Come se fosse un terribile incubo
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Mi ero appena rifugiata tra le braccia di Michael, ciò mi faceva poco senso. Era la prima volta che eravamo così attaccati l'una contro l'altro, il bello era che la cosa non gli disgustava. Strinse i miei fianchi, dandomi conforto e amore, cosa che Aleksandr non poteva più darmi. Ne avevo un gran bisogno.
«Non piangere, Tessa.» mormorò accarezzando le punte dei miei capelli, lunghe e molto sottili. Sapevo di avere dei capelli perfetti, spettacolari, ma io li odiavo con tutta me stessa. Mi facevano sentire troppo bambina, come se mi fosse bloccata la crescita.
«Dimmi cos'è successo».
La sua voce soave mi tranquillizzò in un istante facendomi dimenticare dov'ero. Cominciai a sudare freddo.
«Alec mi ha sgridata».
«Sgridata? E perché?»
«Ha cercato di alzare il tono della sua voce e poi... mi ha cacciata via».
Mi strinse di più a sé.
«Lo sai che sta attraversando un brutto periodo, per questo reagisce così».
Alzai lo sguardo e lo guardai, gli occhi marroni in controluce, le braccia attorno ai miei fianchi e il suo respiro contro la mia pelle. Non era Aleksandr, ma mi trametteva esattamente la stessa sensazione.
Michael non era mai stato così amorevole, fino a quel giorno, e in un baleno mi sono trovata a piangere sulla sua spalla. Avrei dovuto farlo con lui, non con Mike. Come potevo tradire la promessa fatta ad Aleksandr?
Fissai la catenina d'acciaio, il cuore era girato verso il suo nome e mi paralizzai.
«Perché... perché lo fa?»
«Forse, perché ha paura di perderti».
Spalancai gli occhi. Lui aveva paura di... perdermi? Rimasi in silenzio per qualche minuto, cercando di pensare a come rispondere. Certo, Aleksandr era un ragazzo dolce ma anche sensibile, ma dopo l'incidente ogni cosa che gli circondava gli sembrava incomprensibile.
Come se si stesse chiedendo "perché tutti lo fanno, tranne me?", ma se il destino gli aveva fatto un viso a cattivo gioco, non si poteva impedirlo.
Gli restavano solo venti giorni, di cui una metà era già svanita.
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Chain [✔] || [#wattys2017 Winner]
Novela JuvenilTheresa Harper non ha mai scoperto la felicità, non l'ha mai provata in prima persona. È nata senza provare alcun tipo di emozione positiva, vivendo una vita triste e solitaria. Nessuno l'ha voluta aiutare, neanche i suoi parenti più stretti che non...