Quella mattina, Josh non andò direttamente a scuola senza guardare nessuno in faccia e pensando tra sé e sé come faceva di solito. Quella mattina, aspettò un po' di tempo davanti a casa, osservando con attenzione chiunque uscisse di casa. Voleva vedere che faccia aveva Tyler. Non sapeva com'era fatto, ovvio, ma aveva origini libanesi, quindi doveva essere più scuro di pelle di tutte le altre persone. Uscirono diverse persone in quella via, ma nessuna di quelle sembrava essere Tyler.
Stava per andarsene, sconfitto, ma un ragazzo in particolare attirò la sua attenzione. Aveva i capelli mori, gli occhi marroni (da quello che poteva vedere, visto che era piuttosto lontano) e indossava una felpa nera, jeans attillati dello stesso colore e degli scarponcini di una tinta grigio-nero. Aveva uno zaino, quindi stava andando a scuola. Visto che nei paraggi c'era solo una scuola, Josh si sentì confidente nell'azzardare che quello fosse Tyler.
Corse fino a raggiungerlo, e lo salutò con un movimento della mano e un sorriso. L'altro sembrò confuso. «Josh?» chiese infine, per poi ricevere un cenno positivo da parte del ragazzo. Tyler sorrise, visibilmente contento, poi alzò un sopracciglio. «Non parli?»
Josh rise, mettendosi una mano dietro la testa imbarazzato. Bella mossa Josh, ora come gli dici che sei praticamente muto perché quando parli balbetti e tutti ti prendono in giro? pensò lui, prima di tirare fuori il cellulare. Tyler aspettò un momento, continuando a fissare l'amico, tanto da dimenticarsi che stava per attraversare la strada. Josh lo tirò per la manica della felpa, riconducendolo sul marciapiede.
Non appena alzò lo sguardo dal telefono, indicò le tasche dei pantaloni dell'amico, che subito capì cosa voleva comunicare e prese fuori il cellulare. Aveva un nuovo messaggio.
Jish: Scusa, non posso parlare per il momento
Rialzò lo sguardo, corrucciato, e guardò Josh, prima di rispondere.
tyjo: puoi dirmi perché?
tyjo: non sei costretto a farlo.
Jish: Ho paura.
A quella risposta, Tyler non disse più nulla per tutta la camminata verso scuola. A circa metà strada, però, offrì un auricolare a Josh, mentre ascoltava la musica in riproduzione casuale sul suo cellulare. L'altro accettò. Sembrava che avessero gusti simili, a Josh piaceva la musica di Tyler.
Arrivarono a scuola, e Josh pose a Tyler il suo auricolare, che venne riposto nella tasca posteriore dello zaino del ragazzo. «Mi è piaciuto venire a scuola con te.» disse il moro, osservando bene i capelli azzurri dell'altro. Gli piaceva quel colore, e stava molto bene a Josh.
L'altro sorrise, prima di salutarlo e andare verso Brendon, che lo stava aspettando da dieci minuti. Appena lo vide, gli corse incontro, ma non sembrava arrabbiato. «Allora, com'è andata?» disse, prendendo fuori il cellulare. Josh fece lo stesso.
Jish: Ha un bel viso
Jish: è gentile
Jish: Mi piacciono i suoi capelli
Brendon lesse i tre messaggi, per poi guardare l'amico e cominciare a gridare. «Te l'avevo detto, amico!» disse, mettendo via il cellulare. «Gli hai già raccontato del mutismo?» Josh scosse la testa. «Amico, devi dirglielo! Andiamo, se devi stare con lui per tutta la vita, è bene che sappia, no?»
A metà dell'ultima frase di Brendon, Josh aveva già tirato fuori il telefono.
Jish: Non mi devo sposare con lui, Bren
Jish: Siamo solo amici
«Per adesso!» gridò l'altro, dopo aver letto i messaggi. «Vi amerete, farete sesso come due conigli, adotterete uno zoo di gatti e bambini e poi vi sposerete!»
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Bored // Emo Quartet Fanfic
FanfictionVacanze estive + poca voglia di fare i compiti + Joshler su Wattpad + mente malata + computer = questa cosa senza senso. Non dite che non è vero, questa cosa NON HA UN FOTTUTO SENSO. +++ TRAMA: Brendon si annoia. Brendon non è sano di mente. Brendon...