La mia casa sei tu

Capitolo VI

E' passato un mese dall'incidente,anche facendo riabilitazione sembrava che io non migliorassi,i medici non capivano ma mio fratello sì <<smettila di tormentarti,non è colpa tua>>

<<invece sì,è tutta colpa mia se lei sta in quello stato,se non ci fossimo ubriacati a quest'ora lei sarebbe...>> lo sapevo dentro di me che era mia la colpa,non potevo perdonarmelo <<ora vorrei...>> in quel momento sentì una canzone familiare "The Magic of love" di Alex&Co,era la canzone che mi cantava la mamma per farmi addormentare,non esitai nemmeno un secondo,mi sedetti sulla sedia a rotelle e come un forsennato cercai da dove provenisse la canzone e proveniva dalla stanza di Lucy.

Una volta entrato nella sua stanza notai una donna sulla cinquantina,capelli biondi,molto alta,stava danzando vicino al suo letto ma appena mi notò rimase ferma come imbarazzata <<s-scusa forse il volume era troppo alto>> ora che la guardavo bene era identica a mia madre <<n-non si preoccupi,piuttosto lei chi è?non lo mai vista>>

<<sono la madre di Lucy o almeno,la compagna di suo padre ma le voglio bene come se fosse figlia mia,vengo quì verso la sera quando non c'è nessuno>> voltò lo sguardo verso Lucy <<non posso capacitarmi che sia in questo stato,se scoprissi chi la resa così,io...>> non la feci finire <<è colpa mia>> lei mi guardò di scatto con le lacrime agli occhi <<colpa tua?che cosa dici>>

<<la sera dell'incidente...stavamo festeggiando il suo compleanno,abbiamo bevuto forse un pò troppo,il semaforo per noi era verde,ma non mi ero reso conto che alla mia destra c'era un'altra macchina,quando ho realizzato era troppo tardi,ora vorrei essere al suo posto>> la donna continuò a guardarmi,si alzò e venne davanti a me per poi inginocchiarmi per guardarmi in faccia <<l'hai fatta...bere?>> annuì con la testa aspettandomi uno schiaffo invece...mi abbracciò <<non devi sentirti in colpa,tutto si sistemerà,vedrai,quando si risveglierà ti inviterò a cena da noi>> feci un sorriso,speravo si svegliasse ma sapevo in fondo al mio cuore che non era così facile.

Le settimane passarono velocemente,dopo la chiaccherata con la matrigna di Lucy i medici notarono netti miglioramenti,mi sentivo più libero per certi versi fino alla buona notizia.

Un medico entrò nella mia stanza <<ehi,domani ti dimettiamo,sei contento?>>

<<Lucy come stà?>>

<<per lei c'è una buona ed una cattiva notizia,la buona è che potrebbero operarla e così ci sarebbe il sessanta percento di possibilità che si svegli>>

<<quella cattiva?>>

<<i genitori non hanno i soldi per pagare l'operazione>>

<<quanto costa...>>

<<centomila...>> era una bella cifrozza,anche vendendo tutti i miei giochi non sarei arrivato a quella cifra ma volevo provarci.

Accesi la console che avevo chiesto a mio fratello di portarmi e cercai un gioco che mi desse un'idea,lì trovai quello che mi aveva regalato quel giorno Lucy,WWE 2K18,lo feci inserire nella console <<ascolta,ti ho comprato l'abbonamento online così se ti annoi contro il computer puoi sfidare le persone online>> mio fratello che faceva qualcosa di gentile per me? strano...

Creai il mio personaggio,Redarkus,era identico a me tranne per gli occhiali ed indossava una maschera,avevo impostato tutto,pure la mossa finale che avrei voluto testare ma mi arrivò un messaggio da un certo "DeadMan07",nel messaggio c'era scritto

"Ciao aspirante Wrestler,stiamo organizzando un torneo tra trentadue persone in tutto il mondo,il vincitore otterrà cinquecentomila dollari,il torneo sarà trasmesso su un solo canale,il canale che di solito è per lo sport,vuoi partecipare"

Cazzo capitava al momento giusto

"Si partecipo,quanto dura il torneo?"

"Una settimana,ma per essere ammesso dovrai passare le eliminatorie come tutti,tra dieci minuti fatti trovare nella lobby torneo,il tuo avversario si chiama Logan"

Mi diressi vicino alla stanza di Lucy e c'erano la sua matrigna e suo padre che parlavano con il medico <<sei tu che hai reso mia figlia così?>>

<<se lei fosse stato un buon padre lei non sarebbe venuta con me>> dissi per poi guardare il medico <<se si rinvia l'operazione cosa può succedere?>>

<<la percentuale che si svegli diminuisce>>

<<si può aspettare una settimana?>>

<<certo,in quel caso non si abbasserebbe di molto>> la matrigna mi guardò sbigottita dalla mia domanda <<cos'hai in mente?>> gli spiegai la situazione e lei mi ascoltò incuriosita <<non se ne parla,non metto la vita di mia figlia nelle mani di un ragazzino>>

<<questo "ragazzino" non vuole perderla quanto non lo vuole lei>> e lui non fiatò più.

Tornai in fretta alla console ed andai nella lobby torneo come mi era stato detto,il mio avversario era li che mi aspettava,cliccammo pronto ed il match cominciò,non avevo fatto in tempo a prenderci la mano,infatti le stavo prendendo di santa ragione e si vedeva,solo allora mi resi conto che l'arbitro era comandato da qualcuno,DeadMan08,sarà stata la stessa persona ma con un nome diverso.

Comunque tornando all'incontro in meno di un minuto la situazione si ribaltò a mio favore,avevo il comeback,per chi non lo sapesse il comeback permette di fare una catena di mosse cliccando il tasto giusto al momento giusto,in quel caso avevi la mossa speciale e per mia fortuna io ero riuscito,ora cominciava la sua fine,premetti il tasto per la mossa speciale,il mio personaggio lo prese lo sollevò in'aria dopodichè lo lasciò cadere e gli schiacciò la testa sul ring con il piede mentre si rialzava,era il turno della finale.

Premetti il tasto per sollevarlo ma,mentre mi accingevo a fargli la mia mossa finale,lui la scansò rubandomela perchè sì,se uno senza mossa finale schiva la finale avversaria gliela ruba,ero girato di schiena sperando che la sua mossa finale fosse da davanti così avrei avuto il tempo di schivarla pure io e per fortuna fù così,non persi tempo e dopo averla schivata premetti velocemente il tasto e cominciò la sua fine,gli tirai un calcio nel petto così da farlo piegare,dopodichè gli presi le mani,lo sollevai ed alzandolo girandomi dall'altro lato lo feci schiantare atterra,ecco lo schienamento,1...2...3,non potevo crederci ero nel torneo.