Mentre Eren si faceva la doccia, Levi controllò il suo armadietto. Lo aprì e prese in mano la divisa.
«E' sporca» si disse guardandola. Sentì suonare il telefono del ragazzo: era un messaggio di Mikasa. Lo lesse. Si avvicinò alle docce. «Eren. Tua sorella ti ha scritto che stasera dorme da un'amica» lo avvisò bussando alla sua porta.
«Amica? Per caso è Sasha? Quelle due vanno molto d'accordo in questi giorni!» rispose lui ridendo.
«Sì, è Blouse».
«Prof, perché chiama solo me per nome?».
«Non ti chiamo per nome».
«Non in classe, ma quando siamo soli sì...». Levi bussò di nuovo.
«Torno a sedere, tu finisci». Tornò dov'era prima. Il telefono di Eren squillò: era sua madre. Rispose.
«Eren, dove sei?» chiese la donna.
«A fare la doccia, signora». Rimase in silenzio per qualche minuto.
«Per caso sei un compagno di mio figlio?».
«Sì».
«Potresti dire a Eren che stasera sarà da solo in casa?».
«Perché? Dove deve andare?» le chiese Levi. Non poteva lasciar solo il suo alunno, soprattutto in quel periodo: c'erano stati diversi omicidi e, contemporaneamente, era iniziata la battaglia fra le bande per il territorio.
«Sia a me sia a mio marito hanno chiesto di fare il turno notturno».
«Dormirà da me. Non mi fido a lasciarlo da solo» le disse deciso.
«Davvero? Ti ringrazio...anch'io avevo un po' paura a lasciarlo da solo...». La voce della donna si fece rilassata. «Ora devo proprio scappare...grazie ancora» riattaccò. Levi rimise il telefono di Eren nella sua borsa e andò da lui. Proprio mentre era davanti alla porta, questa si aprì.
«Professore, io ho fini...» si interruppe quando vide l'uomo davanti a lui. Si rimise dentro la doccia imbarazzato.
«Mettiti un asciugamano prima di uscire, idiota!» gli urlò l'insegnante passandogliene uno. Se lo mise e uscì.
«Avverta quando è davanti alla porta, professore...». Il viso di Eren si poteva confondere con un pomodoro da quant'era rosso. Andarono nella stanza degli armadietti e il ragazzo si vestì.
«Dormirai da me stanotte» gli disse Levi all'improvviso.
«C-cosa?! Ma i miei...».
«Gliel'ho detto e hanno acconsentito». Il viso dell'alunno tornò rosso come prima.
«I miei hanno...cosa?!».
«Ho finto di essere un tuo compagno, anche perché sarebbe stato strano se le avessi detto che sono il tuo professore» gli spiegò.
«Perché l'ha fatto? Posso benissimo stare da solo in casa o andare da Armin...».
«Arlert? Il tuo amico che hai rifiutato?». Eren rimase senza parole. Come poteva saperlo?
«Come fa a...?» sgranò gli occhi.
«Pensi davvero che non sappia cosa succede fra voi ragazzi?» si avvicinò al ragazzo che subito indietreggiò.
«Ma eravamo soli in bagno...lei era arrivato qualche minuto dopo...». Finì con le spalle al muro. Il viso rosso. Il cuore che gli batteva a mille. Levi gli bloccò le vie d'uscita.
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Look at me, only me |Ereri|
Fanfiction«Sono Levi Ackerman, il vostro professore di educazione fisica. Vi anticipo che, alla fine di tutte le lezioni, dovrete pulire la palestra. Anche se non ci sarò le ultime ore, dovete pulirla. Ci siamo capiti, mocciosi?» spiegò severo. Il professor L...