Chi bussa alla porta?

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Le due donne soggiornavano a Parigi già da due settimane e quella sera una mano inaspettata bussava alla porta della loro suite. Maura era andata a comprare la cena in un take away vicino all'hotel, mentre Jane era rimasta a casa per scegliere il film che avrebbero guardato. Quando la detective andò ad aprire non si aspettava di trovare Constance sulla porta. – Prego, entri... Maura sta per tornare - disse, spalancando l'anta. La donna sorrise amorevolmente all'amica della figlia, dicendole che Maura non la aspettava. – Non sa che sono qui – spiegò, mentre Jane le offriva da bere. – Sono passata nella speranza di farvi una sorpresa, ma sono contenta di averti trovata sola. –

- Perché? – chiese la detective, poggiando il bicchiere di vino sul tavolino.

- Perché noi ci incontriamo sempre quando c'è anche Maura ed io non ho mai l'occasione di ringraziarti per ciò che fai. – Jane ascoltava in silenzio. – Io non so cosa leghi tanto te a Maura, ma so quanto la tua protezione, la tua amicizia, significhino per mia figlia. Sai bene che non sono mai stata una brava madre con lei e questo peso lo porterò dentro per tutta la vita, ma grazie a te Maura è felice. Tu le hai dato ciò di cui io e Arthur l'abbiamo privata per tanto tempo nella sua vita: la stabilità. – Jane era rimasta immobile, seduta sul divano, con gli occhi fissi in quelli della donna che le parlava; non sapeva cosa dire, farfugliò – Constance, io... -

- No, Jane, cara, fammi finire... - la interruppe la madre di Maura – Hai dato alla mia bambina una famiglia su cui contare, l'affetto di cui tanto aveva bisogno... L'hai resa una donna ancora migliore di quello che già era. – I lineamenti di Jane vennero solcati da un torrente di lacrime lente, strinse la mano di Constance e le sorrise – Maura è una grande donna non certo per merito mio. Vede del bene in chiunque le parli anche quando non dovrebbe, è generosa... Maura è Maura. Ed io non le ho dato nulla, lei si è conquistata tutto: dal rispetto all'affetto... - stava per aggiungere qualcos'altro, ma la porta della camera si spalancò di colpo. – Mamma!? – la voce estasiata di Maura le fece voltare entrambe. Di quella conversazione la coroner non avrebbe mai saputo nulla, ma Constance quella sera uscì dall'hotel felice di sapere che la propria figlia aveva trovato più di un'amica in Jane, la detective per Maura era il rifugio dai mali del mondo, due braccia sicure che l'avrebbero difesa anche da se stessa se fosse stato necessario. 

Un mese a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora