Ciò che succede a Parigi...

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- Jane, che stai facendo? – Maura guardava l'amica sbigottita. Stavano rientrando a casa dopo essersi concesse un drink in un locale che avevano adocchiato la mattina durante lo shopping. La strada in cui si trovavano era deserta, la luna si specchiava nella Senna e l'aria pungente della notte cominciava a farsi sentire. Jane stava salendo i gradini del portico di una casa – Non ci credo che tu non lo abbia mai fatto da bambina – disse rivolta a Maura, che la guardava contrariata e divertita al contempo. – Vieni via, avanti – le suggerì la coroner, ma Jane, senza ascoltarla, bussò alla porta e ritrasse subito la mano. – Corri, corri – gridò facendo cenno a Maura di scappare. Corsero a rifugiarsi nel parco dinanzi all'abitazione, sicure che lì non sarebbero state viste. Si sedettero su una panchina e, come bambine, scoppiarono a ridere.

- Tu ti rendi conto di quello che hai appena fatto? – chiese Maura, sventolandosi la mano vicino al viso a mo' di ventaglio. Jane ancora rideva – Tanto qui non sono nella mia giurisdizione. – constatò

- Aspetta che lo sappia Angela... -

- Oh no... Maura! – protestò Jane, ma l'amica aveva schivato il colpo che le stava per dare, fuggendo poco lontano da lei. – Vieni qui... Se ti prendo... Mia madre non dovrà sapere nulla, capito? – le gridò, rincorrendola. Fu difficile, ma riuscì a raggiungerla. Caddero entrambe, senza scarpe, su una panchina poco lontana, sembrava non dovessero più smettere di ridere. Ripresero fiato per qualche minuto, osservando il magnifico cielo che offriva la notte parigina. In quella magica atmosfera, tra i colori degli alberi e le luci dei lampioni, Jane disse: - Quello che succede a Parigi... – interrompendosi, poi, per guardare sorridendo gli occhi dell'amica - Resta a Parigi – concluse questa, rispondendo al suo sorriso.

Un mese a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora