Capitolo 5

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Oggi mi sono svegliata di cattivo umore, non chiedetemi il perché. Quando sono di pessimo umore divento una furia.

Arriviamo davanti a scuola, saluto la domestica che ci accompagna ogni giorno, scendo dalla macchina e mi dirigo dentro l'edificio.

Salgo le scale fino ad arrivare al quinto piano, maledette scale quanto le odio. Vado verso l'armadietto per prendere alcuni libri, faccio la combinazione e appena aperto prendo i libri delle materie di oggi.

<<Ciao Katrin>> mi giro di scatto e mi trovo Chloe davanti

<<Ciao>> la saluto dirigendomi in classe

<<Giornata no ?>> mi chiede fermandomi

<<No come puoi vedere, divento molto scontrosa quando sono di pessimo umore>> rispondo

<<Ma, è successo qualcosa?>> chiede ancora

<<No, mi sono svegliata così>>

<<Impossibile, deve esserti successo qualcosa>>

<<Non lo so>> mi guardo intorno

<<Ok torniamo in classe>> finalmente, ci dirigiamo nella nostra classe quando una porta, aperta di scatto, mi colpisce la testa facendomi cadere a terra.

Ho capito che sono di pessimo umore, ma ora anche il karma si ci mette.

Mi metto una mano sulla testa, che dolore, alzo la testa per vedere il certino o la cretina che mi ha fatto male.

Non ci posso credere, ancora lui.

<<Non ci posso credere sei ancora tu ?>> lo guardo male mentre lui se la ride

<<Si mia cara sono sempre io, ti sei fatta male ? Vuoi che ti dia un bacino ?>> ecco che inizia a provocarmi, non vedendoci più dalla rabbia mi alzo velocemente e lo faccio sbattere agli armadietti

<<Ascolta brutto pallone gonfiato, per tua informazione oggi sono di pessimo umore, se non sparisci immediatamente andrà a finire che ti prendo a calci e a pugni. Non ti uccido perché sei un amico di mio fratello, ma se non lo eri saresti morto da giorni>> lo lascio andare e mi dirigo nella mia classe, ma chi si crede di essere quel pallone gonfiato. Non ha ancora capito che posso fargli male, molto male.

Mi siedo e lo stesso fa Chloe.

<<Mi dispiace Chloe, non volevo che mi vedessi infuriata>> ammetto ma non la guardo

<<Da quando conosci Nash ?>> mi chiede

<<Da quando ero piccola, mi ha rovinato l'infanzia quel pallone gonfiato, se non fosse amico di mio fratello a quest'ora sarebbe morto>> rispondo, prima ero di pessimo umore ora sono arrabbiata.

<<Mi dispiace, comunque dopo che te sei andata ti guardava in un modo strano>> dice, mi giro e la guardo confusa

<<Cosa vuoi dire ?>> chiedo confusa

<<Non lo so, ti guardava in un modo strano, non riesco a spiegartelo ma non è una cosa brutta>> sono molto confusa

<<Lasciamo state, non mi importa>> dico

La campanella suona, le ore passano velocemente, in tutto questo tempo mi sono segnata le cose importanti. Se non prendo appunti non riesco a studiare.

Suona la campanella, e ora di mangiare.

<<Andiamo a mangiare nella mensa ?>> mi chiede Chloe

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