Capitolo X

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Arrivò il venerdì sera,mi sembrava di tornare bambino visto che era mio fratello a vestirmi,mi mise uno smoking e la cravatta <<credi che verrà?>>

<<non lo sò,come non sò se crederà a tutta la storia>> ebbene sì,ho raccontato tutto a mio fratello per togliermi un peso dallo stomaco,comunque se volete sapere chi è Abby ve lo dico subito,Abby è la mia ex ragazza,la conobbi su un videogioco e dopo un po di mesi ci fidanzammo,siamo stati insieme per quasi sei mesi dopodichè lo mollata,ero stufo di essere sempre la ruota di scorta e poi vedevo come guardava Steven,se lo mangiava con gli occhi,ovviamente lui faceva lo stesso,ancora mi chiedo perchè non muove il culo con lei.

Comunque arrivammo al ristorante e lei era lì ad aspettarci,aveva un vestito azzurro con un cinturino nero <<wow come siete elegante madame,dov'è la tua amica?>>

<<grazie monsieur,sta arrivando è andata a parcheggiare la macchina>>

prendemmo posto ad un tavolo ed io mi misi di fronte a Lucy.

Dopo qualche minuto vidi Lucy guardare verso la porta mi voltai e...che possa venirmi un colpo era Abby <<ah,allora sei vivo tu>> riferendosi a me <<scusa se ero in coma>>

<<vi conoscete>> chiese Lucy <<è la mia ex ragazza e a quanto pare è tua amica>>

durante la cena nessuno parlò <<vado fuori a fumarmi una sigaretta>> dissi uscendo dal ristorante,mi accesi la mia sigaretta e pensai a come raccontarle tutto,come dirle che il suo numero me lo aveva dato lei stessa,che era finita in coma per colpa mia,che stavamo insieme,tutto ora sembrava più difficile a farsi che a dirsi.

Poco dopo la vidi uscire dal ristorante ed accendersi anche lei una sigaretta <<mi vuoi dire come hai avuto il mio numero? e cosa significa quella parola dell'altro giorno?>>

<<beh ecco...Corpo riposato,Mente sana ecco cosa significa,me lo hai detto tu>>

<<prima di quel giorno non ti ho mai parlato lo sai vero?>>

<<beh,ti sembrerà strano ma...>> così cominciai a raccontarle tutto dalla prima all'ultima cosa,il suo sguardo era fisso su di me,non capivo se era schifata oppure il contrario perchè non mostrava nessun sentimento,ma dopo che finì di parlare lei fece un sorriso <<così stavamo insieme?>>

<<lo sò sembra stupida come cosa vero?>>

<<un pochino,non ti conosco nemmeno ma tu conosci tutto di me,non sò come questo sia possibile ma hai descritto la me di un tempo,anni fà ero una gotica fissata con i vestiti scuri,cambiai quando m'innamorai di Trevis>> e lì le vidi scendere una lacrima <<ti manca la tua vecchia vita?>>

<<un pò,ma ormai io sono questo,la ragazza più popolare della scuola,se tornassi come prima nessuno mi parlerebbe più>>

<<io ti parlerei>>

<<ma tu non sei...>>

<<come te?>> stavo per tornare dentro ma lei mi prese la mano,quel calore,mi mancava da morire,vorrei baciarla ma qualcosa mi frena <<aspetta,non intendevo questo,tu mi conosci più di chiunque conosca io,possiamo essere amici per ora>>

<<va bene>> fingo un sorriso felice,non staremo insieme ma è un buon inizio.

La mia casa sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora