Capitolo 12

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«Eren» lo chiamò Mikasa a bassa voce. Il ragazzo continuò a disegnare senza degnarla di uno sguardo. «Eren, presta attenzione alla lezione, per favore» lo implorò toccandogli la spalla. Il castano si girò.

«Che c'è Mikasa?» le chiese come se nulla fosse.

«Perché eri rosso in viso? Ti stava scendendo anche un po' di bava...». Eren arrossì ancora di più.

«Niente di cui preoccuparsi» rispose secco. La ragazza si sporse per vedere cosa stesse disegnando.

«La situazione sta diventando grave, Eren» affermò seria.

«C-che ho fatto?».

«Ne parliamo dopo» impugnò la penna e ricominciò a scrivere.

«Ma Mikasa...» la pregò Eren guardandola confuso. La ragazza si alzò e gli tirò un'occhiata.

«Eren, se dico dopo è dopo!» esclamò irritata attirando l'attenzione di tutti. Si risedette subito.

La lezione finì in fretta e i due fratelli si ritrovarono a discutere nel cortile della scuola. Il ragazzo stava disegnando Levi durante la lezione e Mikasa si era arrabbiata parecchio. Data la faccia che aveva Eren, pensava che si stesse facendo dei filmini mentali perversi. Il castano cercava di replicare, ma la sorella non lo ascoltava. Il litigio si fermò quando sentirono uno studente parlare con il professor Levi. Il ragazzo spalancò gli occhi quando si accorse di chi si trattava. Stava per andare a difendere l'insegnante quando Mikasa lo trattenne. I due riuscirono a scambiarsi un solo sguardo prima che la ragazza portasse Eren dentro l'edificio. Gli venne incontro Historia con aria di festa. Gli disse di andare in classe perché stava per succedere una cosa bellissima. I due si guardarono confusi ma decisero di seguirla. Una volta in classe, trovarono tutti i banchi messi attaccati ai muri e i ragazzi seduti su di essi. Marco fece segno ad Eren di mettersi accanto a lui e Jean mentre Mikasa si era già seduta accanto alla bionda. Il ragazzo ascoltò Marco e si mise a sedere da loro.

«Senti Eren» lo chiamò Jean. Il castano si girò. «Ormai saprai che tutti noi sappiamo stai con il prof Levi, giusto?» chiese, per la prima volta, un po' imbarazzo.

«Sì, e che devo farci? Lo amo... lo amo come...» si fermò per trovare le parole. Vide che il suo compagno teneva stretta la mano di Marco e che quest'ultimo era arrossito. «...come a te piace Marco, dico bene Jean?» gli sorrise. Il ragazzo sussultò arrossendo.

«Esatto... per questo ti chiedo scusa se magari ti ha dato fastidio il fatto che ti isolavamo sempre o che ti chiamavo "ruffiano"...» era stranamente calmo. Persino il suo amico era sorpreso nel vederlo così.

«Comunque siamo fidanzati anche noi Eren» ricambiò il sorriso Marco. Jean divenne rosso in viso mentre gli altri due ridevano.

«Quindi ora devo solo convincere i miei...» il castano non si era accorto che aveva pensato ad alta voce. I suoi occhi si spensero ripensando a quel che era successo quella mattina. I due gli chiesero spiegazioni ed Eren disse tutto. Dopotutto erano suoi compagni di classe ed erano proprio come lui.

«Ti reggiamo il gioco allora!» lo rassicurò Marco facendogli l'occhiolino. «Dirò a Mikasa che oggi starai da me». Il castano lo ringraziò. Non aveva pensato a come avrebbe potuto ingannarla i giorni seguenti. Ad un certo punto entrò Connie con l'atteggiamento di un riccone e Historia fece un cenno a Jean. Il ragazzo prese il telefono e andò su YouTube. Eren e Mikasa non riuscivano a capire cosa stava succedendo. La ragazza notò che Ymir non c'era e che Reiner aveva un sacchetto di patatine in mano. Erano quelle fatte a forma di anello. Strano, pensò Mikasa, diceva sempre che non gli piacevano. Jean fece partire la classica musica che si mette ai matrimoni. La ragazza sentì un "Che ti tocca fare, amico" da parte di Bertholdt. Non vide neanche Sasha e Historia sembrava emozionata. Vide entrare l'amica sottobraccio con Ymir. Chiese spiegazioni alla bionda che le disse di aspettare. Anche Eren era confuso come la sorella. Appena vide la castana davanti a Connie e Reiner portargli il sacchetto di patatine, capì che si stavano "sposando". Non poteva crederci. Mancava solo che si vestissero da sposino e sposina, pensò il ragazzo guardando prima Marco che stava facendo un video e poi i due. Quando si scambiarono gli "anelli" e si baciarono, tutta la classe iniziò ad applaudire e a fischiare. Eren applaudì sorridendo. Ci si poteva davvero "sposare" a quindici anni in questo modo?

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