Capitolo 7.

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Louis?

Guardo il mio ragazzo con aria confusa, cercando di associare questo nome a qualcuno. Ma lui non accenna a continuare.

Io: Louis? Di che stai parlando? - chiedo intimorita, data la sua espressione agitata. La mia mente non riesce ad elaborare nessuna teoria che comprenda questo nome.

Harry: il modo per trovare Sophie! Chiedere a Louis! - esordisce poi, entusiasta. Ma io continuo a non capire.

Harry: oh, andiamo Margot! Ricordi il matrimonio? Louis e Charlie, suo cugino... Accendi il cervello!- continua con le frasi disconnesse, e finalmente associo tutto.

Io: ma certo! Perché non ci hai pensato prima? - urlo più di lui, in preda alla frenesia.

Harry: e tu perché non ci hai pensato affatto? - mi accusa, guadagnandosi un dito medio.

Io: hai il suo numero di telefono? - chiedo. Voglio passare immediatamente all'azione, senza perdere tempo.

Harry: ehm...no. - si rabbuia. Che razza di piano sarebbe questo?

Io: fantastico! E come avevi intenzione di rintracciarlo? - gesticolo drammaticamente. I piani di Harry sono sempre geniali, ma mai fattibili. Scrolla le spalle, incupendosi maggiormente.

Io: troveremo qualche altro modo. - cerco di convincerlo, nonostante io non sia convinta per niente. Anzi, so di essere più scoraggiata di quanto lo sia lui, è nella mia indole esserlo, ma l'amore è questo: sollevarsi a vicenda anche se si è i primi a star male. E io preferisco soffrire da sola, pur di far stare meglio lui.

Harry: quando prenderai le ferie natalizie? - domanda improvvisamente, con aria curiosa. Cosa diavolo c'entra, ora?

Io: il 18 dicembre, Harry. Ti sembra il momento di pensare alle ferie? - sono tentata dal dargli uno scappellotto in testa, ma poi inizierebbe una battaglia di wrestling e preferisco evitare.

Harry: chiudi il becco! Io il 17... - esclama pensieroso. Ora le prende per davvero.

Io: oh, è meraviglioso! Non ero a conoscenza di questa sfida su chi prende prima le ferie natalizie, cosa hai vinto? - dico con finto entusiasmo. Vorrei invitarlo a tornare dal suo albero di Natale, ma prima che possa farlo, mi blocca le guance tra due dita, facendomi mettere su un broncio innaturale.

Harry: smettila. - sussurra,per poi poggiare rapidamente le labbra sulle mie. Sorrido mentre mi ritraggo, perché amo prenderlo in giro.

Io: allora, che avevi in mente? - mi stringo al suo corpo, poggiando la testa sulla sua spalla.

Harry: ho deciso che quest'anno trascorreremo il Natale fuori porta. - afferma, senza neppure chiedermelo.

Io: eh? Ma non abbiamo organizzato nulla! Ormai è troppo tardi. - gli rammento, nonostante noi siamo amanti dei viaggi improvvisati. Ma non è il periodo ideale, gli hotel saranno tutti pieni, e dopo la notizia del matrimonio annullato non ho alcuna voglia di perdere la testa tra prenotazioni e cose del genere.

Harry: a noi non serve organizzare, poi vedrai che ci ospiteranno da qualche parte. - dice convinto, in perfetto stile senza tetto. Non credevo che Harry avesse tutta questa voglia di evadere dalla routine tanto da pensare di non trascorrere il Natale con le nostre famiglie, come abbiamo sempre fatto.

Io: a che stavi pensando? - so che finirò per accondiscendere alle sue volontà, anche perché l'idea di un viaggio non mi dispiace. È l'organizzazione che proprio non mi va.

Harry: semplice, andremo da Louis. - si limita a spiegare, e io quasi mi strozzo.

Io: ma ti sei bevuto il cervello? Non possiamo presentarci a casa di un semi- sconosciuto per me e un amico che non vedi da anni per te, per altro durante le feste natalizie, e approfittare di lui solo per rintracciare quella sociopatica della tua ex!- mi agito, facendogli notare l'assurdità del suo piano.

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