrebbe fatto.
«Perché si sono picchiati?»
La mora deglutì. «Voleva... rivendicare sua sorella, dopo quello che le è successo ieri sera».
Abbassai lo sguardo sentendomi in colpa.
«Non siamo riusciti a fermarlo in tempo», aggiunse Tyler.
«Perché cazzo l'ha fatto?» alzò la voce Alec fissando entrambe le ragazze con rabbia.
«Ha voluto difendere Tessa al tuo posto».
Aleksandr sapeva benissimo che non poteva affrontare i due fratelli, dal momento che era costretto in sedia a rotelle, e che tra quaranta giorni avrebbe visto le tenebre eterne. Era arrabbiato anzi, geloso. Era come se gli avessero rubato una parte importante della sua vita, che fosse stato un ruolo o qualcosa.
Teneva lo sguardo basso e i pugni stretti, pensando sia a Michael sia a me, guardando prima le nocche delle sue mani e poi i miei occhi. Mi sentivo a disagio. Aleksandr mi voleva troppo bene e il solo pensiero di vedere, o sentir nominare, suo fratello collegato al mio nome, lo faceva innervosire. Poi inspirò, cercando di mantenere la calma.
Non mi avrebbe mai ceduta a Mike, per il semplice fatto che lo odiava. Si metteva sempre nei pasticci ed era sempre lui a tirarlo fuori, ma ciò che gli dava fastidio era la mia compagnia. Io e Michael, senza di lui. Era geloso di me e di lui. Voleva essere l'unico raggio di sole della mia vita, era più che una stupidissima gelosia.
«Raggiungiamo l'ospedale, a quest'ora Mike sarà ancora al pronto soccorso.»
Tyler camminò avanti a noi, Lucìa afferrò la mano di Gisel e camminò al suo fianco in lacrime, come se Michael fosse morto. Oh, tua madre, ai tempi, era melodrammatica.
Riuscivo a comprendere il suo dolore, ma il mio era più forte. Durante la passeggiata fino al Pronto Soccorso, Alec inspirò, tentando ancora una volta di farsi passare l'arrabbiatura. Fino a quel momento era sempre stato lui a difendermi dai fratelli Rivers. Continuava a tenere le palpebre semichiuse a mo' di fessure, i pugni stretti, la schiena leggermente curva e lo sguardo cupo.
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Chain [✔] || [#wattys2017 Winner]
Ficção AdolescenteTheresa Harper non ha mai scoperto la felicità, non l'ha mai provata in prima persona. È nata senza provare alcun tipo di emozione positiva, vivendo una vita triste e solitaria. Nessuno l'ha voluta aiutare, neanche i suoi parenti più stretti che non...