Capitolo 5.

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Oggi Peter è a casa, i gemelli mi hanno svegliata buttandomi giù dal divano. Sono simpatici, ma sembra che mi nascondano qualcosa, oggi devo chiedere a Peter il perché mi ha detto che suo fratello era morto da bambino quando invece la morte è avvenuta così recentemente.
Sono nella mia stanza, affacciata alla finestra.
Guardavo le poche persone che passavano ogni due ore per delle consegne o per delle battute di caccia, come ai vecchi tempi.
Decisi di alzarmi e di andare a fare colazione, stavo per aprire la porta quando sentii delle voci prevenire dalla stanza degli ospiti, decisi di ascoltare, so che non è corretto ma mi sentivo in dovere di farlo.

"... Zio... Peter... ha... la ragazza... " le voci erano troppo distanti per essere comprese e messe insieme in un periodo sensato...
Aprii la porta ed uscii, andai più vicino alla stanza degli ospiti.

"Devi dirle la verità, ieri ce la siamo cavata perché non faceva troppe domande, ma sembra abbastanza grande e la trasformazione potrebbe avvenire subito" era Louise che parlava

"So che sta diventando troppo tardi per dirle tutto ma lei ha passato troppo in questo periodo, questo sarebbe un altro peso da sostenere nelle spalle" rispose Peter

"O glielo dici tu o lo facciamo noi" disse Sebastian in tono deciso

Non capivo bene di cosa stessero parlando...

"Zio, Aria ha sedici anni potrebbe trasformarsi da una luna piena all'altra! " disse Louise

Parlavano di me... Trasformazione?

Decisi che non volevo continuare ad ascoltare, ma dal momento che non riuscivo a controllare la curiosità, ruppi la discussione ed entrai bruscamente nella stanza.

" Peter!" quasi gridai
"Aria, tutto ok? Che succede? " dissero in coro
"Certo, Peter che ne dici di fare una passeggiata? Per parlare?" dissi, speravo che venisse solo lui per chiarire.

"Si... Va bene" rispose.

Dopo essermi vestita mi diressi in cucina per mangiare qualcosa al volo e raggiungere Peter in giardino.
Mi sentivo un po' strana, respiravo affanosamente e sentivo qualcosa che mi schiacciava la pancia... Ma non ci feci molto caso.
Mi dissi "se il dolore aumenta avvertirò Peter"

Arrivata in giardino trovai Peter che sistemava dei ceppi di legno vicino alla porta d'ingresso.
"Ehy" dissi
"ciao!" disse lui di rimando
"che hai fatto ieri? "
"Ero uscito in paese per delle commissioni e anche per fare un po' di spesa" rispose
"e tu? " continuò
"Beh... Oltre lo spavento iniziale per essermi trovata due estranei che dormivano nel letto nella stanza degli ospiti, ho conosciuto più a fondo un ramo della mia famiglia a me ignoto, e ho mangiato" dissi
"E a proposito della mia famiglia... Perché mi hai detto che tuo fratello è morto da bambino, quando in realtà è avvenuto due anni fa il decesso? " continuai
Lui fermò la sua camminata e mi guardò con sguardo interrogatorio
"Perché... Non volevo che tu rimanessi troppo in imbarazzo in quel momento, era il tuo primo giorno a casa, qua, e non volevo che ti sentissi dispiaciuta... Tutto qui" mi spiegò

"Va bene, si capisco"
Ed era vero, lo capivo.

Ormai stavamo camminando da una ventina di minuti, nei quali il mio dolore al petto era aumentato e mi ritrovai inginocchiata nella neve ad urlare dal dolore.

"Aaaaaahhh!" urlai dal dolore, mentre lentamente mi accasciavo a terra.
Sentivo la voce di Peter ovattata, e la vista si stava lentamente offuscando, fino a vedere tutto nero e a non sentire più.

Ricordo che passarono ore e ore dal mio risveglio, non ero addormentata, ma non riuscivo ad alzarmi e ad aprire gli occhi.

Aprii gli occhi svegliandomi sola nel mio letto, il dolore era quasi sparito, ma c'era, guardandomi attorno notai che era già notte, guardai il cielo e vidi la luna. La luna era rossa, di un rosso sangue spaventoso, e non appena vidi quella luna i dolori ripresero, più forti di prima, iniziai a correre fuori dalla stanza e ad urlare cercando il nome di Peter.

Delle lacrime iniziarono a rigarmi il volto sforzato dal dolore, arrivai in camera di Peter e istericamente iniziai a dire quello che mi stava accadendo...
"IL PETTO... NON RESPIRO... CHIAMA UN AMBULANZA! È STATA LA LUNA ROSSA! MI SENTO MALE... NON RIESCO A RESPIRARE" urlai

"Aria calmati, dimmi quello che sta succedendo... Un momento... La luna rossa?" domandò
"SI MA NON C'ENTRA ADESSO! CHIAMA UN AMBULANZA"
il dolore era decisamente moltiplicato, era come se tutte le ossa del mio corpo si stessero spezzando, poi...buio.

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