Venerdì 1 Maggio 2009
Ore 23.45
Viaggiare con la luce del sole è bellissimo perché ti permette di ammirare paesaggi in tutto il loro splendore ma viaggiare di notte è mille volte più bello.
Non so se è per la stanchezza o per la tristezza che assale quando sai che stai ritornando da un viaggio ma stasera siamo tutti silenziosi. Abbiamo guardato tutti insieme "Vi presento Joe Black" dal piccolo schermo che c'è sul pullman e alcuni, già dopo i primi venti minuti dall'inizio del film, dormivano profondamente.
Io, invece, a tenermi sveglia avevo Andrea con cui ho messaggiato tutto il tempo. E' così carino con me, mi chiede ad intervalli di mezz'ora quanto manca all'arrivo a casa, se ho chi viene a prendermi, dove ci lascerà il pullman, se potrà chiamarmi quando sarò a casa o dovrà aspettare fino a domani.
Andrea: "E ora dove siete? Sareste già dovuti arrivare a quest'ora!"
Io: "Ora proprio siamo al casello autostradale di uscita. Dieci minuti e saremo in piazza ma tu se hai sonno vai a dormire non ti preoccupare. Ci possiamo sentire anche domani :) "
Sabato 2 Maggio 2009Ore 00.05
I ragazzi ci stanno dando una mano a caricare le valigie nelle auto dei nostri genitori. La mia è una delle ultime ed è tornato indietro solo Marco per portar via le restanti, per cui a parte me e lui non c'è più nessuno qui dietro.
Io: "La mia la prendo io!" esclamo cercando di trascinare fuori dal portellone del pullman il mio mega trolley.
Marco: "Non essere sempre così testarda, è troppo pesante per te! Lasciala a me!" mi risponde togliendomela di mano. "Ecco al massimo tu puoi portare questo." mi prende in giro passandomi il mio beauty case.D'un tratto qualcuno richiama la nostra attenzione facendo un colpo di tosse. Io e Marco ci giriamo contemporaneamente e davanti ai nostri occhi si materializza Andrea. E' bellissimo con i suoi ricci ribelli, il giubbettino nero di pelle e quel sorrisino da furbetto che gli arriva agli occhi.
Io:"Ehi ma tu cosa ci fai qui?" chiedo non riuscendo a nascondere quanto sia piacevolmente sorpresa di averlo trovato al mio arrivo.
Andrea: "Ti aspettavo, non ce la facevo più, ti dovevo vedere. Spero non ti dispiaccia..." mi confessa timidamente.Resto senza parole davanti a tutto ciò e non posso fare altro che sorridere come una stupida, lusingata dal suo gesto. Capendo di avermi resa davvero felice con la sua presenza si avvicina lentamente a me e mi stringe in uno di quegli abbracci che vorresti non finissero mai.
Andrea: "Finalmente sei qui. Mi sei mancata davvero tanto." mi sussurra all'orecchio sfiorando con il naso i miei zigomi.
Io: "Grazie di essere venuto." mormoro abbandonando le testa nel suo petto e lasciandomi avvolgere dall'aroma del suo profumo.
Purtroppo qualcuno decide di rovinare il momento...
Marco: "Alice, tua madre è qui che ti aspetta, magari non sarebbe contenta trovare sua figlia di ritorno dalla gita abbracciata ad uno sconosciuto! Chissà cosa potrebbe pensare..." afferma infastidito interrompendoci.
Andrea: "Ah ciao Marco, sei andato anche tu in gita? Divertito?"
Marco: "Si, ciao. Scusaci ma è tardi e noi dobbiamo andare, Alice deve tornare a casa. Ci vediamo." controbatte afferrandomi per il polso e trascinandomi via dal suo abbraccio.
Una volta arrivati al portabagagli dell'auto furioso mi chiede "E' lui il cretino con cui hai passato le notti al telefono tutta la settimana?"
Io: "E anche se fosse cosa ci sarebbe di male?!"
Marco: "Ma se non sono analfabeti neanche li guardi? Sei proprio pessima Alice!" afferma con disgusto mentre sbatte con forza il portellone dell'auto e va via.
