2.

815 96 29
                                    

-Ehi piccolino..
Federico si sedette sulle ginocchia e aprì le braccia.

Un bimbo di appena quattro anni gli corse in contro e il moretto lo prese in braccio alzandosi.

-Come stai Benjamin?

Il piccolino mise le braccia intorno al collo del ragazzo e appoggiò la testa sulla sua spalla.

-Bene papi.
Rispose il bimbo.

Federico aveva adottato un bimbo da qualche mese.

Gli erano sempre piaciuti i bimbi.

E con la scusa della mancanza del suo ragazzo ne aveva approfittato per adottarne uno.

Benjamin gli ripeteva sempre che una volta che lo avrebbe portato fuori dal manicomio per fargli vivere la sua vita, avrebbero adottato un bimbo.

E al minore piacque molto l'idea, soprattutto perché lui amava i bimbi.

Così aveva deciso di mantenere ancora valida la proposta del moro, anche se lui oramai non c'era più.

Bacio la guancia del piccolo e scese in cucina per fare colazione.

-Zio Jay..
Lo salutò con la manina Benjamin.

Jacob sorrise e si avvicinò al bimbo baciandogli la fronte.

-Ben svegliato principino..

Il bimbo rise.

Federico si sedette e fece sedere sulle sue gambe il piccolino.

-Cosa vuoi mangiare piccino?
Chiese indicandogli le prelibatezze che erano poste sul tavolo.

-Mh.. quelli..
Il bimbo indicò i biscotti al cioccolato e Federiso sorridendo gliene diede uno, che il piccolo afferrò e iniziò a mangiare.

-Federì posso farti una domanda?
Chiese Jake ancora con la bocca piena di ogni dolcetto.

-Si JayJay..
Ridacchiò Federico bevendo il suo solito succo alla pera.

-Perché hai scelto proprio questo bimbo?
Chiese.

Federico non ci pensò nemmeno più di tanto.

Sapeva già la risposta.

-Mi ricorda tanto Benjamin..
Sospirò.

-Ha gli occhi simili ai suoi.. simili, perché nessuno avrà mai i suoi occhi..
Sussurrò guardando i piccoli occhietti del suo bimbo.

-Papà perché mi guardi così?
Chiese il piccolo.

-Ho..ho fatto il cattivo?

Federico sorrise.

-No piccino..ti guardo perché sei bello..
Sorrise e gli baciò la fronte.

-Voglio ancora di questo..
Sussurrò indicando il biscotto quasi finito.

Federico sorrise e gliene diede un altro.

Benjamin sorrise e lo guardò con i suoi occhioni.

-Grazie papino..

-Ha degli occhi stupendi..
Sussurrò Jake pulendosi la bocca.

-Lo so..
Rispose Federico.

Il bimbo aveva gli occhi che erano un po' più scuri rispetto a quelli di suo padre, e più chiari rispetto a quelli di Benjamin.

Però avevano quella caratteristica che li rendevano simili a quelli del moro.

Quando era triste, era brutto tempo o semplicemente stava male, i suoi occhi diventavano grigi.

E proprio per questo Federico aveva scelto quel bimbo.

-È davvero carino..
Continuò Jake.

-Come suo padre..
Sussurrò triste il minore.

-Tu?
Chiese il riccio non capendo.

-Benjamin..
Sospirò.

-Federico io mi chiedo ancora perché l'hai adottato.. sei più bimbo tu di lui..

-Non mi interessa! Io lo volevo! Lo voleva anche Benjamin! Posso fare quello che voglio! Non ho più tre anni ora!
Rispose mentre una lacrima scendeva sulla sua guancia e strinse a sè il piccolo corpo del suo bimbo.

Jacob si alzò dal suo posto e andò vicino a Federico.

-No scusami..non volevo.. so che tu ci tieni tanto, e io ho promesso che ti aiuterò a crescerlo..scusami Federico..

Il minore alzò la testa asciugandosi le lacrime.

È sempre stato fragile.

Piangeva per cose banali.

Bastava una parola per spezzare la sua felicità e in un attimo poteva ritrovarsi in un lago di lacrime salate.

-Papi perché piangi?
Chiese il piccolo mettendo le manine sulle guance di suo padre.

-Ti sei fatto la bua?
Chiese con la sua voce da bimbo preoccupato.

-No..
Sussurrò e sorrise.

-Sto bene piccino..
Gli baciò la fronte.

-A papà manca tanto una persona ma sta bene..
Continuò alzandosi dalla sedia e raggiungendo il divano dove fece sedere il piccolo.

-Chi?
Chiese curioso.

Federico mentre metteva le scarpe al piccolo rispose.

-Una persona che rimarrà indelebile nel mio cuore per l'eternità.
Disse mentre finiva di allacciare le scarpe al piccolo.

Poi lo prese in braccio e si avvicinò all'ingresso aspettando il suo amico.

-Come si chiama?

-Come si chiamava amore.. adesso non c'è più..
Sospirò.

-Dove è?
Chiese ingenuo.

-È lassù con gli angeli..
Sussurrò indicando con un dito il cielo, ma siccome erano dentro casa indicò solo il soffitto.

Il piccolo lo guardò con un'espressione confusa.

-Te lo spiegherò quando sarai più grande.
Disse facendogli mettere i piedi a terra.

Al piccolo Benjamin piaceva tanto camminare, da quando aveva imparato non stava più fermo.

Il bimbo si mise in punta dei piedi.

-Adesso sono più grande?
Chiese.

Federico rise.

-No piccino..
Si abbassò alla sua altezza e gli prese le mani.

Si ricordò di quella volta a casa di Benjamin tre anni prima.

Avevano appena finito di fare la doccia.

Benjamin gli aveva preso le mani e aveva detto che erano piccoline.

Federico sorrise.

Ad interrompere i suoi pensieri fu la voce del suo amico.

-Federì vieni a vedere cosa ho trovato!

Eternity ~FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora