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Tyler riuscì a tornare a casa, finalmente, dopo due ore di allenamento con la squadra di basket e un'ora con quelli del corso di recitazione.

Ugh, odio i giovedì, pensò tra sé e sé, mentre tornava a casa a piedi, da solo. Sua madre e suo padre stavano quasi sempre a scuola dopo la fine dei corsi pomeridiani, visto che erano il preside e l'organizzatrice dei club sportivi avevano molto da fare. Al ragazzo, però, non dispiaceva. Alla fine, quando potevano, passavano la giornata con lui, i suoi due fratelli e sua sorella. La domenica andavano in chiesa. Facevano attività insieme. Erano una famiglia felice.

Il moro varcò la soglia di casa, e salutò i fratelli. «Zack, Jay, Madison, sono a casa!» gridò, anche se non era sicuro di essere con qualcuno. Era tutto molto silenzioso. Di solito era Mark quello che stava con i fratellini, era un ragazzo poco più grande di Tyler che aveva deciso di mollare la scuola e che adesso aveva molti lavori part-time. Abitava ancora con i suoi genitori, ma si guadagnava da vivere.

«Oh, Tyler!» esclamò una voce, alla destra del ragazzo. Voltò la testa per vedere il viso di Mark, e gli sorrise. In braccio teneva Madison, mentre di fianco a lui c'era Jay, che salutava il fratello più grande con la mano destra.

«Ciao Mark,» disse, avvicinandosi e piegandosi verso il fratellino, scompigliandogli amorevolmente i capelli mori, «sono stati buoni anche oggi?» chiese al ragazzo biondo, che lo osservava sorridente.

«Mh-mh.» annuì, piegandosi perché la bambina che aveva in braccio voleva andare sul divano. «Zack sta facendo i compiti, e Jay li ha appena finiti.» spiegò, appoggiandosi al capostipite della porta. «Oh, e Maddie ha riposato fino a poco fa.»

Tyler sorrise, per poi oltrepassare il fratellino e appoggiare lo zaino sulla tavola della cucina. «Vado a salutare Zack.» disse, uscendo dalla stanza e mettere una mano sulla testa della sorellina mentre passava di fianco a lei. L'altro ragazzo lo guardò per un po', mentre saliva le scale che portavano alla sua camera, per poi chiamare Madison e farla mangiare. 

Prima di entrare dal fratello, però, il moro controllò il suo cellulare. Notò scocciato che c'erano diverse notifiche da parte del gruppo di Urie, quindi spense l'aggeggio e andò a salutare suo fratello. Prima bussò, per assicurarsi che non stesse facendo qualcosa di strano. Con sua sorpresa, fu lo stesso Zack ad aprire la porta. Di solito non lo faceva, era troppo pigro. 

Tyler entrò, notando anche che la stanza era in ordine. «Zack?» lo chiamò il più grande. L'interpellato si girò verso di lui, mentre si sedeva sul letto. «C'è qualcosa che non va?» gli chiese, guardandolo preoccupato. Era la prima volta in sedici anni che quel ragazzo metteva in ordine la propria stanza. Quindi c'era qualcosa che non quadrava.

Lui si guardò intorno, spaesato. «No, va tutto bene.» rispose, semplicemente. «Perché me lo chiedi?» domandò, curioso. Il fratello più grande sembrava ancora incredibilmente sorpreso dalla condizione della camera, e non rispose. Così, Zack dovette capirlo da sé. «Oh, la stanza.» si accorse lui, sospirando sollevato. «Semplice, Mark l'ha messa in ordine perché diceva che tutto era troppo fuori posto.»

Tyler sembrava ancora scioccato, ma riuscì a parlare. «Ora ha tutto... tutto molto più senso.» riuscì a dire, prima di fare un cenno per salutarlo e andare nella sua stanza. L'altro lo guardò confuso, per poi chiudere la porta e concentrarsi su altro. Aveva fin troppi compiti per l'indomani, non poteva perdersi in quel modo.

L'altro, da perte sua, aprì la porta della sua stanza e si gettò sul letto, sfinito. Quel giorno era stato davvero troppo per lui, tra le nuove amicizie che aveva fatto con Pete e Josh, la proposta del nano tatuato e il litigio tra Urie e Pete. Il lato positivo era che adesso si poteva riposare, visto che non aveva altri compiti da fare. Così, si mise d'impegno e lesse i messaggi.

Bored // Emo Quartet FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora