Capitolo 10

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Back

Mentre aspetto che la mia compagna venga a salvarmi sento le porte della mia cella aprirsi.

Alzo il capo e vedo degli uomini che si avvicinano a me, hanno delle fruste in mano, mi preparo al peggio, vorrei scappare, ma le catene mi immobilizzano.
Le guardie si avvicinano, una di loro mi fa alzare in piedi, io volto il capo altrove, non voglio guardare in faccia quelle persone, ma loro mi forzano a guardarle, vogliono che io osservi mentre mi colpiscono.

Ringhio più forte che posso per intimorire le guardie, ma iniziano a frustarmi, il mio corpo diventa rigido, cerco di pensare ad altro: penso ad Ellen, la mia compagna e spero che almeno lei sia felice. Poi sento una voce nella mia testa, cerca di tranquillizzarmi, dice di lasciarla uscire, dice che lei può aiutarmi, può far sì che io non senta più male.

Mi sembra così rassicurante ed io non riesco più a sopportare il dolore, così con un ringhio lascio che prenda il controllo del mio corpo, vedo tutto rosso e quando abbasso lo sguardo gli uomini che prima mi stavano frustando sono a terra, ricoperti di sangue, stanno esalando i loro ultimi respiro e nei loro occhi vedo il terrore che fino a poco fa provavo io.

Continuo a vedere i loro occhi inondati dalla paura fino a quando le loro anime non lasciano la terra per andare all'inferno, dove dovrebbero stare.

Ellen

Dopo aver tranquillizzato Emily, malgrado fossi molto triste e spaventata da quello che è successo a lei e alla sua famiglia, non potevo abbandonare Back perché lui era il nostro alpha , quindi sono riuscita a convincere gli altri.

<Si certo, non potevo abbandonarlo perché era in nostro alpha> dice la voce nella mia testa scimmiottando le mie parole, faccio roteare gli occhi <vuoi che dica che Back mi piace? E va bene, si mi piace Back> <Ah, finalmente, vedo che siamo d'accordo> dice e per fortuna se ne va lasciandomi sola ad escogitare un piano per salvarlo .

Mentre tutti insieme stavamo pianificando il piano d'azione ho scoperto che Jonathan ha il potere di controllare l'acqua, Iris può controllare il vento, Jade ha il potere di controllare il fuoco , Emily ha, come Back il potere della telecinesi, Nick può creare varchi per passare da un posto all'altro, James è una specie di Banshee, ovvero con la sua voce può distruggere tutto quello che lo circonda e Max ha il potere del fuoco.

Dopo aver discusso a lungo sul da farsi abbiamo pensato che io potrei teletrasportarmi fino alla prigione, prendere Back e ritrasportarmi qua, mentre Nick apriva vari varchi all'interno delle prigioni in modo che tutte le persone delle altre celle potessero evadere.

Io e Nick siamo pronti per andare, con me porterò Jade e James. Ci teletrasportiamo all'interno della prigione dei wildsouls, appena metto piede là rimango agghiacciata da quello che vedo : ci sono persone ridotte pelle e ossa che mi guardano con il terrore negli occhi, hanno paura che io gli faccia del male. Non sopporto questa visuale. Le celle sono piccolissime per tutte quelle persone e mi sembra di non riuscire a respirare, come se ad un certo punto fossi diventata claustrofobica, come se le pareti vogliano schiacciarmi .

A risvegliarmi da tutto quell'orrore è Nick, che mi ricorda il perché siamo qui. Così lui inizia a entrare nelle celle di tutte le persone e ad aprire varchi nei quali le persone entrano con molta diffidenza. Intanto io, Jade e James andiamo a cercare Back, ma ad un certo punto compare una guardia e ci si mette davanti, James appena prima che la guardia mi scaraventi a terra la stordisce con il suo urlo e io gli sono molto grata. Mi fa cenno di andare avanti ed io faccio come dice.

Alla fine del corridoio troviamo una cella, al suo interno c'è una persona, ma non riesco a vederle la faccia perché è voltata di spalle. Sul suo corpo riporta i segni subiti da una recente tortura, inorridisco, spero vivamente che non sia Back, ma le mie preghiere non vengono ascoltate. Quando gira il capo vedo il volto del mio compagno, ma non sembra più lui, ha gli occhi cupi e freddi, il viso ha una linea dura, tutto quello che ricordavo di Back non è più davanti a me, sembra tutt'altra persona.
Dalla sua bocca fuoriesce un ringhio, seguito da un lamento, le pareti della stanza vibrano.

Solo ora mi accorgo che è legato a delle catene sia ai piedi che alle mani.

"Vedo che finalmente siete arrivati, ma è troppo tardi, Back non è più qua, al suo posto ci sono io, la sua parte cattiva. Queste persone ci hanno fatto soffrire e ora noi faremo soffrire loro."

Non lo riconosco più, questo non è il mio compagno. Le gambe mi stanno lasciando e mi accascio al suolo, Emily cerca di tranquillizzarmi, io non riesco a guardare in faccia quel mostro che fino a poco tempo prima pensavo fosse il mio compagno .

Back

Poco dopo arrivano i membri del mio branco e anche Ellen a salvarmi e ne sono immensamente felice, appena mi volto a guardarla cerco di parlare, vorrei dirle quanto mi è mancata, ma non ci riesco, il demone che poco prima si era impossessato del mio corpo prende il sopravvento e risponde lui al mio posto, con una frase che fa invadere gli occhi di Ellen di terrore e si accascia a terra piangendo, io non posso fare niente per calmare quel suo lamento e mi sento morire dentro.

Poi la voce nella testa ritorna <ti avevo detto che avrei preso io il comando, e ora sei intrappolato qua dentro, non ti lascerò mai uscire, farò in modo che le persone a te una volta care ti lascino e quando accadrà me ne andrò, e tu resterai solo ad autocommiserarti>,

<Mai, questo non succederà, riuscirò a riprendere il controllo e tu te ne andrai.> urlo io.
Sono pronto a lottare contro questo demone e riuscirò a farlo uscire...

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