Analfabeta?! Andrea è uno dei ragazzi più intelligenti ed interessanti che io abbia mai conosciuto ed è Marco lo stolto se pensa che basti la cultura a renderti un uomo migliore. Che deficiente sputasentenze!
Ore 00.30
Io: "Pronto?"
Andrea: "Sei già a letto?"
Io: "Si proprio ora mi ci stavo mettendo."
Andrea: "Aspetta! Affacciati alla finestra della tua camera..."
Ed eccolo lì, nel giardino sotto casa, appoggiato al suo scooter con quel sorrisino che ho già capito che sarà la mia rovina.
Andrea: "Sembri più piccola col pigiamino ahahah..."
Io: "Mi imbarazzi stupido. Come mai ancora in giro a quest'ora?"
Andrea: "Non ho avuto il tempo di dirti una cosa."
Io: "Cosa Andre?"
Andrea: "Buona notte Alice!"
Ore 1.45
Ero appena riuscita a prendere sonno quando il telefono comincia a vibrare sul comodino.
Una chiamata anonima. Uno scherzo, penso, così non rispondo.Alla terza chiamata decido di rispondere altrimenti avrei dovuto solo spegnere il cellulare.
"Pronto? Ma chi è a quest'ora che rompe?"
"Finalmente ti degni di rispondere a questo cazzo di cellulare. Passata l'euforia della gita? Adesso possiamo parlare?" è Alessio!
Io: "Cosa abbiamo ancora da dirci?"
Alessio: "Spiegami perché sei sparita, avevi bisogno di essere libera per fare la cretina con gli altri in gita? Hai raggiunto il tuo obiettivo?" mi risponde tutto incazzato.Io: "Ma come osi dirmi queste cose? Non hai capito un cazzo di me in questi anni! Sono stata una merda negli ultimi mesi a causa tua, mentre tu ti stavi vivendo la tua nuova vita, le tue nuove amicizie. Fai finta di non vedermi in piazza e nei corridoi a stento mi saluti! Non stiamo un po' insieme da Marzo. Non ti fai sentire se non di notte quando torni a casa dopo le tue uscite. Che cazzo fai tutto il giorno Ale? Ci pensi mai a me? Mi hai escluso completamente dalla tua vita già da mesi e ora cosa pretendi da me? Che io stia ancora qui ad aspettare un tuo messaggio? A sperare che tu mi chieda di stare un po' insieme? No Ale, basta, mi hai sfinita. Ho versato fin troppe lacrime per te ora merito un po' di serenità anch'io per cui fammi un piacere, SPARISCI!" e senza dargli modo di replicare chiudo la telefonata.
Circa dieci minuti dopo ricevo un suo messaggio:
"Ammetto di essere stato un po' assente in questi mesi, di aver pensato egoisticamente solo a me e ai miei problemi ma ti giuro che mai avrei voluto perderti. Lo sai quanto sei importante per me Alice, tu per me sei tutto! Mi dispiace per non aver capito in tempo che mi stavo comportando da stronzo con te ma ora lo so e sono pronto a rimediare. Lo so che al momento sei ancora troppo incazzata con me ma la rabbia ti passerà e allora potremo ricominciare. Sono qui ad aspettarci anche se ci vorranno, giorni, settimane o mesi... Io sono tuo e tu sei mia, non dimenticarlo mai Alice. Ti amo più della mia stessa vita. Buona notte amore mio!"Ed ecco che scoppio di nuovo in lacrime davanti alle sue parole. Sono convinta che non si sia davvero pentito del suo comportamento, né ora né le altre volte in cui ha sbagliato con me, ed io non posso più perdonarlo, non mi fa più bene. Devo riuscire a chiudere questo capitolo tanto bello quanto doloroso della mia vita, lo devo a me stessa.
D'ora in poi mi lascerò il passato alle spalle e guarderò solo al futuro...
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Tutto accade per una ragione
Teen FictionLe prime storie d'amore, le prime cotte, le prime delusioni... Chi dice che l'amore a sedici anni non possa far male fino a cambiarti? Alice è un ragazza timida, introversa, a volte inavvicinabile però dentro di lei sono tante le emozioni che si su...